Un altro tassello del mercato pilotiva a posto: è ufficiale il ritorno di Nico Hulkenberg alla Force India, la scuderia anglo-indiana per la quale aveva già corso nelle stagioni 2011 e 2012. Il team ha annunciato il ritorno del pilota tedesco, 26 anni, con un comunicato ufficiale nel quale possiamo leggere anche le prime parole di Hulkenberg in questa sua seconda avventura con la Force India: “Sono felice di tornare lì. Il team ha grandi aspirazioni per il prossimo anno, e credo che l’esperienza che ho già fatto con loro ci aiuterà a centrare i nostri obiettivi”. In realtà, le sue ambizioni erano più alte: si era parlato di lui addirittura per la Ferrari, prima che venisse ufficializzato il ritorno a Maranello di Kimi Raikkonen, e poi il tedesco aveva sperato di sostituire proprio il finlandese alla Lotus, posto però poi occupato da Pastor Maldonado. Le vicende di Hulkenberg sono il sintomo della situazione attuale della Formula 1 in questi anni di crisi economica: o se un super campione, oppure al talento viene quasi sempre preferita una valigia piena di soldi da parte degli sponsor personali, che però il tedesco non ha. Ecco perché, dopo una ottima stagione al volante della Sauber, con la quale ha ottenuto 51 punti (sui 57 complessivi della scuderia elvetica) grazie a un’ottima seconda parte di stagione, con la perla del quarto posto in Corea, Hulkenberg si deve “accontentare” di tornare alla Force India. Una situazione simile era già stata vissuta dal tedesco alla fine del 2010, sua prima stagione nella massima categoria: buoni risultati al volante della Williams, con la perla della pole position in Brasile, ma per la stagione successiva gli fu preferito proprio Maldonado, favorito dai petrodollari venezuelani, così Hulkenberg nel 2011 dovette accontentarsi di fare il terzo pilota della Force India, che poi lo promosse titolare per il 2012. Ora ripartirà ancora da qui.



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