Jenson Button ha vinto il Gran Premio del Belgio a Spa, dodicesima prova del mondiale. Secondo si classifica Sebastian Vettel che recupera terreno a Fernando Alonso (out per incidente al via), terzo Kimi Raikkonen che si fa sotto nella generale. Bene anche Felipe Massa, che chiude al quinto posto e tiene dietro Mark Webber, peraltro sotto indagine per una manovra rischiosa ai box. Vediamo ora le pagelle con i protagonisti della gara.
Button, 10 – in testa dall’inizio alla fine, dimostra che il passo fatto vedere in qualifica non era casuale. E’ la seconda vittoria stagionale dopo quella all’esordio, se è nella gara mentalmente è ancora tra i tre piloti migliori in circolazione.
Vettel, 9 – partiva decimo, è arrivato secondo: gara sempre all’attacco, come quando ha provato a saltare Schumacher per non perdere troppo tempo. Non gli è riuscito il miracolo su Button, ma quando ha avuto strada davanti a sè ha girato su tempi eccellenti. Occhio: è tornato in gran forma, e adesso anche da classifica è il principale rivale di Alonso.
Raikkonen, 8.5 – conoscendolo non sarà contento, ma il finlandese con la sua costanza si è portato a ridosso dei migliori. Splendido il duello di altri tempi con Michael Schumacher, alla fine vinto grazie alla cattiveria e anche a gomme migliori. Cliente scomodo per tutti.
Hulkenberg, 9 – partiva undicesimo, è arrivato a ridosso del podio centrando il miglior risultato in carriera. Con una Force-India, non certo una monoposto di livello assoluto. Gara solidissima, si prende anche la soddisfazione di passare Michael Schumacher per ben due volte.
Webber, 7 – anche lui ha fatto una gara in rimonta, ma resta sempre l’impressione che non riesca a dare il 100%. Spreca una grande occasione, e in più quella manovra ai box potrebbe costargli ulteriori posizioni e punti in classifica generale.
Vergne e Ricciardo, 8 – voto in sincrono per un arrivo sul traguardo in sincrono: le Toro Rosso vanno a punti in una gara difficile senza grossi distacchi. Premio alla costanza di due piloti che sono sempre stati in piena bagarre senza mai perdere la testa.
Di Resta, 6.5 – tradito dalle gomme e dal nervosismo nel finale, arriva decimo ma per buona parte della gara è rimasto a contatto con i primi.
Schumacher, 7.5 – ancora una volta sfortunato: tradito dalle gomme che gli impediscono di effettuare una sola sosta e quindi piazzarsi sul podio (o quarto). Favoloso il duello di sorpassi e controsorpasso con Raikkonen, non molla nemmeno quando gli pneumatici piangono. Si è visto lo Schumi dei tempi ferraristi.
Grosjean, 3 – se in dodici Gran Premi causi sei incidenti al via, evidentemente qualcosa non va: pilota che ha grande talento ma deve limitare certi atteggiamenti troppo spavaldi e incoscienti. Così facendo, ha rovinato la gara a tre colleghi.
Hamilton, sv – sfortunato: di solito è lui che causa guai, stavolta Grosjean lo stringe e lui non può fare altro che trovare il muretto alla sua destra e sbandare irrimediabilmente. Aveva una grossa opportunità per avvicinarsi in classifica, non l’ha sfruttata non per colpa sua.
McLaren, 9 – voto in meno perchè Hamilton prende zero punti, pur se l’inglese non c’entra nulla: Button in testa dall’inizio alla fine, seconda gara consecutiva vinta, dimostrazione di forza a tutti. Se tornano quelle di un tempo, non sarà facile per nessuno.
Red Bull, 8 – limitano i danni dopo una qualifica che definire pessima è dir poco: alla fine non sfruttano appieno lo 0 di Alonso ed Hamilton, ma escono da Spa con 26 punti che male non sono. Anzi: guadagnano sulle rivali.
Lotus, 7.5 – come al solito, la macchina dimostra di essere ottima: prova ne è la gran gara di Raikkonen. Peccato che Grosjean preferisca giocare agli autoscontri: così si perdono punti preziosi.
Ferrari, 6.5 – alla fine, bene così. Alonso fuori dai giochi subito, Massa in difficoltà che però reagisce d’orgoglio e si prende il quinto posto tenendo dietro Webber. Weekend difficile chiuso in difesa, poteva andare peggio.
Alonso, sv – la stessa cosa di Hamilton: messo fuori causa non per colpa sua. Perde punti dal duo Red Bull, ma considerato il pessimo inizio poteva francamente pagare un dazio ben maggiore. Finisce qui la serie di 23 gare utili consecutive.
(Claudio Franceschini)