Solo domenica è finito il Mondiale 2013 di Formula 1, vinto trionfalmente da Sebastian Vettel e dalla sua Red Bull per il quarto anno di fila, eppure l’attenzione di tutti è già concentrata sul futuro. Inevitabile, se si considera che nel si realizzerà uno dei più grossi cambiamenti regolamentari nella storia del Circus. Tutti gli appassionati sanno che la prossima stagione segnerà il ritorno dei motori turbo, ma i cambiamenti saranno moltissimi. Vediamoli insieme, proprio a partire dai propulsori. Turbo, ma non solo: dall’anno prossimo non avremo più un motore “normale”, bensì una “power unit” composta da un motore (che non sarà più il V8 di cilindrata 2400, ma il V6 1600 turbo) e da un sistema di recupero di energia (Ers, Energy Recovery Sistem), che si aggiungerà al già noto Kers. I nuovi motori avranno soltanto 600 cavalli (contro i 750 dei precedenti) e una cilindrata nettamente inferiore, ma potranno contare sull’Ers, un dispositivo che, trasformando in energia cinetica il calore della frenata e del turbo, permetterà ai piloti di contare su 160 cavalli di potenza in più per 33 secondi ogni giro, attivabili semplicemente premendo un bottone sul volante. Altra annotazione importante: i motori saranno solamente cinque per tutto l’anno, quindi bisognerà stare molto attenti all’affidabilità. Passiamo poi al cambio: addio ai sette rapporti, ne arriveranno otto che però saranno fissi e non potranno più variare di gara in gara. Cambieranno pure le dimensioni delle vetture, in particolare l’altezza del musetto che passerà da 55 cm a soli 18 cm, mentre la larghezza dell’ala anteriore scenderà da 180 cm a 165. Questo segnerà un grosso cambiamento anche dal punto di vista tecnico, con macchine che saranno molto più basse: è già scattato un paragone con gli aspirapolvere, e Adrian Newey ha già parlato di un “allarme bruttezza”. Fin qui i cambiamenti più strettamente tecnici: ma non ci saranno solo quelli. Infatti, l’altra enorme novità del 2014 sarà la limitazione della quantità di carburante che si potrà imbarcare sulle monoposto, nel segno di un risparmio sia economico sia ecologico. Si passerà infatti da una quantità libera, solitamente comunque di circa 160 kg, a un massimo consentito di 100 kg, cioè poco più della metà. Vero che ci saranno i nuovi sistemi di recupero dell’energia, ma è chiaro che i piloti dovranno stare molto attenti al loro stile di guida per evitare di ritrovarsi a secco prima del traguardo. Con tutti questi cambiamenti, è chiaro che anche per le gomme ci saranno novità, ed è proprio per questo motivo che la Pirelli insiste nel chiedere più test. Così tanti cambiamenti potrebbero portare a un grosso cambiamento nelle gerarchie, o per lo meno all’azzeramento di quelle attuali: si riparte quasi da un foglio bianco, e l’anno prossimo sarà in grosso vantaggio chi lavorerà meglio sul nuovo progetto, o meglio chi ci sta lavorando meglio già da diversi mesi. Secondo le prime simulazioni, si dovrebbe assistere a gare molto movimentate, ma sempre determinate dalle diverse strategie: insomma, il rischio concreto è che i Gran Premi possano diventare di ancora più difficile comprensione per il pubblico, sui circuiti o davanti al televisore. Con l’auspicio di molti che tutto ciò possa servire almeno a rivedere la Ferrari ai vertici con la nuova coppia formata da Fernando Alonso e Kimi Raikkonen. Ne vedremo delle belle. (Mauro Mantegazza)



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