Oggi a Melbourne è andata in scena la classica conferenza stampa del giovedì che precede ogni Gran Premio di Formula 1. In Australia scatta il Mondiale 2013 e i riflettori sono tutti puntati sui due grandi duellanti del 2012, cioè Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Lo spagnolo e il tedesco si erano spesso scontrati nella fase finale della passata stagione, ma almeno per il debutto di un nuovo anno preferiscono mantenere un basso profilo e si scambiano complimenti. Queste le parole del pilota della Ferrari su quello della Red Bull: “Come pilota poco da dire di Vettel, ha vinto tre titoli battendo ogni record di precocità. Non può essere solo merito dell’auto, bisogna saperla sfruttare”. Lontani i tempi in cui Fernando ripeteva che il miglior avversario a suo parere fosse Hamilton e che l’uomo decisivo per le vittorie della Red Bull fosse il progettista Adrian Newey. Dall’altra parte, Vettel parla così del ferrarista: “Come pilota non devo presentare certo io Fernando. È uno dei più rispettati e intelligenti, mai al limite”, e anche qui si possono citare episodi in cui Sebastian non la pensava proprio così, ad esempio lo “sporco trucchetto” di Austin, quando Alonso era stato avvantaggiato dalla retrocessione volontaria in griglia di partenza di Felipe Massa. Passando ad obiettivi, speranze ed ambizioni per il Mondiale che verrà, Alonso ribadisce il suo ottimismo sulla in paragone alla F2012: “Parto più fiducioso e convinto. Siamo messi meglio dell’anno scorso, e non era difficile. La nuova Ferrari ha risposto alle previsioni e qui abbiamo subito una buona occasione per centrare punti pesanti per il campionato. Se posso vincere? Questo lo potrò scoprire solo in gara”. Il campione in carica invece si è espresso così: “Il segreto è non pensare a quello che abbiamo vinto negli ultimi tre anni. Si riparte tutti da zero e la strada è lunga. Quest’anno c’è qualche incognita supplementare. Ma, proprio per questo, la sfida sarà ancora più emozionante”. Fernando e Sebastian hanno davanti 19 Gp per darsi battaglia in gara, e forse anche fuori.



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