Oggi si è corso il gran premio di Germania sul circuito di Hockenheim. La Ferrari ha vinto grazie a una prestazione perfetta di Fernando Alonso che ha condotto tutta la gara in testa e ha chiuso davanti a Sebastian Vettel (poi retrocesso in quinta posizione) e Jenson Button, che si è visto così proiettato dalla terza alla seconda piazza. Sul podio è salito anche Raikkonen inizialmente quarto. Giancarlo Minardi fa un bilancio provvisorio delle forze in campo sulla prima parte di stagione in attesa del gran premio di Ungheria cui seguirà la pausa estiva.
Alonso vince e allunga in classifica piloti: con 154 punti in campionato vola a +34 su Webber, oggi solo ottavo, e a +44 su Vettel. Solo l’asturiano sembra tener testa alle due Red Bull. Per il successo mondiale sarà una partita a tre?
A mio avviso era già evidente anche prima di questo gran premio: ma ormai si stanno delineando le forze in campo e credo che la lotta per il mondiale sarà tra Ferrari e Red Bull.
In casa Ferrari finora la differenza l’ha fatta il pilota ma adesso anche la macchina sta crescendo. Sono i frutti del lavoro dei tecnici a Maranello?
Indubbiamente. In questo momento Alonso e Ferrari sono un binomio vincente. È tre gare che sono là davanti e Fernando sta guadagnando anche nel tempo sul giro. Vuol dire che i lavori a Maranello hanno iniziato a dare risultati positivi.
E quest’anno anche al box i meccanici sono tornati a livelli di rendimento e costanza altissimi…
Guardi, quando le cose vanno bene, va bene tutto, compreso il box; quando le cose invece vanno male, il primo ad essere sconfitto è proprio il box. Delle volte sono coincidenze, delle volte no. Certo è che in gara è sempre difficile prendere decisioni: per il muretto è questione di pochi millesimi di secondo.
Vettel, invece, è apparso un po’ nervoso oggi. Dopo due anni di successi arrivano le prime vere prove per il campioncino tedesco?
Già. D’altronde è ovvio che quando sei dietro sei più nervoso di quando stai davanti agli altri a fare la lepre…
Mentre tutti gli altri sembrano un po’ attardati. Soprattutto le Mclaren di Button (settimo in classifica generale dietro Rosberg a 68 punti) e Hamilton (oggi dodicesimo e quinto a 92 punti). Come vede la stagione delle “Freccie d’argento”?
Oggi abbiamo visto una Mclaren in crescita: dopo una partenza non delle migliori ha guadagnato terreno negli ultimi gran premi. Sfortuna di Hamilton a parte…
Il gruppo degli inseguitori è guidato da Raikkonen che oggi ha chiuso ancora sul podio confermando il quarto posto in classifica generale (98). È in forma il finlandese.
Sì. Kimi sembra quello più costante ma non riesce mai a dare la zampata vincente. Però io penso che prima o poi possa arrivare.
Uno sguardo al Sud America. Partiamo da Felipe Massa: un’annata che sembra proprio non girare per il verso giusto e oggi ha rotto il musetto in un incidente al via.
Succede. Quando le cose non ti vanno bene e si accanisce la sfortuna capita anche di fare qualche errore di troppo per cercare di venirne fuori. Succede. Queste sono le corse.
I giovani talenti Perez e Maldonado invece confermano rendimenti un po’ incostanti. Il messicano oggi ha chiuso sesto mentre il colombiano ha chiuso in quindicesima piazza fuori dalla zona punti. Sono giovani di buone prospettive?
Oggi le rispettive scuderie hanno seguito strategie diverse e non è facile giudicare le loro prestazioni. La Sauber è stata avvantaggiata perchè ha fatto una scelta azzeccata. Comunque sono due piloti che in futuro avranno un’ottima presenza in Formula uno. Ma sono ancora giovani e qualche volta commettono degli errori di troppo. Anche se restano due piloti da tenere sotto controllo.
Domenica prossima si corre in Ungheria. Come vede la gara?
La prossima gara sarà un’altra gara. Stiamo a vedere. Io mi aspetto tre vetture al top: Ferrai, Red Bull e Mclaren ci faranno divertire senz’altro.