Per la Mercedes il Mondiale 2013 di Formula 1 sarà una stagione fondamentale. La Casa di Stoccarda ha infatti attuato una vera e propria rivoluzione nel proprio organico, con Lewis Hamilton al posto di Michael Schumacher al fianco di Nico Rosberg come pilota e a livello dirigenziale con l’addio di Norbert Haug, con i nuovi arrivi – anche nella proprietà del team – di Toto Wolff e Niki Lauda. Per l’unica grande casa automobilistica rimasta nel Circus della F1 (Ferrari a parte, ma per la Rossa è un discorso a parte) il bilancio dell’avventura come costruttore in proprio è a dir poco deludente, con un solo Gran Premio vinto, quello di Cina 2012, con Nico Rosberg. La stagione scorsa in effetti era iniziata molto bene, ma presto è scivolata nella mediocrità come le precedenti. Ora serve cambiare marcia, e gli sforzi fatti lo dicono chiaramente: difficile dire se potrà puntare al titolo già quest’anno, ma come minimo dovrà essere sempre protagonista, andando sul podio con regolarità per poi tentare il colpo grosso nel 2014, quando la Mercedes getterà nella mischia il suo 6 cilindri turbo.



La nuova monoposto è comunque una evoluzione della precedente, come normale che sia in una stagione che non ha visto sostanziali novità nei regolamenti: la ha un muso sottile e con uno scalino decisamente meno pronunciato, fiancate più strette e sottili nella parte bassa, mentre a livello di sospensioni ha mantenuto una geometria a puntone davanti e a tiranti dietro. La Mercedes 2013 ha già compiuto una prima sgambata, stamane con Rosberg e nel pomeriggio con Hamilton, che hanno percorso i 100 km permessi dal regolamento: “Direi che il collaudo è andato bene perché non abbiamo riscontrato alcun problema, tutto ha funzionato – ha detto Rosberg a Sky – e questo dimostra che stiamo migliorando a livello di squadra. Il rapporto con Lewis sarà sicuramente tosto ma allo stesso tempo sarà bello essere compagni di squadra, siamo stati bene ai tempi del kart”.



L’ex pilota della McLaren si è presentato sul circuito di Jerez al volante di una Slk ali di gabbiamo per togliere il drappo nero alla nuova monoposto: “La mia è una grande sfida, è una cosa che mi eccita. Credo che sarò difficile lottare con la McLaren all’inizio, dovremo inseguirli ma se iniziamo meglio è meglio. Obiettivi? Io voglio sempre lottare per la vittoria, per i mondiali ma la macchina dell’anno scorso era un secondo più lenta dei migliori e dunque dobbiamo solo restare pazienti e provare a migliorare la macchina. Non so ovviamente in questo momento dove sia la macchina, che resta un’evoluzione di quella dell’anno scorso. In realtà quest’anno mi servirà per adattarmi al team, creare una buona relazione e mettere la strada su una direzione giusta. Il rapporto con Nico? Siamo buoni amici sin dai tempi del kart”.