Quinta vittoria stagionale per Sebastian Vettel: a Spa-Francorchamps, Gran Premio del Belgio 2013, il pilota tedesco mette un altro mattoncino alla sua corsa verso il quarto Mondiale consecutivo dominando dall’inizio alla fine la gara. La notizia positiva arriva da Fernando Alonso: lo spagnolo della Ferrari partiva nono, ma arriva secondo sul traguardo, rimanendo aggrappato con le unghie e con i denti alla corsa al titolo, pur se ancora una volta perde punti (7). Terzo Lewis Hamilton, che partiva in pole position ma non è riuscito a difenderla. Il britannico si prende comunque il podio, utile perchè anche lui può ancora giocarsi il Mondiale. Chi esce sconfitto è Kimi Raikkonen, che è costretto a ritirarsi dopo 28 Gran Premi (non succedeva dal 2009, quando era ancora sulla Ferrari). La gara vive di momenti interessanti: all’inizio Hamilton scatta davanti a tutti ma già dopo pochi metri viene superato da un Vettel che vuole immediatamente fare il vuoto. Dietro è bagarre, dalla quale spunta Fernando Alonso: da nono, lo spanolo si ritrova quinto al termine della prima curva (superate le due Lotus, Di Resta che rimane inchiodato alla griglia e Mark Webber) e da lì parte una grande escalation, che lo porta a superare Jenson Button, Nico Rosberg e infine Lewis Hamilton. Peccato che Vettel sia imprendibile: nei primi giri in realtà Alonso sembra tenere il passo, ma è una mera illusione perchè il leader della Red Bull allunga inesorabilmente e non si guarda più indietro. Dietro soffrono Massa e Raikkonen: i due si ritrovano a contatto, in lotta per la settima posizione, Massa prova a resistere all’attacco del finlandese che ci prova ma finisce lungo. A sorpresa rientra ai box e si ritira: da tempo si trascinava un problema ai freni che si è rivelato insostenibile e lo ha costretto a fermarsi. Per lui una brutta botta: non tanto per le 27 gare a punti (e 28 senza ritiri), quanto perchè non ottiene punti e viene scavalcato da Fernando Alonso e Lewis Hamilton in classifica generale, e si trova ora quarto con 63 punti di ritardo da Vettel. Il tedesco non soffre mai: ancora negli ultimi giri riesce a portarsi a 14 secondi da Alonso, il team gli dice di non salire sui cordoli per evitare brutte sorprese (venerdi aveva forato), lui tira sempre al massimo perchè questo è il suo modo per rimanere tranquillo e concentrato. Alla fine il Gran Premio risulta essere noioso: soltanto dietro ci sono bagarre che valgono il prezzo del biglietto (tra Sergio Perez e Grosjean, tra Gutierrez e Adrian Sutil che dopo essere passato manda l’avversario a quel paese (un secondo prima aveva mandato fuori pista Paul Di Resta). Ottima la gara di Jenson Button con una McLaren che oggi è scarsamente competitiva ma intanto si riprende il quinto posto nella classifica piloti; benissimo Daniel Ricciardo che risale fino a prendersi un punto in classifica. Nico Rosberg giunge quarto ma senza mai essere realmente dentro la corsa, settimo un Feilpe Massa che vive una domenica difficile ma alla fine porta a casa 6 punti che lo lasciano al settimo posto in classifica.



Siamo quasi a metà del Gran Premio del Belgio: è duello Vettel-Alonso, con lo spagnolo indemoniato che pochi giri fa ha sorpassato anche Lewis Hamilton e ora mette nel mirino il tedesco. E’ ancora ampio comunque il distacco tra i due (quasi otto secondi), ma il campione del mondo in carica non può certo stare tranquillo, nè può farlo Alonso perchè Hamilton è sempre lì. Arranca Felipe Massa (ottavo), bene Grosjean in sesta posizione e strategia a un pit-stop, Raikkonen in crisi mentre sta recuperando bene Adrian Sutil.



Partito il Gran Premio del Belgio: Sebastian Vettel è il leader, per lui grande sorpasso ai danni di Lewis Hamilton dopo poche curve e decisamente più veloce dell’inglese della Mercedes. Il tedesco prova ad andar via subito e ci riesce, ma chi è partito alla grande è Fernando Alonso: da nono a quinto con grande sorpasso ai danni di Mark Webber. Dopo tre giri però l’australiano della Red Bull si riporta sotto, approfittando di un Alonso che non riesce a disfarsi di Jenson Button, in quarta posizione. In terza posizione c’è Nico Rosberg che ha recuperato una posizione, mentre Kimi Raikkonen è scattato malissimo ed è in questo momento nono, molto dietro. Al quarto giro Fernando Alonso salta anche Jenson Button: è quarto e si lancia all’inseguimento di Nico Rosberg, lasciando intravedere di avere qualcosa in più anche di Sebastian Vettel. Gara rimessa in piedi, ma Spa-Francorchamps è il circuito più lungo della Formula 1 e le sorprese, anche climatiche, sono dietro l’angolo: come andrà a finire?



A Spa-Francorchamps, si sa, il clima può risultare decisivo: sarà gara asciutta o bagnata? A pochi minuti dalla partenza, il cielo del Belgio è il solito cielo: incerto, non nuvoloso ma certamente nemmeno sereno. A conti fatti, e stando anche a quanto si evince dalle dichiarazioni pre-gara direttamente dalla pit lane, la previsione più attendibile è che non pioverà. Intanto, dopo un inno nazionale eseguito in una versione piuttosto “bizzarra”, i piloti si preparano a prendere posto sulla griglia di partenza e a sfruttare gli ultimi minuti per concentrarsi e pensare alla strategia in pista: il Gran Premio del Belgio sulla pista di Spa-Francorchamps sta per cominciare!

“Questa pista è speciale: voglio vincere in Belgio”. Effettivamente, il circuito di Spa-Francorchamps è uno dei più belli del Mondiale di Formula 1, una pista difficile da trattare, riservata ai veri guidatori. Si va da condizioni meteo che possono variare più volte nel corso della gara alla lunghezza, che è quella massima in assoluto. Sette chilometri di percorso, il cui 70% si percorre in accelerazione piena: in particolare il rettilineo di Kemmel si percorre per circa 23 secondi schiacciando a fondo sul pedale, cosa che naturalmente stressa particolarmente il motore, cosa contraria a quanto avviene alla Source, la curva più lenta della pista. Poi però si arriva a una discesa seguita da una forte pendenza e qui sarà importante controllare la velocità. Altro punto cruciale è la chicane, che arriva appena dopo un’accelerazione da una ventina di secondi: una spinta eccessiva può causare un dritto o un testacoda, bisogna invece tentare la scalata di marcia senza compromettere la velocità di ingresso. Se Assen è l’università della moto, questa pista è in parallelo una sorta di esame di laurea per i piloti di Formula 1. 

Scatta l’ora X per la Formula 1. Si corre oggi pomeriggio (alle 14) il Gran Premio del Belgio. Siamo a Spa-Francorchamps: una pista mitica, inaugurata nel 1950 come campionato del mondo (ma qui si correva già nel 1925). Da Juan Manuel Fangio a Jenson Button, sono tanti i piloti che hanno trionfato qui; chi lo ha fatto più di tutti è Michael Schumacher, legatissimo al circuito per avervi vinto il primo Gran Premio della carriera (sulla Benetton, nel 1992) e poi in altre cinque occasioni. Il tedesco ricorda però anche il sorpasso fantastico che subì da Mika Hakkinen nel 2000; nonostante a fine anno si sia laureato campione del mondo, quell’immagine è rimasta nella mente degli appassionati di Formula 1. Tra i piloti che vanno in pista oggi, il recordman di Spa-Francorchamps è Kimi Raikkonen: quattro le sue vittorie, due con la McLaren e due con la Ferrari; gli altri sono fermi a un successo a testa e sono Felipe Massa (2008), Lewis Hamilton (20010), Sebastian Vettel (2011) e appunto Jenson Button lo scorso anno. L’inglese della Mercedes parte per la quinta volta davanti a tutti, la quarta consecutiva: è l’ottava pole position negli ultimi nove Gran Premi per le Frecce d’Argento, che anche ieri hanno centrato il giro perfetto all’ultimo. Sulla griglia di partenza tuttavia Hamilton dovrà guardarsi dalla presenza delle Red Bull, di fianco (Vettel) e dietro di lui (Webber); oltre che da Nico Rosberg, che non ce l’ha fatta a tenere il passo del compagno ma rappresenta comunque un ostacolo. Siccome le Mercedes hanno dimostrato negli ultimi gran premi di tenere piuttosto bene anche in gara, Hamilton diventa il favorito d’obbligo per il Gran Premio del Belgio. 

Le Ferrari invece hanno fatto male. Ancora una volta: sembra di tornare allo scorso anno, quando dopo l’estate le Rosse avevano vissuto una seconda parte di stagione all’insegna dell’involuzione, dove invece gli altri procedevano spediti. Pensate: è dal Gran Premio del Bahrein, parliamo di fine aprile, che almeno uno tra Alonso e Massa non centra la seconda fila (erano stati terzo e quarto). Messa così è preoccupante, forse ancor più di qualche tensione all’interno della squadra, se è vero che lo spagnolo ha scritto su Twitter, in risposta a chi lo contestava, che non avrebbe comunque avuto benzina per fare un altro giro dopo il testacoda, mentre il team ha smentito questa versione. E a proposito: se anche Alonso inizia a sbagliare perchè preda del nervosismo, la stagione prende una brutta direzione. Sebastian Vettel infatti vola in classifica: con 172 punti è a +38 su Raikkonen e +39 su Alonso. Hamilton è lì: se continuerà a fare risultati (arriva dalla vittoria in Ungheria) potrà rimettersi in corsa per il titolo. La Ferrari invece, come detto, affonda: lo ha sottolineato anche Beppe Gabbiani. Alonso ha abituato a grandi rimonte in gara, ma è fin troppo evidente che partire ogni volta dalla terza fila in giù lo costringe sempre a fare gli straordinari, e inoltre aumenta i rischi di collisione al via. Tutti ricordano quanto accaduto lo scorso anno, quando la macchina di Romain Grosjean ha causato uno scontro devastante che ha messo fuori gara lo spagnolo; da lì a dire il vero è iniziato il declino del pilota di punta della casa di Maranello, incapace di vincere una gara fino al termine della stagione. Quest’anno ne ha già vinte due, ma non sono sufficienti: la speranza è che si rifaccia oggi, ma intanto dovrà essere bravo a saltare piloti come Button (averlo davanti è sempre una brutta cosa), Grosjean e Raikkonen, oltre che un sorprendente Paul Di Resta che si è piazzato quinto con la Force India, e che anzi aveva la pole position in mano se la pioggia non avesse scombinato i piani. Vedremo dunque oggi cosa succederà: non resta che allacciare le cinture e assistere al Gran Premio del Belgio 2013 sulla pista di Spa-Francorchamps, che sta per cominciare…

 

Risorsa non disponibile

Pos No Driver Team Laps Time/Retired Grid Pts
1 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 44 Winner 2 25
2 3 Fernando Alonso Ferrari 44 +16.8 secs 9 18
3 10 Lewis Hamilton Mercedes 44 +27.7 secs 1 15
4 9 Nico Rosberg Mercedes 44 +29.8 secs 4 12
5 2 Mark Webber Red Bull Racing-Renault 44 +33.8 secs 3 10
6 5 Jenson Button McLaren-Mercedes 44 +40.7 secs 6 8
7 4 Felipe Massa Ferrari 44 +53.9 secs 10 6
8 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 44 +55.8 secs 7 4
9 15 Adrian Sutil Force India-Mercedes 44 +69.5 secs 12 2
10 19 Daniel Ricciardo STR-Ferrari 44 +73.4 secs 19 1
11 6 Sergio Perez McLaren-Mercedes 44 +81.9 secs 13
12 18 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari 44 +86.7 secs 18
13 11 Nico Hulkenberg Sauber-Ferrari 44 +88.2 secs 11
14 12 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 44 + secs 21
15 17 Valtteri Bottas Williams-Renault 44 + secs 20
16 21 Giedo van der Garde Caterham-Renault 43 +1 Lap 14
17 16 Pastor Maldonado Williams-Renault 43 +1 Lap 17
18 22 Jules Bianchi Marussia-Cosworth 43 +1 Lap 15
19 23 Max Chilton Marussia-Cosworth 42 +2 Laps 16
Ret 14 Paul di Resta Force India-Mercedes 26 +18 Laps 5
Ret 7 Kimi Räikkönen Lotus-Renault 25 +19 Laps 8
Ret 20 Charles Pic Caterham-Renault 8 +36 Laps 22