Formula 1/ Classifica piloti e costruttori (definitiva) dopo il Gran Premio del Brasile 2013

Si chiude nel segno delle Red Bull la stagione 2013 di Formula 1: Sebastian Vettel domina il Gran Premio del Brasile e centra la nona vittoria consecutiva e la tredicesima in stagione, Mark Webber chiude la sua bellissima carriera con il secondo posto (clicca qui per la cronaca, i tempi e l’ordine d’arrivo). Si tratta della quarta doppietta Red Bull, la terza nelle ultime cinque gare (e ad Austin Webber era stato terzo): non c’è altro modo per definire un anno che le Lattine Volanti hanno affrontato praticamente senza rivali, svoltando come era già successo lo scorso anno dopo le prime gare, e lasciando gli altri al palo. Undici pole position, tredici vittorie: certo Vettel ha contribuito in larga parte, anzi larghissima, ma è tutta la squadra ad aver fatto impressione. La Red Bull chiude con 596 punti: 236 in più della seconda, che purtroppo per gli italiani è la Mercedes. Nella corsa conclusiva la Ferrari ha recuperato 9 punti, ma non sono stati sufficienti: ha pesato oltremodo quel drive throught inflitto a Felipe Massa in maniera decisamente severa, così il terzo posto di Fernando Alonso non è servito a far centrare la piazza d’onore al Cavallino. Che chiude comunque in ripresa una stagione negativa, nella quale ha centrato otto podi con Fernando Alonso e uno con Massa ma non ha mai dato l’impressione di essere superiore a Mercedes e Lotus, pur avendole sopravanzate nell’ultimo mese. Per quanto riguarda il Mondiale piloti, Sebastian Vettel chiude con il record di punti (397) e il maggior distacco di sempre sul secondo, +155 su Fernando Alonso. Vettel-Alonso-Webber: lo stesso podio (con ordine identico) del 2010, quello che ha consegnato il primo titolo al tedesco. Già, perchè l’australiano con i 18 punti di oggi scavalca Lewis Hamilton che è solo decimo ed è il vero sconfitto del 2013: talento smisurato e in possesso di una macchina comunque competitiva, il britannico ancora una volta non è riuscito a emergere da una mediocrità di sorta, chiudendo la stagione con una sola vittoria e altri quattro podi, calando in maniera preoccupante nella seconda parte della stagione (come tutta la Mercedes, va detto). Kimi Raikkonen resta quinto, mentre una menzione d’onore va a Jenson Button: con una delle McLaren più in difficoltà della storia l’inglese ha dimostrato che la stoffa c’è ancora. Quarto posto in Brasile (dove aveva vinto lo scorso anno) e nono nel Mondiale, con 73 punti: di più non poteva probabilmente fare, e di certo ha tenuto a distanza il compagno in ascesa Sergio Perez, oggi sesto e con 49 punti nel Mondiale prima di lasciare la scuderia di Ron Dennis. Si chiude qui: appuntamento al 2014, quando cambieranno tante cose e, si spera, anche l’esito finale. Anche se sì, vedere Sebastian Vettel infrangere record di precocità e dominare non è esattamente spiacevole. (Claudio Franceschini)

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