Fernando Alonso con la sua Ferrari, dopo aver conquistato la pole position, ottiene la terza vittoria dell’anno dominando una gara (clicca qui per la cronaca e l’ordine d’arrivo) in cui fanno già discutere due sorpassi: quello di Lewis Hamilton che, doppiato, ha superato Sebastian Vettel, provocandone l’ira; e quello dello stesso pilota tedesco ai danni di Jenson Button, con in palio il secondo posto finale, in cui la Red Bull è andata ben oltre l’asfalto delimitato dal cordolo. Ma mentre gli altri discutono, in casa Ferrari ci si gode un importante successo, che porta Alonso in fuga nella classifica mondiale: ora ha 34 punti su Webber e 36 su Vettel (clicca qui per la classifica mondiale aggiornata). Vediamo ora le pagelle di questa emozionante gara.
Vettel, 8 Il campione del mondo in carica soffre molto in patria, su un circuito dove non ha ancora mai vinto. All’inizio vede andare via Alonso, poi mentre lo insegue viene superato da Hamilton che aveva appena doppiato. Innervosito, perde la seconda posizione che riprende negli ultimi chilometri di gara con un sorpasso su Button che è sotto la lente di ingrandimento della direzione gara. Dopo tutto questo è ancora terzo nella classifica mondiale, alle spalle del compagno di squadra Webber e a 36 punti da Alonso.
Button, 9 Dopo una lunga latitanza torna tra i protagonisti di una gara. Partito sesto, si lancia all’inseguimento dei primi. Riesce a beffare Vettel dopo il secondo pit stop (grazie anche allo “sdoppiaggio” di Hamilton nei confronti del tedesco), ma deve poi cedergli il secondo posto. Per qualche giro accarezza anche l’idea di provare l’attacco ad Alonso. Era comunque dalla terza gara del mondiale che non saliva sul podio.
Webber, 6 Partito ottavo, arriva ottavo. Nessuno sprint particolare, nessun tentativo di rimonta o di strategia azzardata. Un po’ pochino per pensare di potersi giocare il mondiale con Alonso. Resta comunque secondo in classifica davanti al suo compagno di squadra.
Hamilton, 6,5 Una foratura lo costringe a dire addio alle ambizioni di podio. Ma non rinuncia a rendersi protagonista della gara e decide così di “sdoppiarsi” da Vettel e di lanciarsi persino all’inseguimento di Alonso per ripetere la stessa manovra. Nonostante tutto non passa quindi inosservato. Alla fine è però l’unico ritirato della corsa.
Raikkonen, 8 Ottima prestazione per l’ex campione del mondo. Partito decimo si lancia all’attacco di chi lo precede giungendo alla soglia del podio. Punti preziosi in una gara in cui il suo compagno di squadra resta a secco.
Grosjean, 4 Weekend da dimenticare per il francesino che in altre occasioni aveva ben impressionato. Partito dal fondo non riesce mai a dare il via a una rimonta. Avrà comunque occasione di rifarsi.
Kobayashi, 8 Partito dodicesimo arriva quinto al traguardo, grazie anche a una strategia diversa rispetto ai piloti che lo precedevano al via. Un risultato davvero soddisfacente per il giapponese della Sauber.
Perez, 9 Il messicano fa ancora meglio del suo compagno di squadra e porta la sua Sauber dal diciassettesimo posto sulla griglia fino al sesto a fine gara. I ferraristi continuano a sperare di poterlo vedere al posto di Massa.
Schumacher, 7 Partito terzo deve presto arrendersi agli inseguitori. Riesce comunque a chiudere la gara a punti, a risultare primo delle Mercedes e a chiudere con il miglior giro della gara. Tutto davanti al suo pubblico.
Rosberg, 8 Grandissima rimonta, dal ventunesimo fino al decimo posto. Non fa meglio del suo scomodo compagno di squadra, ma ha mandato un chiaro segnale sulle sue capacità che sembrano purtroppo essere a corrente alternata.
Hulkenberg, 6,5 Partiva alle spalle di Schumacher, ma non è riuscito a fare una gara simile a quella del suo più celebre connazionale. Davanti al pubblico di casa chiude comunque a punti e dà un aiuto importante alla Force India per la classifica costruttori.
Red Bull, 6,5 Alla fine fanno più discutere per le decisioni dei giudici che per le prestazioni dei propri piloti. La scuderia austriaca non ne esce benissimo, ma è anche colpa dei suoi piloti: uno troppo nervoso (Vettel), l’altro fin troppo tranquillo (Webber).
McLaren, 6,5 Non è certo un weekend da incorniciare, ma grazie al podio di Button, la scuderia di Ron Dennis può contro-sorpassare la Lotus nel mondiale costruttori. Una magra consolazione viste le ambizioni di inizio anno.
Lotus, 6,5 Nonostante tutto restano una buona realtà del campionato, ma ancora non sono riuscite a trovare il guizzo giusto per risultare dominatrici di una gara o di una qualifica. Urge salto di qualità.
Mercedes, 6,5 Davanti al pubblico di casa chiudono la gara con entrambi i piloti a punti. Facendo anche sognare i tedeschi con il terzo posto sulla griglia di partenza di Schumacher. Le possibilità di lottare coi primi si stanno però sempre più riducendo.
Sauber, 8 Punti d’oro per la scuderia svizzera spinta dal motore Ferrari. Specie viste le posizioni al via dei suoi piloti.
Alonso, 10 e lode Pole position e vittoria: da quanto non capitava? Dal 26 settembre 2010 per la precisione. Due settimane fa avrebbe potuto ottenere lo stesso risultato a Silverstone, ma alla fine è stato beffato da Webber. Stavolta invece molla la testa della gara solo in occasione del primo pit stop. Poi tiene dietro sia Vettel che Button e si prende una vittoria (la terza della stagione) strameritata, senza che si possa parlare di fattore c.
Massa, 6 Ancora sfortunato il pilota brasiliano, che già al primo giro deve fermarsi ai box per cambiare il musetto. Un’altra occasione persa per cercare di rispondere ai suoi numerosi detrattori.
Ferrari, 9 Nessun errore di strategia, in un weekend perfetto, rovinato solo dalla pessima qualifica di Massa e dalla gara sfortunata del brasiliano. Con un Alonso così è un vero peccato non poter lottare per il mondiale costruttori.