Si è corsa questa mattina la seconda prova del Mondiale di Formula 1 2013 in Malesia, sulla pista di Sepang. Partiamo subito con il dire che la gara non ha lesinato colpi di scena ed episodi che valgono la pena di essere rivisti e commentati, perchè l’impressione è che qualche scia polemica si protrarrà fino alla prossima corsa, quella che si disputerà in Cina il 14 aprile. Dunque, in occasione della replica che andrà in onda sui canali Rai, vi diamo l’occasione di commentare e analizzare con noi gli episodi salienti di quanto successo questa mattina. E’ stata una doppietta Red Bull: Sebastian Vettel ha preceduto Mark Webber, mentre terzo è arrivato Lewis Hamilton che già alla seconda esperienza su Mercedes ha centrato il podio. Male le Ferrari: Felipe Massa ha riscattato nel finale con tre sorpassi consecutivi un inizio non certo brillante ed è finito quinto (ma partiva dalla prima fila), mentre Fernando Alonso è sì stato sfortunato, ma ha pagato l’eccessiva irruenza nel voler superare subito Vettel. Così si riparte da dove avevamo lasciato: le Red Bull che erano annunciate in difficoltà prendono il comando del Mondiale piloti e costruttori, e gli altri inseguono.
Come detto però gli spunti di riflessione sono tanti. Al di là dell’errore di Lewis Hamilton che al primo pit stop si è fermato al box McLaren (solo qualche risata per il lapsus), sotto i riflettori non può non finire Fernando Alonso e la strategia di non fermarsi immediatamente per sostituire l’ala danneggiata, che poi è finita sotto la macchina causando il dritto nella ghiaia che ha imposto il ritiro. Nicola Larini ci ha detto che la scelta è stata di Alonso, e sembra davvero che sia così viste le parole di Stefano Domenicali. Sarebbe potuta andare diversamente se lo spagnolo fosse rientrato subito? E poi: Vettel a nove giri dal termine si è portato in testa con una manovra fantastica quanto rischiosa, un sorpasso a un centimetro dal muretto e poi la chiusura della porta al tornante successivo. Mark Webber, suo compagno di scuderia, si è arrabbiato non poco: qui nessun ordine di scuderia, mentre dietro di loro le due Mercedes si sono date battaglia con tre sorpassi ma poi Ross Brawn ha congelato le posizioni. Chi ha avuto ragione? Dopo due gare intanto Vettel precede Raikkonen e Webber, poi Hamilton e Massa, con Alonso in sesta posizione: quale strategia dovrà adottare ora la Ferrari? Commentate con noi tutti questi temi.
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