Kimi Raikkonen tornerà alla Ferrari. Dal prossimo Mondiale, quello 2014, il pilota finlandese sarà nuovamente un pilota della scuderia di Maranello. Lo aspetta Fernando Alonso, e una convivenza tutta da verificare. I due sono piloti di livello simile: la classifica attuale li separa di pochi punti (169 Alonso, 134 Raikkonen) e ci si chiede se i due pezzi da novanta non finiranno per ostacolarsi rubandosi punti per il titolo. Per Raikkonen è un ritorno: ha già guidato la Ferrari dal 2007 al 2009, vincendo il Mondiale al primo tentativo. Il finlandese decise poi di ritirarsi dalla Formula 1 facendo spazio proprio ad Alonso, proveniente dalla Renault e che ritroverà l’anno prossimo. Per un pilota in arrivo ce n’è un altro in uscita: il brasiliano Felipe Massa saluterà la Ferrari dopo otto stagioni di alti e bassi. Chissà se una squadra con due piloti “pesanti” sarà meglio dell’accoppiamento più classico, quello campione-gregario che Alonso e Massa hanno composto nelle ultime stagioni. Per parlare di questi temi ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva il pilota Nicola Larini.
Crede che Raikkonen e Alonso sapranno convivere in un team come la Ferrari? Sì, Raikkonen sarà di stimolo per Alonso, lo spingerà a migliorarsi ulteriormente e sarà un riferimento importante anche per lui. E’ una scelta giusta che farà bene alla squadra Ferrari, per il miglioramento della macchina e il Mondiale costruttori.
Però sono due piloti che vogliono e possono vincere il Mondiale: li si può già immaginare a togliersi punti a vicenda… Sarebbe normale, entrambi sono due pezzi da novanta e qualche attrito in termini di lotta per il primato ci può stare. Bisognerebbe verificare i termini e le condizioni del nuovo contratto di Raikkonen, ma è evidente che Kimi è un pilota di prima fascia, rientrato quasi più forte dopo la pausa-rally.
Per una squadra come la Ferrari è meglio l’assetto col il doppio pilota forte, o fenomeno-“gregario” come è stato con Alonso e Massa? Questo lo scopriremo l’anno prossimo, ribadisco che a mio avviso la scelta di Raikkonen è giusta. La Ferrari potrebbe voler mandare un messaggio ad Alonso, avvertendolo di stare “in campana”, un pò più abbottonato rispetto a quest’anno. In ogni caso l’avvicendamento di Massa era diventato obbligatorio: il brasiliano è obsoleto alla Ferrari, ha avuto anche fin troppo tempo. E’ arrivato il momento di cambiare, succede in tutte le squadre prima o poi.
A proposito: come valutare le otto stagioni di Massa alla guida del Cavallino? La sua parabola ricorda quella di Valentino Rossi: anche lui ebbe un brutto incidente nel 2010 (al Mugello, ndr), dopo il quale non ha più saputo ripetersi al massimo. Dopo l’episodio in Ungheria Massa ha perso il ritmo e la spensieratezza che fino ad allora lo spingevano. Non gliene si può fare una colpa: è una dinamica umana, che accomuna quasi tutti coloro che subiscono un incidente grave.
Senza quell’incidente Massa sarebbe potuto diventare uno dei migliori? E’ possibile, dopotutto un mondiale l’aveva quasi vinto nel 2008, perdendolo davvero per un nonnulla. I presupposti per una sua escalation c’erano, poi è normale che dopo l’incidente sia cambiato, ha perso sicurezza. Queste però sono le normali considerazioni del dopo: quello che sarebbe stato è impossibile da dire.
Un’ultima domanda sul Mondiale in corso: capitolo chiuso, Vettel pigliatutto? Direi di sì, il tedesco sta facendo il bello e il cattivo tempo. E’ vero che la macchina migliore, ma anche Webber può guidarla e non ottiene gli stessi risultati. Vettel fa la differenza come la faceva Michael Schumacher: almeno per quest’anno il Mondiale è roba sua.
(Carlo Necchi)