Sebastian Vettel domina il Gran Premio di Singapore e scappa. Un monologo del tedesco in una gara noiosa, praticamente senza sorpassi e con le posizioni congelate (clicca qui per i tempi e l’ordine d’arrivo). Fernando Alonso è secondo: sfruttata in pieno la strategia dei box di una sosta in meno: i 36 giri in pista con le gomme medie hanno pagato, ma lo spagnolo anche così ha preso più di mezzo minuto dal campione del mondo. Con questa vittoria, la settima stagionale e la 41esima in carriera (terza consecutiva, nel 2013 e a Singapore), il leader della Red Bull si porta a 60 punti di vantaggio su Alonso: un abisso, quando mancano 6 gare al termine e 150 punti da assegnare. Significa, facendo due rapidi calcoli, che se Alonso dovesse vincere i prossimi due Gran Premi lasciando Vettel a zero, lo spagnolo non sarebbe comunque in testa. Dura risalire la corrente con un tedesco così: non si vedono punti deboli, e in più ora Vettel può permettersi di amministrare (sarebbe campione del mondo arrivando sempre secondo, anche con Alonso a vincerle tutte; e lo sarebbe anche con cinque terzi posti e un secondo). Dunque, Alonso non può nemmeno più fare più del suo massimo: deve anche sperare che in casa delle Lattine volanti si rompa qualcosa, e non ci riferiamo al motore di Mark Webber che è andato in fiamme a un giro dal termine. Si stacca invece Lewis Hamilton, quinto con una gara in sofferenza e adesso a -96 da Vettel: a lui serve davvero più di un miracolo. Recupera qualcosa – da Hamilton – Kimi Raikkonen, strepitoso terzo nonostante il mal di schiena e il tredicesimo posto sulla griglia: saranno contenti in Ferrari, dove registrano un’altra prova opaca di Felipe Massa che parte sesto e arriva sesto, rimanendo al settimo posto in classifica mondiale e perdendo terreno da Rosberg (quarto). Punti anche per un Jenson Button che si sta spingendo ben oltre i limiti della McLaren; per Sergio Perez, per una volta anche lui capace di rimanere in scia; e per Hulkenberg e Adrian Sutil, per una Force India che non è più quella di inizio stagione ma che se non altro torna a muovere la graduatoria. Nella quale però la McLaren prende il largo: +14, e per il quinto posto sembra fatta. La Red Bull ha ormai in mano il Mondiale costruttori (+103 sulla Ferrari), la Mercedes oggi ottiene 27 punti e rimane in scia alla Rossa (che ne fa uno in meno), ancora in corsa per il secondo posto dal quale sembra ormai tagliata fuori la Lotus, soprattutto per Romain Grosjean non riesce a fare risultato (oggi partiva terzo ed è finito ritirato, stavolta per colpe non sue). 



Pos Team Points
1 Red Bull Racing-Renault 377
2 Ferrari 274
3 Mercedes 267
4 Lotus-Renault 206
5 McLaren-Mercedes 76
6 Force India-Mercedes 62
7 STR-Ferrari 31
8 Sauber-Ferrari 19
9 Williams-Renault 1
10 Marussia-Cosworth 0
11 Caterham-Renault 0
Pos Driver Nationality Team Points
1 Sebastian Vettel German Red Bull Racing-Renault 247
2 Fernando Alonso Spanish Ferrari 187
3 Lewis Hamilton British Mercedes 151
4 Kimi Räikkönen Finnish Lotus-Renault 149
5 Mark Webber Australian Red Bull Racing-Renault 130
6 Nico Rosberg German Mercedes 116
7 Felipe Massa Brazilian Ferrari 87
8 Romain Grosjean French Lotus-Renault 57
9 Jenson Button British McLaren-Mercedes 54
10 Paul di Resta British Force India-Mercedes 36
11 Adrian Sutil German Force India-Mercedes 26
12 Sergio Perez Mexican McLaren-Mercedes 22
13 Nico Hulkenberg German Sauber-Ferrari 19
14 Daniel Ricciardo Australian STR-Ferrari 18
15 Jean-Eric Vergne French STR-Ferrari 13
16 Pastor Maldonado Venezuelan Williams-Renault 1
17 Esteban Gutierrez Mexican Sauber-Ferrari 0
18 Valtteri Bottas Finnish Williams-Renault 0
19 Jules Bianchi French Marussia-Cosworth 0
20 Charles Pic French Caterham-Renault 0
21 Giedo van der Garde Dutch Caterham-Renault 0
22 Max Chilton British Marussia-Cosworth 0

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