Ormai è passato un mese dall’incidente che ha ridotto in coma Michael Schumacher, che si trova appunto ancora ricoverato in coma artificiale presso l’ospedale universitario di Grenoble, in Francia. Ma quali sono dunque le condizioni di Schumi? Da molti giorni ormai non ci sono nuove notizie ufficiali, per cui si resta appesi a quelle “condizioni stabili” di cui la portavoce Sabine Kehm ha parlato più volte. Cosa stanno facendo i medici per cercare di aiutare il sette volte campione del Mondo di Formula 1? Ci sono tentativi quotidiani di accompagnarlo ad un “ritorno”, diminuendo i farmaci anestetici che inducono il coma artificiale, in quelle tecnicamente note come finestre, cioè spazi temporali limitati in cui verificare l’autosufficienza del paziente al di fuori del coma. Naturalmente Schumacher non resta mai da solo. La moglie Corinna tutte le mattine arriva dalla casa di Ginevra (fortunatamente non lontano dalla città francese), rientrandovi poi nel tardo pomeriggio per seguire i bambini. Presenze costanti sono anche quelle del padre, del fratello Ralf, di Jean Todt e del professor Saillant, che a turno siedono accanto al letto di Schumi. Famiglia e amici dunque fanno tutto quello che possono, per il resto non si può fare altro che attendere e sperare: anche le tesi dei medici neurologi sugli effetti di un coma prolungato sono molto diverse.



Sulle vicende di Michael Schumacher torna a fare notizia anche l’aspetto legale. Infatti il procuratore di Albertville Patrick Quincy, che sta conducendo le indagini per accertare l’esatta dinamica dell’incidente di cui Schumi è rimasto vittima lo scorso 29 dicembre e che lo lascia tuttora in coma artificiale presso l’ospedale universitario di Grenoble, dovrebbe tenere nei prossimi giorni una conferenza stampa (ma non ci sono ancora conferme ufficiali) in cui dovrebbe confermare che nessuna responsabilità può essere addebitata contro la stazione sciistica di Méribel, almeno dal punto di vista del diritto penale, dal momento che – stando a quanto gli inquirenti hanno potuto accertare finora – Schumacher avrebbe deliberatamente scelto di sciare fuori pista. Questo tuttavia non esclude una battaglia civile, perché molti sostengono che le misure di sicurezza adottate dai gestori non fossero comunque sufficienti a garantire l’incolumità degli sciatori. Resta però al momento più importante la situazione clinica del sette volte campione del Mondo di Formula 1, sempre tutelata dal massimo riserbo, anche se l’ormai lunga durata del coma fa temere a molti mass media che Schumi possa avere riportato danni permanenti. Nel frattempo la famiglia è tornata ad abitare nel proprio chalet in Svizzera, dal quale ogni giorno la moglie Corinna e la portavoce Sabine Kehm si spostano per andare a Grenoble e stare vicine allo sfortunato campione.



Continua ancora l’iniziativa #ForzaMichael!. La Ferrari mostra infatti la propria vicinanza a Michael Schumacher, il sette volte campione del Mondo di Formula 1 (di cui cinque al volante di una monoposto di Maranello) che è ancora in coma all’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente dello scorso 29 dicembre, pubblicando ogni giorni messaggi per lui da parte dei tifosi, che possono scrivere tramite i social network, ma soprattutto da parte delle persone della scuderia di Maranello, in particolare quelli che lavorarono proprio con Schumi nei mitici anni di inizio millennio. Come ogni giorno, anche oggi (lunedì 27 gennaio) è stato pubblicato il messaggio di un membro della squadra del Cavallino Rampante. Si tratta in questo caso di un nome decisamente importante, cioè Andrea Stella. L’attuale ingegnere di pista di Fernando Alonso aveva lavorato con il pilota tedesco prima come componente della squadra test e poi come veicolista, ecco dunque le sue parole: “Michael, amico e compagno di avventura, anche dopo tanti test e gare, anche quando pensavo finalmente di conoscerti, sei sempre riuscito a sorprendermi in qualcosa, grazie alle tue capacità straordinarie di pilota e di uomo. Capacità di sorprendere nelle grandi sfide sportive o nelle piccole attenzioni per tutta la squadra, mai date per scontate. In questi giorni, più che mai, tanti momenti riemergono: dalla foto di un abbraccio dopo la vittoria, dai poster in fabbrica che scorrono davanti agli occhi, nei racconti con i colleghi che sanno il valore dei tuoi anni a Maranello, da una telemetria di un giro veloce che ho appeso sul muro di casa. Ci hai dimostrato, per esperienza diretta, cosa vuol dire muovere costantemente l’asticella un centimetro più in alto. Senza mai mollare. Aspettiamo, con piena fiducia, che tu ci sorprenda ancora una volta in questa nuova sfida. Ti siamo vicini con tutto l’affetto”.



Anche la Mercedes vuole esprimere la propria vicinanza a Michael Schumacher, che è ancora in coma all’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente di cui è rimasto vittima sciando ormai un mese fa. Infatti, con la scuderia tedesca Schumi ha corso per tre anni dal 2010 al 2012, quando decise di tornare in pista dopo il primo ritiro del 2006. L’occasione sarà offerta dai test di Jerez, che nei prossimi giorni saranno un appuntamento fondamentale per le scuderie di Formula 1, che scenderanno in pista per iniziare a preparare il Mondiale 2014. I pensieri di tutti saranno però rivolti inevitabilmente allo sfortunato sette volte campione del Mondo, e la Mercedes mostrerà in modo tangibile la propria vicinanza al suo ex pilota scrivendo sulle monoposto che saranno guidate da Lewis Hamilton e Nico Rosberg il messaggio #KeepFightingMichael. Iniziativa lanciata tramite Twitter, dove tifosi e followers potranno unirsi a questa iniziativa.

Domenica speciale in onore di Michael Schumacher sul circuito belga di Spa-Francorchamps, dove il sette volte campione del Mondo di Formula 1 vinse per ben sei volte in carriera – compreso il primo successo nel 1992 – scrivendo alcune pagine leggendarie nella storia dell’automobilismo. Con bandiere Ferrari e immagini del campione di cartone a grandezza naturale, diverse centinaia di appassionati si sono radunati sulla pista di Spa per un “Michael Schumacher Fan Tribute” che ha espresso vicinanza ed affetto per Schumi e la sua famiglia. La co-organizzatrice Heidi Hendrickx ha dichiarato al quotidiano belga Le Soir che l’obiettivo di questa manifestazione era proprio trasmettere a Schumacher e ai suoi cari “energia positiva” nella battaglia che il Kaiser sta combattendo per la vita in un letto dell’ospedale di Grenoble, ancora in coma artificiale a quattro settimane di distanza dall’incidente sugli sci di domenica 29 dicembre. Abbiamo già detto delle sei vittorie, ma anche altri momenti speciali della carriera del pilota tedsco si sono verificati sulla leggendaria pista belga: nel 1991 debuttò nel Circus, nel 2004 (secondo) conquistò matematicamente il suo settimo titolo iridato, nel 2012 vi ha disputato il Gran Premio numero 300 della carriera ed è diventato cittadino onorario. Tante volte Schumacher ha mostrato il suo talento in quella che probabilmente è la pista tecnicamente più impegnativa dell’intero Mondiale, ecco dunque l’idea dei suoi tifosi per una domenica nel nome di Schumi.

Continua ancora l’iniziativa #ForzaMichael!, lanciata alcuni giorni fa dalla Ferrari per mostrare la propria vicinanza a Michael Schumacher, il sette volte campione del Mondo di Formula 1 (di cui cinque al volante di una monoposto di Maranello) che è ancora in coma all’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente dello scorso 29 dicembre. Come ogni giorno, anche ieri (domenica 26 gennaio) è stato pubblicato il messaggio di un membro della squadra del Cavallino Rampante di quando Schumi correva con la Rossa. Si tratta in questo caso di uno dei suoi fedelissimi meccanici, Francesco Uguzzoni. Ecco le sue parole, rivelatrici di un rapporto che andava molto oltre al lavoro: “Caro Michael, esiste una grande differenza tra una persona normale ed una speciale. Tu sei una persona speciale che credi veramente e sempre in quello che fai, in quello che dici e nel modo in cui ti comporti. Sei un punto fisso in un mare in tempesta. Abbiamo vinto tante gare insieme, devi farcela anche questa volta. La tua amicizia è un regalo molto speciale. A presto Michael!”.

E’ passato quasi un mese da dall’incidente in cui è rimasto coinvolto Michael Schumacher mentre sciava sulle nevi di Meribel. Le condizioni di salute dell’ex pilota di Formula 1 sono critiche ma stabili ed è ancora in coma artificiale. Intanto in questi giorni la Ferrari ha presentato la nuova monoposto per il Mondiale 2014 di Formula 1 (il cui nome sarà F14T) ed in questa occasione non poteva non essere preso a modello Michael Schumacher, pilota che ha regalato tante vittorie e titoli alla scuderia di Maranello diventando con le sue imprese una leggenda della Formula 1. A citarlo è stato Fernando Alonso che nel corso dell’intervista (riportata dal canale Youtube ufficiale del Cavallino) ai microfoni dei giornalisti ha detto di voler ricalcare le gesta, in rosso, del campione tedesco che vinse il campionato del mondo nella sua quinta stagione alla Ferrari (il tedesco arrivò nel 1996 e nel 2000 si laureò appunto campione). Ecco le parole dello spagnolo: “Sono al mio quinto anno qui, così spero di poter ripetere il successo che ha avuto lui. Ovviamente negli ultimi quattro anni abbiamo avuto alcune opportunità: nel 2010 e nel 2012, siamo stati molto vicini a vincere il campionato. Quest’anno proveremo di nuovo e spero che questa volta raggiungeremo un buon compromesso”.