Siparietto simpatico che ben ci introduce alla griglia di partenza qui ad Austin: Vettel centra l’ottava pole position stagionale e la quarantaquattresima in carriera, e dalla radio gli arriva l’espressione “Shake n’babe”. Lui canticchia qualcosa, poi spiegherà che lo sketch arriva da una film sulla Nascar. Più serio il commento sulla prima posizione, l’ennesima, del sabato: “Felice per averla fatta, abbiamo cominciato bene e significa che possiamo vincere, ma non ci voglio pensare perchè sarebbe sbagliato affrontare la gara così”. Beato lui, che può permettersi questo lusso. Scuro in volto il compagno Mark Webber, che ha rivissuto sulla sua pelle quello che aveva fatto a Vettel a Yas Marina: una pole già fatta e strappata all’ultimo secondo. “Ha fatto il giro perfetto: sono frustrato”. Un giro perfetto con i primi due settori dal crono superiore a quello dell’australiano: possibile? “Negli ultimi due soffrivo un po’ con le gomme”. Sarà: o lo dice per fare ancor più il supereroe oppure, se è la verità, sarebbe anche il caso di dire che va bene la macchina, va bene Adrian Newey, ma Sebastian Vettel quel qualcosina in più ce lo mette .
Griglia di partenza di Formula 1 sempre nel segno di Sebastian Vettel, che piazza l’ennesima pole position stagionale (l’ottava su diciotto gare disputate), ma questa volta se l’è dovuta sudare duramente. Ma è stata tutta una lotta in casa Red Bull, perchè chi gli ha più dato filo da torcere è stato proprio il compagno di scuderia Mark Webber. E’ stato solo grazie a un terzo settore da manuale (di aviazione, più che di automobilismo) che all’ultimo respiro Vettel ha strappato quella che poteva essere la seconda pole position stagionale a Webber (che ha dovuto trangugiare questo improvviso ed ennesimo boccone amaro).
E le posizioni top della griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 degli Stati Uniti si sono definite nel Q3, come anticipato, solo all’ultimo respiro. Formalmente era affare per dieci piloti concorrere per il primo posto, ma in realtà è stata una lotta a due: i due compagni che guidavano una Red Bull RB9. Webber ha attaccato subito, con Vettel che ha risposto colpo su colpo nei primi giri. Webber ha sfoggiato una guida grintosa e d’attacco, non sempre pulita ma efficace. Tuttavia è bastato un errore, e in quell’errore Vettel ha visto la possibilità di strappare la pole a Webber abbassando di un decimo di secondo il suo tempo. Un colpo davvero da ko. Grosjean ha recitato il ruolo del “primo dei terrestri”, ma questo è significato un ritardo di oltre otto decimi di secondo. Mostruoso. Hulkenberg ha agguantato la seconda fila, mentre Hamilton e Alonso (sesto) non sono andati oltre la terza. Bottas e Kovalainen tengono alta la bandiera della Finlandia in attesa del rientro di Raikkonen. Chiude decimo un bravissimo Gutierrez.
Come nel precedente Q1, anche in questa seconda fase a Vettel sono bastati soltanto tre giri per arrivare a piazzare il tempo che l’avrebbe proiettato tra i primi dieci piloti in griglia di partenza per tentare la conquista della pole position. A Webber ne sono serviti otto. Tuttavia nessuno dei due piloti Red Bull sarebbe alla fine risultato il più rapido in questo Q2. L’onore è spettato a Valtteri Bottas, che raggiunge il Q3 per la seconda volta quest’anno e con il miglior tempo in Q2. Sono soddisfazioni per il pilota e per il team. Per quanto riguarda le Ferrari (in ombra in Q1) sembrava potessero davvero non farcela a passare al Q2, e in effetti se Alonso non avesse pescato dal cilindro un giro “magico” sarebbe stato falciato insieme a Massa che non è andato al di là del quindicesimo posto in griglia. E se già questa è una eliminazione big, ecco quella proprio che non ti aspetti: Nico Rosberg e la sua Mercedes non sono andati oltre a un modestissimo 1:38:364 (quattrodicesimi). Gli eliminati del Q2: Daniel Ricciardo, Paul di Resta, Jenson Button, Nico Rosberg, Felipe Massa e Jean-Eric Vergne.
Il circuito di Austin mostra l’ennesimo volto, dopo la nebbia che ha caratterizzato la prima sessione di prove, ecco che in questa sessione di qualifiche addirittura arriva un forte vento caldo che sferza la pista decisamente in temperatura che ha mostrato il lato più “cattivo” dell’asfalto abrasivo. Sono tanti i piloti che hanno trovato grande difficoltà di passo, soprattutto all’inizio del Q1, e quando alcuni di loro hanno trovato l’assetto e il mood giusto per la propria guida sono stati quasi spazzati via dal traffico che impediva di fare giri puliti. Uno che tra i tanti, in modo più veemente, si è lamentato per essere stato ostacolato è stato Romain Grosjean, ma alla fine il pilota Lotus l’ha sfangata e al Q2 è riuscito ad approdare. Pastor Maldonado (ma già le libere per lui erano state una croce) non è stato invece così fortunato. Altro pilota a cui un clacson avrebbe fatto comodo in tutto quel traffico è stato Adrian Sutil. Tra una Marussia ingombrante (prima) e una malaugurata foratura (dopo) per Sutil non è stata proprio quella che si dice una sessione fortunata. Ai due piloti si sono comunque aggiunti senza tanti complimenti le due Caterham e le due Marussia, come ormai da tradizione. Gli eliminati in Q1: Adrian Sutil, Pastor Maldonado, Giedo van der Garde, Jules Bianchi, Charles Pic, Max Chilton.
Quattro titoli mondiali, eppure il tedesco della Red Bull non è ancora soddisfatto, la q3 di stamattina (fuso di Austin) lo dimostra: un giro perfetto, soprattutto nell’ultimo settore. Per Sebastian Vettel il cronometro si ferma magicamente sul 1.36.338, un ultimo giro magistralmente eseguito, che gli permette di rubare per un soffio la pole al compagno di squadra Mark Webber, secondo con 1.36.441. Ad aprire la seconda fila domani sulla pitlane è Romain Grosjean, affiancato da un ottimo Nico Hulkenberg. Solo sesto Fernando Alonso, che pur dando il meglio di sè, la differenza tra la monoposto rossa e le austriache è evidente. Nono posto per Valtteri Bottas, “l’eroe della q1”, che comunque saprà mettere zizzania tra le file per primi dieci domani.
Appena conclusa la Q2 notiamo con piacere che finalmente qualcosa ha cominciato a funzionare in casa Ferrari: Alonso gira in maniera superba (come non ci ha abituato nelle qualifiche) chiudendo terzo, superato dal due Redbull (Vettel primo con 1.37.065 e a seguire Webber 1.37.312). Ancora senza speranza la monoposto del brasiliano Felipe Massa, in evidente difficoltà, arenatosi senza troppo combattere il quindecesima posizione e quindi fuori dalla Q3. Assieme a lui anche Vergne, Rosberg, Button, Di Resta e Ricciardo. Eccelle sulla pista americata Bottas, oggi in gran forma, che riconferma la bella performance della Q1 chiudendo in quarta posizione.
Si è appena conclusa la prima sessione di qualifiche valide per il GP di Austin in Texas. Il vento stamattina ha parzialmente influito sui crono registrati, dove il migliore è stato a sorpresa Valtteri Bottas, che ha bloccato il cronometro sul 1.37.821. A seguire troviamo Hamilton che riesca appena a tenersi alle spalle un agguerritissimo Gutierrez. Davvero brutte le performance delle rosse di Maranello, ferme in quindicesima e sedicesima posizione e che dunque hanno sfiorato la clamorosa eliminazione immediata. Guasto meccanico per Sutil nell’ultimo giro valido e ha chiuso la sessione diciassettesimo, quindi eliminato, come anche esclusi dalla Q2 sono Maldonado, Van der Garde, Bianchi, Pic e Chilton.
Sono circa le 12 di un nuvoloso sabato mattina in Austin, Texas. A qualche minuto dall’inizio ufficiale delle qualifiche per il penultimo Gran Premio di questa stagione i motori scalpitano nei box. Sebbene i titoli più prestigiosi siano già stati consegnati a Sebastian Vettel e al suo team, la Red Bull, per i tifosi della Formula 1 lo spettacolo continua. Dopo le pessime prove libere le Ferrari (scese oltre il decimo posto) cercheranno stamattina il riscatto, ma a insidiare i progetti di Alonso&co oltre ai due inavvicinabili piloti della Red Bull troviamo il solito Lewis Hamilton (in terza posizione nelle Practice 3). Invece, per il tedesco pluri-campione si parla già di una vittoria scontata, ma l’asturiano non è certo tipo che si arrende sebbene subisca un fastidioso dolore alla schiena.
Primo posto per Sebastian Vettel davanti al compagno di squadra Mark Webber. Nulla di nuovo sotto il sole ad Austin, con la Red Bull che domina e mette in chiaro fin dal mattino le sue intenzioni in vista delle qualifiche che scatteranno alle ore 19.00 italiane. Il campione del Mondo non vuole lasciare niente a nessuno: 1’36″733 il suo tempo, con due decimi sul compagno di squadra e tre su Lewis Hamilton. Decisamente male le Ferrari, con Fernando Alonso undicesimo e Felipe Massa diciassettesimo. Strada tutta in salita per la Rossa.
Tutto ormai è pronto ad Austin, mancano pochissimi minuti all’inizio della terza sessione di prove libere ad Austin, con cui inizieremo questo sabato che ci porterà poi a qualifiche e griglia di partenza del Gran Premio degli Stati Uniti. Niente nebbia oggi, tutto potrà iniziare regolarmente.
Alle ore 16.00 italiane, quando in Texas saranno le 9.00 del mattino, inizierà questa giornata della Formula 1 con la terza sessione di prove libere FP3 in vista del Gran Premio degli Stati Uniti 2013 che si correrà sul circuito di Austin. Un’ora a disposizione per provare le ultime modifiche alle monoposto ed avere riscontri sui valori in vista delle qualifiche, che saranno alle ore 19.00 italiane.
Diretta Formula 1: oggi ad Austin è il giorno della terza sessione di prove libere e poi soprattutto delle qualifiche in vista del Gran Premio degli Stati Uniti 2013 di Formula 1, che avranno inizio alle ore 19.00 italiane e serviranno naturalmente per determinare la griglia di partenza e la pole position in vista della gara di domani. Già assegnati con ampio anticipo a Sebastian Vettel e alla Red Bull i due titoli iridati di questa stagione, i motivi d’interesse comunque non mancheranno. Innanzitutto, lo stesso pilota tedesco è alla caccia di un altro record storico della Formula 1: con sette successi consecutivi ha già eguagliato le strisce di Alberto Ascari e Michael Schumacher, ora va alla caccia dell’ottava meraviglia che gli permetterebbe di guidare da solo questa speciale classifica. Ci sono poi i duelli per i secondi posti: nel Mondiale Piloti Fernando Alonso è già quasi sicuro di ottenere questo risultato, visto che ha 34 punti di vantaggio sull’assente Kimi Raikkonen, che dunque è ormai fuori dai giochi (intervento chirurgico ok per il finlandese) e 42 su Lewis Hamilton, quando a disposizione ne sono rimasti solamente 50. Molto più incerta la situazione nel Mondiale Costruttori, visto che la Mercedes ha 11 punti di vantaggio sulla Ferrari e 37 sulla Lotus, che spera di insidiare almeno il terzo posto del Cavallino. Il piazzamento in questa classifica porta soldi alle scuderie, dunque si tratta di una questione di una certa importanza. Inoltre, bisogna tenere presente che negli Stati Uniti tutti tengono a fare bella figura, anche se sono stati gli organizzatori a non farlo ieri: a parte la nebbia, ecco i problemi all’elicottero e i tempi lunghi per intervenire in caso di necessità di rimozione delle vetture; in compenso, l’entusiasmo del pubblico lascia ben sperare per il futuro della Formula 1 negli Usa, dove storicamente ha sempre avuto difficoltà per imporsi.
La giornata di ieri è stata in chiaroscuro per Alonso e la Ferrari. Molto bene al mattino, con il primo posto nella prima sessione, decisamente più in difficoltà al pomeriggio, quando davanti a tutti è tornato Vettel e Fernando è scivolato al decimo posto, con Felipe Massa addirittura dodicesimo. Infatti, al termine della giornata il pilota spagnolo ha detto che la sua schiena (reduce dal duro colpo subito ad Abu Dhabi) va benissimo, ma che non è soddisfatto dal rendimento della monoposto rossa: “Non sono molto contento dell’aderenza, dobbiamo migliorare”. Più dettagliato, ma non molto diverso, il commento di Massa: “E’ chiaro, abbiamo fatto un passo indietro rispetto al mattino. Sicuro al 100%. Il vento oggi (ieri, ndR) pomeriggio era più forte, e dobbiamo capire perché abbiamo fatto più fatica. E’ difficile capire dove siamo, ma non abbiamo una macchina molto diversa dalle altre gare, quindi sappiamo quale può essere il potenziale. Al mattino sembrava che le cose andassero bene, invece poi non è stato così”. Sotto i riflettori c’era anche Heikki Kovalainen, chiamato a sostituire il connazionale Raikkonen al volante della Lotus: per lui una FP1 di studio, chiusa al tredicesimo posto, poi molto bene nel pomeriggio, quando è arrivato fino al quinto posto, addirittura davanti a Romain Grosjean che ha ottenuto l’ottavo miglior tempo. Una brutta notizia per Davide Valsecchi, che in teoria potrebbe ancora girare settimana prossima in Brasile se il finlandese dovesse fare male in questo fine-settimana che però ha iniziato nel migliore dei modi. Particolarmente motivato è anche Lewis Hamilton, che qui vinse un anno fa, vuole confermarsi “re” degli Stati Uniti e sfoggia per l’occasione un casco in memoria di Michael Jackson, uno dei grandi simboli degli States. Non resta che vedere come andrà a finire: le qualifiche e le prove libere 3 del Gran Premio degli Stati Uniti 2013, sul circuito texano di Austin, stanno per cominciare…
Pos | No | Driver | Team | Q1 | Q2 | Q3 | Laps |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:38.516 | 1:37.065 | 1:36.338 | 12 |
2 | 2 | Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | 1:38.161 | 1:37.312 | 1:36.441 | 14 |
3 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 1:38.676 | 1:37.523 | 1:37.155 | 17 |
4 | 11 | Nico Hulkenberg | Sauber-Ferrari | 1:38.339 | 1:37.828 | 1:37.296 | 20 |
5 | 10 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1:37.959 | 1:37.854 | 1:37.345 | 20 |
6 | 3 | Fernando Alonso | Ferrari | 1:38.929 | 1:37.368 | 1:37.376 | 19 |
7 | 6 | Sergio Perez | McLaren-Mercedes | 1:38.367 | 1:38.040 | 1:37.452 | 21 |
8 | 7 | Heikki Kovalainen | Lotus-Renault | 1:38.375 | 1:38.078 | 1:37.715 | 21 |
9 | 17 | Valtteri Bottas | Williams-Renault | 1:37.821 | 1:37.439 | 1:37.836 | 24 |
10 | 12 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 1:38.082 | 1:38.031 | 1:38.034 | 20 |
11 | 19 | Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | 1:38.882 | 1:38.131 | 18 | |
12 | 14 | Paul di Resta | Force India-Mercedes | 1:38.894 | 1:38.139 | 18 | |
13 | 5 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 1:38.588 | 1:38.217 | 16 | |
14 | 9 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:38.743 | 1:38.364 | 19 | |
15 | 4 | Felipe Massa | Ferrari | 1:39.094 | 1:38.592 | 17 | |
16 | 18 | Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | 1:38.880 | 1:38.696 | 15 | |
17 | 15 | Adrian Sutil | Force India-Mercedes | 1:39.250 | 10 | ||
18 | 16 | Pastor Maldonado | Williams-Renault | 1:39.351 | 11 | ||
19 | 21 | Giedo van der Garde | Caterham-Renault | 1:40.491 | 10 | ||
20 | 22 | Jules Bianchi | Marussia-Cosworth | 1:40.528 | 11 | ||
21 | 20 | Charles Pic | Caterham-Renault | 1:40.596 | 10 | ||
22 | 23 | Max Chilton | Marussia-Cosworth | 1:41.401 | 10 | ||
Q1 107% Time | 1:44.668 |