La Red Bull è in prima fila nella protesta contro l’importanza eccessiva che ha assunto la gestione delle gomme in Formula 1. A quanto pare, si sarebbe mosso in prima persona Dietrich Mateschitz, il patron della scuderia, che avrebbe incontrato Bernie Ecclestone per manifestare il suo disappunto per la situazione attuale: “Questa situazione non ha più niente a che fare con le corse, lo sanno tutti. E’ diventata una competizione di gestione delle gomme”, il suo pensiero. “Le vere corse di auto sono una cosa diversa, in certe circostanze non possiamo né dare il massimo della macchina, né quello dei piloti. Non c’è più una vera battaglia per la pole position visto che tutti devono risparmiare le gomme per la gara. Se dovessimo correre al massimo delle nostre potenzialità, dovremmo fermarci otto o dieci volte durante un GP. L’obiettivo era dare più spettacolarità alle corse con più soste, ma non così tante”. Tutti aspetti veri, anche se va detto naturalmente che il discorso vale per tutti, e c’è chi fa notare che la Red Bull si lamenta perché Ferrari e Lotus hanno chiaramente dimostrato finora di essere migliori delle ‘lattine’ da questo punto di vista, come si è visto in modo evidente a Barcellona. Il team anglo-austriaco comunque ha molto a cuore questo tema, come ribadisce anche Helmut Marko: “Si può davvero pretendere da noi che si dica ai nostri piloti per tutto il tempo ‘fate attenzione, dovete risparmiare le gomme’? Mi chiedo quando i problemi agli pneumatici saranno legati a gravi incidenti. C’è questo rischio, possiamo solo informare la Pirelli di ciò”. Comunque, sembra che da Silverstone (a fine giugno) qualcosa cambierà…