Viene una volta all’anno, ma è veramente speciale. E’ la gara che tutti vorrebbero vincere almeno una volta nella loro carriera. Stiamo parlando del Gran Premio di Monaco sul circuito cittadino di Montecarlo, che si svolge in un’atmosfera veramente particolare, tra ricordi di un mondo che non c’è più. Qui la Formula 1 svolge la sua gara su un tracciato pieno di mille insidie. La Ferrari purtroppo non vince dal 2001, e la speranza dunque per la Rossa è quella di spezzare il lungo digiuno, anche se partire davanti è fondamentale nel Principato, e in questo senso potrebbero essere favorite le Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg, sempre velocissime in prova. Nella classifica del Mondiale invece in prima posizione c’è il solito Sebastian Vettel con 89 punti, ma Kimi Raikkonen e Fernando Alonso lo inseguono da vicino (clicca qui perla diretta di Formula 1 delle prove libere del Gran Premio di Monaco sul circuito di Montecarlo). Comunque, il valore di questo Gp va oltre i punti in classifica: vincerlo significa conquistare un posto speciale nella storia della Formula 1. Per presentare il Gran Premio di Montecarlo abbiamo sentito l’ex pilota Ivan Capelli, ora commentatore per la Rai. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Montecarlo è un Gran Premio storico della Formula 1: che fascino ha? E’ certamente un Gran Premio speciale, con un fascino particolare. In gara è fondamentale non sbagliare, non commettere nemmeno un errore. E’ una pista in continua evoluzione dal giovedì alla domenica, e non è facile guidare in queste condizioni, che migliorano solo nella seconda parte del Gran Premio.
Quanto conta vincere questa corsa? Montecarlo resta nella storia. Basta chiederlo a Trulli, che qui ha vinto con la Renault. Non dico che vincere a Montecarlo equivale a vincere un Mondiale, ma vuol dire compiere un’impresa comunque molto importante, che rimane nella carriera di un pilota.
I sorpassi in gara sono difficili: un problema per la Ferrari che fa fatica nelle qualifiche? E’ difficile per tutte le macchine e i piloti che partono dietro. Sicuramente questo è un grosso svantaggio. La Mercedes, che va sempre bene nelle prove, potrebbe essere quindi favorita.
E’ dal 2001 che la Ferrari non vince, sarà l’anno buono? In effetti è da tanto tempo che la Ferrari non vince a Montecarlo; allora fece la doppietta con Schumacher primo e Barrichello secondo. Sarebbe bello che questo digiuno di vittorie fosse interrotto.
Quale sarà la strategia di gara ideale? Dipende molto da quello che farà la Mercedes. Fermarsi prima durante la gara e poi andar forte nel resto della gara potrebbe essere la cosa migliore.
E quanto conteranno le gomme?
La Pirelli porterà le soft e le supersoft. Comunque credo che a Montecarlo l’importanza delle gomme non sarà fondamentale come altrove.
E’ ancora Vettel il favorito per il Mondiale? Credo che lui abbia sempre qualcosa in più. Poi ci sono Raikkonen che continua ad ottenere piazzamenti importanti e Alonso che sta facendo molto bene. A questi piloti aggiungerei la Mercedes se troverà la quadratura giusta. Credo in ogni caso che due o tre piloti si giocheranno il Mondiale fino alle ultime due gare.
Il suo pronostico per Montecarlo? Alonso e Vettel hanno molte chance di vittoria, ma se dovessi puntare su un solo pilota lo farei su Hamilton.
(Franco Vittadini)