Parole attentamente misurate, come al suo solito, ma che rivelano una certa nostalgia. Due giorni dopo le prime indiscrezioni secondo cui sarà l’australiano Daniel Ricciardo a colmare il vuoto lasciato da Webber, il tedesco si lascia andare per un attimo ai progetti infranti di un duo nordico che non sarà più. “Raikkonen sarebbe stato un buon compagno di squadra per molti motivi, ma a quanto pare non accadrà quindi non ha senso parlarne”, commenta così Vettel alla domanda sul mercato piloti. Ma poi non si sbilancia su chi potrebbe divenire sul teammates. Finito il rapporto malamente il rapporto con Webber (che lascerà la Formula 1 a fine campionato senza alcun rimpianto), per il tedesco non è fondamentale avere accanto un amico: Non bisogna essere per forza amici per la pelle con il proprio compagno di squadra, l’importante è lavorare tutti nella stessa direzione”. Insomma non comincia bene l’avventura del nuovo duo della Redbull 2014. Ricciardo si è già detto consapevole di ricoprire, almeno per le prime gare, un ruolo complementare al campione del Mondo. Un coprotagonista che però potrebbe rimare tale per il resto della stagione. Sono fin troppo vividi i ricordi sugli scontri di fuoco tra Webber e lo strapotere tedesco in scuderia, tanto violenti che hanno compresso il futuro dell’australiano in Formula 1. Riguardo a Spa si tengono gli occhi aperti su Hamilton: ”Sappiamo che sono molto veloci nelle qualifiche. In Ungheria hanno avuto la capacità di ripetere la stessa velocità anche in gara, ma da Monaco sono sempre stati competitivi nelle gare”. Parole di circostanza sulla Ferrari, che sta affrontando un momento difficile sia per la condizione della macchina sia per la latente tensione tra Alonso e lo staff tecnico e non solo. Alonso non ha mai vinto in Belgio, dove invece ha più volte trionfato il finlandese, all’epoca sulla monoposto rossa. A proposito di Kimi, il tedesco in conferenza stampa ha concesso qualche parola in più. Apprezzando il lavoro e i traguardi raggiunti con la Lotus, Vettel ha dichiarato che sarebbe molto felice di vedere l’amico Insomma: se non con me almeno in un top team. Ma che potrebbe non essere la rossa sebbene le voci si rincorrino su questa pista: Non so quanto sia realistico che torni alla Ferrari: c’è già stato ed è andato via”. Eppure al momento l’unico posto libero sarebbe quello di Massa, su cui però Maranello ha negato o non si è espressa. Nella scuderia emiliana una cortina di fumo ci impedisce di veder chiaro. Al possibile ritorno di Raikkonen in Ferrari esistono pro e contro ragionevoli, e intanto notizie vere o presunte tali si affollano sui siti specializzati e non solo. L’ultima, che sta rimbalzando proprio in queste ore è che il finlandese, in una serata di baldoria con gli amici, abbia alzato un po’ troppo il gomito e abbia confidato di aver già firmato un contratto con la Rossa. Indiscrezioni a parte quello che è sicuro è che la Redbull non rientra più nei piani del finlandese e anche la Lotus sta facendo pressione. Boullier ha dichiarato di non voler “fare follie per tenere Raikkonen”. Con la Ferrari il rapporto si era rotto bruscamente nel 2010 (per far posto proprio allo spagnolo) tant’è che gli venne pagato addirittura un anno di stipendio per non guidare più. A complicare la questione la dichiarazione di oggi del suo agente Robertson, secondo cui Kimi sarebbe interessato di più alla Lotus e sarebbe pronto già a firmare il rinnovo quando la scuderia gli presenterà un’offerta. Insomma si capisce ancora poco, eppure tanti piccoli segnali sembra che riportino il finlandese sulla via per Maranello. Un bel rospo da ingoiare per la Ferrari se questo accadesse per davvero. Ma intanto il chiamato in causa non c’è: Raikkonen ha fatto sapere che non avrebbe partecipato alla conferenza stampa di oggi per un indisposizione fisica. insomma gli si fan i conti in tasca senza di lui. Intanto ci prepariamo al prossimo appuntamento del mondiale, il Gran Premio del Belgio a Spa. I motori si accenderanno domani pomeriggio per le prove libere, il sabato le qualifiche e domenica il via: programma classico per un gran premio che ha fatto la storia della Formula 1.



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