La migliore notizia per la Ferrari dopo i primi due Gran Premi del Mondiale 2013 di Formula 1 è certamente il ritorno di Felipe Massa ai massimi livelli. Il pilota brasiliano ha raccolto 22 punti in queste prime due gare, frutto di un quarto posto in Australia e di un quinto in Malesia. Il paragone con il 2013 è impressionante: un anno fa di questi tempi non aveva ancora ottenuto nemmeno un punto, e soprattutto ci mise metà stagione (10 Gp) per arrivare a raccogliere 23 punti, cioè solo uno in più di quelli che può già vantare quest’anno. Ma alcuni dati sono ancora più significativi: in qualifica Massa ha battuto Fernando Alonso sia a Melbourne sia a Sepang. Tra le due gare lo spagnolo aveva ironizzato: “Eravamo abituati a 17-2, adesso siamo già 0-1…”. Ebbene, l’aggiornamento dice 2-0 Massa, che forse sarebbe rimasto davanti al compagno di squadra anche in gara in Australia se le tattiche di gara fossero state le stesse per i due piloti. Sia ben chiaro, questo non vuol dire che Massa dovrebbe diventare il primo pilota di Maranello, o che Alonso sia in discussione: due gare sono troppo poche per fare discorsi di questo tipo. Di certo però lo spagnolo non era più abituato a vivere situazioni di questo tipo: nel 2010 l’equilibrio tra i due durò per quattro gare, poi Fernando spiccò il volo, e tra i due la distanza è rimasta incolmabile anche nel 2011 e nel 2012. Tornando ancora più indietro, nel 2008 e nel 2009 in Renault il compagno di squadra dello spagnolo era Nelson Piquet jr, nemmeno lontanamente paragonabile al campione di Oviedo, quindi di fatto dobbiamo tornare al 2007 per trovare una situazione di equilibrio tra Alonso e il suo compagno di squadra. Era l’anno in McLaren, quando il due volte campione del Mondo si trovò alle prese con l’esplosione del talento di Lewis Hamilton e tutti si ricordano come andò a finire la stagione… Insomma, Alonso deve tornare a fare i conti con una situazione a cui non era più abituato senza farsi prendere dal nervosismo. L’errore di non rientrare ai box per cambiare l’ala anteriore è stato grave, e sarà meglio non ripeterlo. Come insegna il 2012, i Mondiali si possono vincere o perdere anche per tre piccoli punticini…



(Mauro Mantegazza)

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