Sebastian Vettel è campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Il pilota tedesco della Red Bull ha conquistato la prima posizione anche nel Gran premio dell’India, decimo appuntamento stagionale, conquistando il Mondiale di Formula 1 con tre gare d’anticipo. Sul podio salgono anche Rosberg e Grosjean, quarto Massa, solo dodicesimo Fernando Alonso. Allo spegnimento dei semafori Vettel difende la prima posizione, mentre lo spagnolo della Ferrari si tocca con Webber e rovina l’ala anteriore della vettura. Ottima partenza invece di Massa che si porta in seconda posizione. Al secondo giro è però il cannibale tedesco a rientrare ai box per il cambio di gomme, morbide al posto delle dure, così come anche Alonso per sostituire il pezzo danneggiato. Al terzo giro è quindi Massa a guidare il Gp, seguito da Rosberg, Hamilton, Hulkenberg, Raikkonen, Webber, Perez, Ricciardo, Button e Sutil. Vettel rientra diciassettesimo, Alonso addirittura penultimo davanti solamente a Pic, quindi inizia ufficialmente la rimonta. Al quinto giro rientra per il cambio gomme anche Nico Hulkenberg, seguito da Jenson Button al sesto, mentre Perez attacca Raikkonen e lo supera sul rettilineo portandosi in quinta posizione. Intanto Vettel è già tredicesimo dopo aver sorpassato Bottas. Al settimo giro rientrano anche Nico Rosberg e Kimi Raikkonen, seguiti pochi minuti dopo anche da Felipe Massa e Lewis Hamilton. Il brasiliano monta gomme diverse e rientra in pista davanti a Rosberg ma dietro a Vettel. Al comando va quindi Mark Webber, davanti a Perez, Ricciardo, Grosjean, Sutil e Vettel, con Massa invece ottavo. Più indietro, invece, Alonso fatica a superare Vergne e rimane sedicesimo. All’undicesimo giro Vettel si divora Grosjean, portandosi in quarta posizione, e a quello successivo fa fare la stessa fine anche a Ricciardo: il tedesco è a poco più di sei secondi da Perez e a circa quindici dal compagno di squadra Webber, ancora primo. Al ventesimo giro Vettel sferra il nuovo attacco dei confronti del pilota messicano, sorpassato senza troppi problemi, e si lancia all’inseguimento di Webber. Più indietro si danno battaglia Rosberg e Massa, mentre Hulkenberg e Raikkonen hanno la meglio entrambi su Bottas e si portano rispettivamente in nona e decima posizione. Siamo al giro 28 e Nico Rosberg si ferma ai box prima del previsto per un nuovo cambio gomme e per tentare di avere la meglio su Massa, rientrando in tredicesima posizione dietro ad Alonso. Al giro successivo si fermano anche Webber e Perez, con quest’ultimo che poco dopo attacca Hamilton e lo supera sul rettilineo. Felipe Massa rientra al trentunesimo giro, seguito pochi secondi dopo da Hamilton, Di Resta e Alonso, mentre Vettel, fermatosi al giro seguente, rientra in pista al secondo posto dietro Webber. Quest’ultimo cambia nuovamente le gomme al giro 33, rientrando in terza posizione dietro a Ricciardo e davanti a Perez, Sutil, Hulkenberg e Raikkonen. Al giro 36 Vettel domina la gara con ben tredici secondi di vantaggio su Webber, seguito da Sutil a venti secondi, Raikkonen, Rosberg, Grosjean e Massa. Alonso è tredicesimo, ma monta ancor gomme morbide che dovrà presto sostituire. Lo spagnolo si ferma infatti al giro 37, nello stesso momento in cui Raikkonen sorpassa Sutil portandosi in terza posizione. Al quarantesimo giro Mark Webber è costretto a ritirarsi, tradito dal cambio della Red Bull che non gli permette di continuare la gara: la sfortunato pilota australiano lascia il secondo posto a Kimi Raikkonen, mentre terzo è Adrian Sutil che però soffre per l’evidente usura delle gomme. Al giro 43 Vettel si avvia alla vittoria con oltre venticinque secondi di vantaggio su Raikkonen, quasi trentacinque su Rosberg e quasi quaranta su Grosjean. In quarta posizione c’è Massa, seguito a un passo da Hamilton. Sergio Perez è settimo, poi Hulkenberg, Sutil e Di Resta. Solo quattordicesimo Alonso. Gutierrez rientra ai box al giro 48, lasciando quindi una posizione al pilota spagnolo della Ferrari che pochi secondi dopo, sul lungo rettilineo, fa fuori anche Bottas, ottenendo la dodicesima posizione con cui concluderà il Gran Premio. Al giro 53 Rosberg piomba su un Kimi Raikkonen in crisi con le gomme e lo sorpassa guadagnando la seconda posizione, mentre poco dopo il finlandese deve arrendersi anche a Grosjean e Massa. Finisce così, con Vettel a sfrecciare per primo sotto la bandiera a scacchi davanti a Rosberg e Grosjean.
Sebastian Vettel è campione del mondo per la quarta volta. Come voleva lui: con la vittoria che fa seguito alla pole position. Aggiorniamo i numeri: decima vittoria stagionale (36 in carriera) e quarto titolo mondiale. Come Alain Prost, ma per il tedesco sono consecutivi. Pazzesco: chissà se sarà deluso per un giro veloce soffiatogli da Kimi Raikkonen, lui che ha rischiato tanto per centrare anche quello, tanto che come al solito hanno dovuto rallentarlo dal muretto. La Ferrari vive un Gran Premio a due facce: Felipe Massa è quarto sfiorando il podio in una grande lotta con Romain Grosjean, mentre Fernando Alonso viene toccato in partenza da Mark Webber (che urta anche Kimi Raikkonen) e si deve fermare subito mandando a monte una strategia da podio. Alla fine è undicesimo, non prendendo nemmeno un punto per il titolo costruttori.
Inno nazionale suonato e cantato, ultime manovre completate: fuori i tecnici, fuori le “ombrelline”, via al giro di formazione per i piloti: la gara del Gran Premio d’India 2013 a Nuova Delhi comincia. Sebastian Vettel ha gomme soft: previsto lo stop entro il quinto giro, e allora Fernando Alonso dovrà essere presente per tentare sorpasso e fuga, sempre che non si mettano di mezzo altri protagonisti della corsa come Mark Webber, lui pure partito con gomma dura. Si vedrà: ora rombano i motori, si parte!
Fernando Alonso è pronto a centrare podio o vittoria, ma naturalmente è disilluso riguardo un Mondiale ormai nelle mani di Sebastian Vettel. “Se anche vincessi o arrivassi secondo, a Vettel basterebbe entrare nei primi cinque per laurearsi campione. E’ chiaro che il titolo è suo”. Ha ragione: se non sarà qui, il Mondiale di Vettel arriverà in una delle prossime gare. Tuttavia, c’è margine per un ottimo risultato perchè la strategia delle gomme potrebbe dare una mano; e a chi gli ricorda che la stessa cosa Alonso la fece in Germania – dove la rimonta non riuscì – lui dice che “allora le condizioni della pista erano cambiate, le gomme soffici erano durate più di quanto ci aspettassimo e la cosa aveva annnullato il nostro vantaggio”. Felipe Massa, chissà se per spirito polemico o cosa (lui è andato con diversa strategia, utilizzando gomme soft per le qualiifiche), ha minimizzato: “Io non mi sono accorto di differenze tra le gomme”. Il brasiliano parte quinto: anche lui ha propositi di podio, ma sarà dura.
Grande incognita, il meteo a Nuova Delhi. La Ferrari (e non solo, basti pensare a Mark Webber) ci ha puntato molto, ma il precedente di un Fernando Alonso capace di rimontare solo fino al quarto posto al Nurburgring (partiva ottavo, come oggi) non fa troppo ben sperare. Anche perchè è stato lo spagnolo a commettere un paio di imprecisioni nel suo giro lontano. Per il momento la pista tiene, anzi viene segnalata in miglioramento costante; questo favorirà Alonso nella caccia alla vittoria o comunque al podio, ma potrebbe anche dare una mano a Sebastian Vettel le cui soft nel corso delle libere si sono sgretolate subito (è la grande incognita del giorno). Si spera in condizioni stabili.
Questa mattina alle ore 10.30 italiane prende il via il Gran Premio d’India, sedicesima prova del Mondiale 2013 di Formula 1. Si tratta del quartultimo atto stagionale, ma molto probabilmente sarà già determinante, perché il tedesco Sebastian Vettel è ad un passo dalla conquista del quarto titolo iridato consecutivo, e per di più con la sua Red Bull scatterà dalla pole position conquistata ieri. Tutto facile? Non è detto, perché le prove sono state caratterizzate da due strategie molto diverse, fra chi nel Q3 ha utilizzato le gomme a mescola più morbida, per cercare il massimo delle prestazioni, e chi invece ha deciso per le gomme a mescola più dura, sacrificando in questo modo la posizione sulla griglia di partenza in ottica di guadagnare qualcosa invece nell’andamento della gara, potendosi fermare più tardi per i pit stop ed utilizzando nel finale le gomme morbide fresche rimaste a disposizione. Tra questi ultimi ci sono il compagno di squadra di Vettel, cioè Mark Webber, e soprattutto Fernando Alonso, che con la Ferrari per l’ennesima volta ha vissuto qualifiche difficili, ma stavolta per una scelta strategica ben precisa, che naturalmente oggi sarà messa alla prova. Le premesse sono quelle di assistere ad una gara molto interessante, in cui Vettel potrebbe andare in fuga nei primi giri, ma non è detto che ciò gli basti. In ogni caso, è doveroso ricordare che il pilota tedesco potrebbe permettersi di perdere ben 15 punti dallo spagnolo e conquistare comunque il Mondiale già alla quartultima gara. Posizione davvero invidiabile, ma è chiaro che Vettel vorrebbe festeggiare il titolo assieme alla vittoria del Gran Premio, anche perché in India finora ha sempre dominato, con due vittorie nelle due precedenti edizioni, e ha condotto costantemente in testa anche i vari turni di prove di quest’anno: l’anno prossimo non si tornerà più a Nuova Delhi, e certamente il Cannibale tedesco vorrebbe sigillare in modo definitivo il suo dominio sul Buddh International Circuit di Greater Noida, località della periferia della capitale indiana.
Fernando Alonso ha spiegato così la scelta di sacrificare la prestazione in qualifica, sperando naturalmente di venire ricompensato nel corso della gara: “Abbiamo pensato alla strategia prima delle qualifiche, dopo il Q2 ne abbiamo riparlato, ma era molto difficile. Siamo 50 e 50, perché una gomma ti regala una posizione migliore in partenza, e l’altra una gara senza traffico perché chi ha le soft rientrerà presto ai box. Solo in gara sapremo quale sarà la strategia migliore, ma avendo deciso strategie diverse per me e Massa, almeno una macchina andrà bene. Se la strategia è giusta potremmo anche lottare per il podio, ma anche con Webber per la vittoria”. Felipe Massa è davanti a lui, quinto invece di ottavo, ma con le gomme più morbide non è molto soddisfatto: “La prestazione non è stata perfetta, ho perso tempo nel secondo settore e credo che potevo guadagnare un paio di posizioni. Sarà una gara con tante variabili, con molte macchine con gomme diverse e possono succedere molte cose. La domenica la Ferrari riesce a dare di più, ma dobbiamo dare ancora di più: vediamo se sarà una gara migliore delle ultime e se la strategia funzionerà”. Sebastian Vettel ha invece commentato così l’ennesima pole position: “È un circuito che mi piace davvero, soprattutto nel settore centrale, la nostra macchina è andata molto forte, con entrambe le mescole, come dice il quarto posto di Webber. Quale sarà la strategia giusta lo dirà solo la gara, ma la corsa è lunga e ci sarà parecchio tempo per recuperare: abbiamo un ottimo passo gara e la macchina si comporta bene”. Strategia opposta per Mark Webber, che partirà dal quarto posto ma ha le gomme più dure: “Sarò in lotta con Alonso, poi vedremo se la strategia sarà giusta. Di certo né io né lui vogliamo la safety car…”, giusta annotazione perché un ingresso della macchina di sicurezza penalizza chi punta alla distanza. Sulla griglia di partenza invece è Nico Rosberg il primo avversario del connazionale Vettel: “Dovevo essere il migliore del resto del gruppo e ce l’ho fatta: ho tirato fuori dalla macchina quei due decimi in più che ci servivano e finora ha funzionato. Abbiamo fatto un passo avanti rispetto all’ultima gara”. Fin qui i commenti di ieri: ma ora è finalmente arrivato il momento di vedere cosa succederà in pista al Buddh International Circuit, perché la gara del Gran Premio d’India 2013 di Formula 1 sta per cominciare…
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Pos | No | Driver | Team | Laps | Time/Retired | Grid | Pts |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 60 | 1:31:12.187 | 1 | 25 |
2 | 9 | Nico Rosberg | Mercedes | 60 | +29.8 secs | 2 | 18 |
3 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 60 | +39.8 secs | 17 | 15 |
4 | 4 | Felipe Massa | Ferrari | 60 | +41.6 secs | 5 | 12 |
5 | 6 | Sergio Perez | McLaren-Mercedes | 60 | +43.8 secs | 9 | 10 |
6 | 10 | Lewis Hamilton | Mercedes | 60 | +52.4 secs | 3 | 8 |
7 | 7 | Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | 60 | +67.9 secs | 6 | 6 |
8 | 14 | Paul di Resta | Force India-Mercedes | 60 | +72.8 secs | 12 | 4 |
9 | 15 | Adrian Sutil | Force India-Mercedes | 60 | +74.7 secs | 13 | 2 |
10 | 19 | Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | 60 | +76.2 secs | 11 | 1 |
11 | 3 | Fernando Alonso | Ferrari | 60 | +78.2 secs | 8 | |
12 | 16 | Pastor Maldonado | Williams-Renault | 60 | +78.9 secs | 18 | |
13 | 18 | Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | 59 | +1 Lap | 14 | |
14 | 5 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 59 | +1 Lap | 10 | |
15 | 12 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 59 | +1 Lap | 16 | |
16 | 17 | Valtteri Bottas | Williams-Renault | 59 | +1 Lap | 15 | |
17 | 23 | Max Chilton | Marussia-Cosworth | 58 | +2 Laps | 22 | |
18 | 22 | Jules Bianchi | Marussia-Cosworth | 58 | +2 Laps | 19 | |
19 | 11 | Nico Hulkenberg | Sauber-Ferrari | 54 | +6 Laps | 7 | |
Ret | 2 | Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | 39 | +21 Laps | 4 | |
Ret | 20 | Charles Pic | Caterham-Renault | 35 | +25 Laps | 21 | |
Ret | 21 | Giedo van der Garde | Caterham-Renault | 1 | +59 Laps | 20 |