Stiamo ancora aspettando che Michael Schumacher si riprenda dal suo incidente sugli sci, occorso il 29 dicembre 2013 sulle nevi di Meribel. Le condizioni dell’ex pilota tedesco sono ancora molto gravi, è tenuto ancora in coma artificiale e non sappiamo quando si risveglierà. La speranza è però che i prossimi giorni la situazione migliori in modo che a poco a poco Schumacher possa tornare alla normalità. Una cosa certo difficile ma non impossibile. Intanto ieri è stato scelto il nuovo nome della Ferrari – attraverso un sondaggio rivolto ai tifosi: sarà F14T. In molti speravano che fosse dedicata a Schumacher, ma così non è stato. In ogni caso la causa automobilistica di Maranello è stata molto vicina al suo ex pilota in questo periodo, lanciando una campagna di incoraggiamento su Twitter per il pilota tedesco a cui hanno aderito tanti appassionati di Formula Uno, tanti sportivi e non. Abbiamo così sentito l’ex general manager della Rossa Cesare Fiorio, anche lui in apprensione per le condizioni del tedesco. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a IlSussidiario.net.
Cosa prova in questo momento così difficile per Schumacher? Tristezza come tutti, e la speranza che Schumacher possa ritornare al più presto a condurre una vita normale.
Grande partecipazione dei tifosi e degli sportivi, come si può spiegare questa cosa? Schumacher ha collezionato tanti successi, ha sempre goduto di una grande popolarità e poi alla Ferrari ha vinto veramente tanto, una cosa importante per gli sportivi italiani che non l’hanno mai dimenticato.
Ha un ricordo particolare di Schumacher, un aneddoto che lo lega a lui? Sì, quando ero alla Ligier e Schumacher fece un test per questa squadra che utilizzava i motori Renault. Olivier Panis, all’epoca il nostro pilota, era al primo anno in Formula Uno e si avvalse molto della prova che Michael fece con la nostra monoposto.
Ieri è stato presentato il nome nuovo della Ferrari 2014, sul web e sulla stampa in molti auspicavano fosse dedicata a Schumacher come segno di vicinanza. Cosa ne pensa? Si può anche comprendere che il nome di una macchina della Ferrari non possa essere legato a un pilota in particolare.
Cosa ne pensa invece della bella iniziativa della Ferrari che ha lanciato una campagna su Twitter di incoraggiamento a Schumacher?
E’ bella questa cosa, dimostra il legame tra la Ferrari e Schumacher, per un pilota che tanto ha dato alla casa di Maranello. D’altro canto, come dicevo prima, la popolarità di Michael è veramente elevata tra tutti gli appassionati di Formula Uno.
Che effetto le fa pensare che Schumacher rischi la vita sugli sci dopo aver corso per tantissimi anni in pista dove, almeno sulla carta, i rischi sono più elevati? Credo che il fatto che uno sia pilota o meno c’entri poco. Il nostro destino è segnato, è così per tutti.
Vuole mandare un messaggio di incoraggiamento e vicinanza alla famiglia? Schumacher ha sempre avuto una grande preparazione fisica, credo che questo l’abbia aiutato finora nella sua fase più critica e potrà aiutarlo anche in futuro per riuscire a tornare alla normalità.
(Franco Vittadini)