Fernando Alonso è il protagonista in negativo del GP di Malesia. Sulla pista di Sepang lo spagnolo della Ferrari si è ritirato al secondo giro, peredendo 25 punti da Vettel, 18 da Webber, 15 da Hamilton e così via: punti pesanti, che potrebbero farsi sentire a stagione inoltrata. La vera domanda, che tutti si sono fatti e si faranno, è la seguente: è stata solo sfortuna, o forse il tentativo di rimanere in pista per qualche giro in più è stato un azzardo eccessivo? Da parte di Alonso non ci sono dubbi: “Abbiamo avuto tanta sfortuna. Ero partito bene, poi mi sono toccato con Vettel. Trovarlo lì è stato sorprendente: era quasi fermo, non so a quanto andasse”. Il vero punto focale arriva dopo: “Sembrava che la macchina non andasse troppo male, perciò abbiamo deciso con la squadra di continuare, perchè se ci fossimo fermati subito per poi farlo ancora per montare le gomme da asciutto avremmo accumulato troppo distacco e perso la possibilità di finire davanti. E’ facile criticare a posteriori, ma lì è sembrata la scelta giusta”. Non si capisce però, perchè a caldo Stefano Domenicali ha detto altre cose e pare dunque che la decisione di continuare sia stata presa dallo stesso Alonso, e che a malincuore e con riluttanza il team abbia accettato. “Avremmo potuto lottare con la Red Bull”, chiude Alonso, “ma non siamo stati aiutati dalla fortuna. Quante uscite di pista senza conseguenze ci sono state qui e in Australia? Pazienza, adesso pensiamo alle prossime gare: in Cina e Bahrain dovremo fare meglio dello scorso anno per arrivare in Europa con più punti possibili”.