Continua a far parlare il caso del test della Mercedes per provare le gomme Pirelli al Montmelò prima del Gran Premio di Monaco. L’ultima novità è che il presidente della Fia, che è l’ex direttore della Ferrari Jean Todt, ha chiesto al fornitore di pneumatici una relazione su quanto successo. Nel documento della Pirelli si preciserà quanto la Casa milanese va ripetendo in questi giorni: che l’offerta era partita già dopo la gara in Bahrain ed era stata rivolta a tutti; che il test rientra nell’accordo Pirelli-Fia; che non spetta alla Pirelli decidere con quale monoposto il team svolge il test; che non spetta a loro nemmeno informare la Fia. Gli ultimi due punti chiamano direttamente in causa la Mercedes: la Casa tedesca ha utilizzato la vettura del invece di una del passato, come prevede il regolamento sportivo, e non ha avvisato la Federazione. Questa è la stessa posizione di Luca di Montezemolo, il presidente della Ferrari che ritiene il comportamento della Mercedes ancora più grave di quello della McLaren nella spy-story 2007. Maranello e la Red Bull auspicano una punizione esemplare per la Casa di Stoccarda, ma difendono anche – soprattutto la Ferrari – la possibilità di svolgere test durante l’anno. Che questa sia l’occasione per rivedere il regolamento?