Il gran Premio di Germania ad Hockenheim ha segnato la metà del Mondiale 2012 di Formula 1, con la terza vittoria di Fernando Alonso e della Ferrari, che ora provano la fuga in classifica, approfittando anche dei pessimi risultati dei principali inseguitori. Ieri infatti abbiamo visto un Mark Webber davvero anonimo, un Sebastian Vettel nervosissimo e un Lewis Hamilton vittima della sfortuna, mentre Jenson Button si è risvegliato dopo una serie di brutte gare ma ha un distacco già molto pesante. Quella che oggi è la realtà, ad inizio anno sembrava un miracolo: in Australia la Ferrari navigava a metà schieramento, e pensare di poter lottare per il Mondiale sembrava molto difficile. Poi era arrivata la vittoria in Malesia, meritata ma dovuta al maltempo, e altri due brutti risultati in Cina e Bahrain. Insomma, il bilancio delle prime quattro gare era insufficiente. Da maggio in poi invece è cominciata la metamorfosi che ha portato la Ferrari davanti a tutti. Merito di un pilota straordinario e di una scuderia che ha fatto un lavoro eccezionale: la monoposto non è ancora probabilmente la più performante (anche se ci è vicina), ma il pacchetto complessivo è senza dubbio il migliore. Una crescita che ha impressionato tutti gli avversari, che ora sono seriamente preoccupati. Il tempo di festeggiare però è poco, perché domenica si tornerà subito in pista a Budapest per il Gran Premio d’Ungheria, ultimo appuntamento prima della pausa di agosto. L’obiettivo della Ferrari è dunque quello di arrivare alle ferie nel miglior modo possibile. L’analisi del team principal del Cavallino, Stefano Domenicali, si divide dunque tra la soddisfazione per la grande rimonta, i complimenti a Fernando Alonso per la gara tedesca e l’invito a continuare a lavorare duro: “Abbiamo visto come le cose possono cambiare in fretta in questa stagione – ha detto infatti Domenicali – quindi dobbiamo mantenere altissima la concentrazione, soprattutto sull’affidabilità. Fernando è stato perfetto, non una sbavatura, non un’esitazione, un’ora e mezzo in vettura a spingere sempre al massimo”. Le parole del presidente Luca di Montezemolo, che si dichiara sicuro che le soddisfazioni per la Ferrari non finiranno qui, forniranno ulteriori motivazioni a tutta la squadra.



Al direttore tecnico Pat Fry (ieri sul podio) tocca un’analisi più tecnica: “Non abbiamo ancora la macchina più veloce, ne eravamo consapevoli e lo abbiamo visto anche a Hockenheim. Dobbiamo ancora lavorare molto per raggiungere questo obiettivo ma è sicuramente gratificante chiudere la prima metà del campionato con un nostro pilota in testa alla classifica”. Questo è già certo, visto il margine di Alonso su Webber: l’estate per la Ferrari sarà migliore di quanto si potesse anche solo pensare ad inizio stagione.



 

(Mauro Mantegazza)

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