La Formula 1 ha fatto tappa sul circuito cittadino di Marina Bay, dove si è disputato oggi il Gran Premio di Singapore, da poche ore conclusosi con la vittoria di Sebastian Vettel davanti a Jenson Button e a Fernando Alonso, e il clamoroso ritiro di Lewis Hamilton, costretto ad abbandonare la testa della corsa per un guasto al cambio. Il pilota tedesco della Red Bull accorcia le distanze sul rivale ferrarista, portando a 29 il ritardo quando mancano soltanto 6 gare alla fine della stagione. L’inglese della McLaren, ora distante 52 punti dalla vetta della classifica, con questo ritiro ha messo la parola fine, salvo straordinari colpi di scena, alla sua lotta per il mondiale. Chi invece non ha ancora perso la speranza per conquistare il titolo iridato è Kimi Raikkonen, sesto quest’oggi, che si ritrova terzo in classifica generale, a sole 7 lunghezze da Vettel, senza aver mai vinto un solo gran premio in questa stagione. Conclude ottavo, invece, dopo una rimonta cominciata dall’ultima fila, Felipe Massa, che di mondiale non ha mai sentito parlare nel 2012, ma che quest’oggi dimostra una grinta e una personalità che avrebbe dovuto tirare fuori prima, e che forse sono rimaste troppo a lungo inespresse per riconquistare la fiducia della scuderia per la prossima stagione. Anche se, come ha dichiarato a IlSussidiario.net Giancarlo Minardi, fondatore dell’omonima scuderia, “non vedo in questo momento sulla carta un valido sostituto a Massa, salvo una politica che la Ferrari difficilmente farà di puntare tutto su un giovane”.
Minardi, un giudizio complessivo sulla gara andata in scena oggi?
È stato un Gran Premio che doveva consacrare una McLaren che per sua sfortuna però, ancora una volta, ha esaltato la sua fragilità. Inoltre, dobbiamo purtroppo constatare che dopo la McLaren c’è la RedBull, che oggi ha approfittato della situazione facendo bottino a Singapore, ed è naturale che la Ferrari dovrà lavorare per mantenere questo vantaggio che, pian pianino, si sta riducendo.
La scorsa gara era stata caratterizzata dai problemi tecnici per la Redbull, questa per la McLaren. Perché questo tipo di problemi capitano a tutti fuorché alla Ferrari?
Questo fa parte della metodologia di lavoro della Ferrari, che dall’inizio dell’anno, è stata la macchina più affidabile, mentre gli altri dovranno guardare in casa propria alle metodologie di lavoro. Non è che la Ferrari è più fortunata: la scuderia di Maranello ha una metodologia di lavoro che porta magari ad essere meno competitiva in pista però ha un grado di affidabilità che in questo momento la favorisce rispetto agli altri e questo può essere un fattore importante negli ultimi gran premi.
Per quanto riguarda la classifica complessiva, chi vede come principale rivale di Alonso? C’è da temere il solo Vettel, oppure anche un pilota come Raikkonen che, pur non avendo mai vinto, si ritrova terzo?
La matematica dice che c’è un Fernando Alonso che deve giocare contro tre avversari, che a turno sono Vettel, Hamilton e anche Raikkonen, che io non escluderei dalla classifica, dal momento che si trova in ottima posizione pur senza aver mai vinto un gran premio, e che ha una vettura competitiva. Perciò, se il pilota e la Lotus fanno meno errori e sfruttano al meglio il valore della vettura probabilmente Raikkonen può lottare per il titolo iridato. Questo da un lato è un vantaggio perché ci sono più piloti che si possono mettere in mezzo e condizionare il risultato finale, dall’altro però si ha una Ferrari contro tutti, e un Fernando Alonso contro tre avversari tutti pericolosi, il che ci porterà ad arrivare all’ultima gara senza essere certi sull’esito di questo campionato.
Un’ultima domanda sulla prestazione dei due Ferraristi: cosa ne pensa del podio di Fernando Alonso e della rimonta di Felipe Massa? In particolare, con riferimento a quest’ultimo, pensa che si stia riconquistando una conferma per la prossima stagione in Ferrari?
Credo che Fernando sia in un momento di forma eccezionale, e una delle sue migliori qualità è che riesce a prevedere prima come si svolge la gara, i problemi che ci possono essere. Addirittura, sembra che riesca ad anticipare le rotture dei propri avversari. Per quanto riguarda Massa, credo che sia in netta ripresa; oggi è stato ancora una volta sfortunato, una partenza dalle ultime file derivante da una brutta prestazione di ieri nelle prove, però ha fatto un’ottima gara, ha portato a casa dei punti importanti, da ultimo è arrivato ottavo, ha tenuto quando c’era da lottare, sia con Senna, sia con Perez. Quando ti devi fermare al primo giro non è facile, chiaramente sei condizionato, però sembra che abbia messo alle spalle anche quel momento negativo di morale, mi sembra molto determinato a cercare di ottenere ancora una conferma. Peraltro, non vedo in questo momento sulla carta un valido sostituto a Massa, salvo una politica che la Ferrari difficilmente farà di puntare tutto su un giovane.
(Pietro Macchiarella)