“Sono sicuro che le condizioni di Michael Schumacher siano in miglioramento; è in fase di recupero e anzi in tempi brevi dovrebbero essere aperte le pratiche per il risveglio”. Scriveva così il quotidiano francese L’Equipe, ieri; il vice direttore Jeremie Arbona non rivelava chiaramente la sua fonte, ma parlava di un contatto diretto all’interno dell’ospedale di Grenoble, dove l’ex pilota tedesco è ricoverato dallo scorso 29 dicembre. Sembrava una bufala: il direttore della clinica, Jacqueline Hubert, aveva immediatamente invitato i dipendenti a non divulgare informazioni ad alcuno, e la portavoce di Schumacher, l’ormai nota Sabine Kehm, nuovamente si era spesa per chiedere che voci non ufficiali sulla salute dell’ex pilota fossero prese sul serio. Con il senno di poi, si è trattato di una vera e propria fuga di notizie: L’Equipe aveva ragione e aveva colto nel segno, obbligando di fatto la Kehm a diffondere il comunicato sulle pratiche di risveglio in fase di avviamento.



Buone notizie, anzi ottime, dallo staff di Michael Schumacher. Si parla finalmente di pratiche avviate per il risveglio; nella nota diffusa dalla manager e portavoce Sabine Kehm si legge che “è stata ridotta la fase sedativa per permettere l’inizio di un processo di risveglio per il quale ci vorrà molto tempo”. Sono dunque confermate le indiscrezioni che erano già circolate ieri attraverso il quotidiano francese L’Equipe ma che non avevano trovato un riscontro ufficiale; ad ogni modo “non verranno date informazioni sulle tappe intermedie del processo”, e ancora una volta è stato chiesto da parte della famiglia il rispetto dell’intimità e del segreto medico. “Non disturbate i medici nel loro lavoro”. Ottime notizie dunque sulle condizioni di salute: dovremo ora aspettare il lungo processo di risveglio e pazientare, ma forse siamo vicini alla fine del tunnel. Ricordiamo che Michael Schumacher è tenuto in coma farmacologico dallo scorso 29 dicembre.



Continua ancora l’iniziativa #ForzaMichael!, con un messaggio speciale firmato da Piero Ferrari, vice-presidente della scuderia di Maranello e figlio del leggendario Enzo. La Ferrari mostra infatti la propria vicinanza a Michael Schumacher, il sette volte campione del Mondo di Formula 1 (di cui cinque al volante di una monoposto di Maranello) che è ancora in coma all’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente dello scorso 29 dicembre, pubblicando ogni giorni messaggi per lui da parte dei tifosi, che possono scrivere tramite i social network, ma soprattutto da parte delle persone della scuderia di Maranello. Oggi (mercoledì 29 gennaio) è un giorno particolare, perché è passato esattamente un mese dal tragico incidente, e certamente pensare che Schumi sia ancora in coma non induce all’ottimismo. Prova a pensare positivo, invece, il numero 2 del Cavallino Rampante, che dimostra così la propria vicinanza al pilota tedesco, che con la squadra fondata da suo padre ha vinto per ben cinque volte consecutive il titolo iridato: “Caro Michael, tanti anni alla Ferrari ti hanno fatto diventare uno di noi. Ci hai fatto emozionare tante volte, ci hai regalato grandi gioie ma quella più grande deve ancora venire: rivederti qui a Maranello insieme alla tua seconda famiglia, quella Ferrari… Ti aspettiamo!”.



Le indiscrezioni su un possibile prossimo risveglio di Michael Schumacher – anche se smentite dalla portavoce Sabine Kehm, come potete leggere più sotto – e la circostanza che oggi è passato un mese dal giorno dell’incidente che ha ridotto in coma il sette volte campione del Mondo di Formula 1, hanno attirato fuori dall’ospedale universitario di Grenoble (dove l’ex pilota Ferrari è sempre ricoverato) una folla di giornalisti e reporter come non si vedevano ormai da tempo, cioè da quando la gran parte dei mass media, accogliendo le richieste della famiglia, avevano lasciato la città francese dopo i primi, concitati giorni. Sono tutti in attesa di dichiarazioni ufficiali o di qualsiasi altra novità di rilievo. Ma per ora, sotto la pioggia di Grenoble, anche quella di oggi è una giornata come tutte le altre…

Continua ancora l’iniziativa #ForzaMichael!, con un messaggio speciale firmato da Niki Lauda. La Ferrari mostra infatti la propria vicinanza a Michael Schumacher, il sette volte campione del Mondo di Formula 1 (di cui cinque al volante di una monoposto di Maranello) che è ancora in coma all’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente dello scorso 29 dicembre, pubblicando ogni giorni messaggi per lui da parte dei tifosi, che possono scrivere tramite i social network, ma soprattutto da parte delle persone della scuderia di Maranello. All’iniziativa della Ferrari ha aderito anche Niki Lauda che ha voluto mandare un messaggio di incitamento a Schumi. Tre volte campione del Mondo, di cui due al volante proprio del Cavallino Rampante (1975 e 1977), oggi è il presidente del team Mercedes: vicenda che ricorda molto da vicino quella di Schumi, che vinse tutto con la Ferrari per poi tornare in corsa qualche anno dopo appunto con la Casa di Stoccarda – e pure Lauda tornò a gareggiare dopo un primo ritiro. Comunque, ecco il messaggio di Lauda pubblicato sul sito della Ferrari oggi, breve ma molto significativo: “Michael, ogni giorno seguo i tuoi miglioramenti ed ogni giorno ti sono vicino. Spero davvero di poterti parlare molto, molto presto!”.

È in coma esattamente da un mese, cioè da quel 29 dicembre in cui il sette volte campione del Mondo di Formula 1 fu vittima dell’ormai tristemente celebre incidente sugli sci mentre si trovava a Meribel, sulle Alpi francesi. Stamattina a dare speranza ai suoi tifosi aveva provveduto il quotidiano francese L’Equipe, con una ipotesi che però è stata prontamente smentita da Sabine Kehm, la portavoce di Schumi. Il giornale aveva infatti parlato di una fase di risveglio progressivo dal coma, citando “fonti interne” all’ospedale di Grenoble e descrivendo “un lento e incerto processo di ritorno alla vita”. La notizia che tutti attendevano, insomma, tanto più che L’Equipe parla di uno Schumacher che “reagisce positivamente al processo di uscita dal coma iniziato questa settimana”. A frenare gli entusiasmi ha tuttavia provveduto la Kehm, che ha invitato tutti ad ignorare le speculazioni della stampa: “Sottolineo ancora una volta che qualsiasi dichiarazione inerente la salute di Michael, non proveniente dai suoi medici curanti o da me, deve essere considerata come speculazione, pertanto non ci sarà alcun commento sulle speculazioni”.

In questi giorni prendono il via i test della Formula 1 sul circuito di Jerez de la Frontera. Occasione importante per iniziare a provare le monoposto in vista del Mondiale che inizierà a metà marzo, ma naturalmente i pensieri di tutti saranno rivolti anche a Michael Schumacher, il sette volte campione del Mondo che è in coma da ormai un mese dopo l’incidente sugli sci di domenica 29 dicembre. In particolare questo vale per Ferrari e Mercedes, le due scuderie per le quali Schumi ha corso (e che ancora esistono, a differenza di Jordan e Benetton). La scuderia di Maranello ieri ha schierato tutti i suoi uomini dietro a un cartello con scritto Forza Michael! Stesso slogan dell’iniziativa lanciata sul sito e tramite Facebook e Twitter, dove tifosi e membri del team scrivono i loro pensieri per lo sfortunato campione. Un messaggio semplice (completato dalle bandiere italiana e tedesca) ma che esprime la vicinanza a Schumi e alla sua famiglia, in attesa che da Grenoble arrivino notizie, possibilmente positive…

A Jerez è cominciata la prima sessione di test in vista del Mondiale 2014 di Formula 1, ma il campione in carica Sebastian Vettel pensa anche all’illustre connazionale Michael Schumacher, ormai ad un mese dal tragico incidente sugli sci a Meribel di cui è rimasto vittima il sette volte campione del Mondo, ancora attualmente ricoverato in coma presso l’ospedale universitario della città francese di Grenoble. Ecco dunque cosa ha detto Vettel: “Sono sotto choc per quello che è successo a Michael, prego sempre per lui e spero ogni giorno nel miracolo e che possa tornare così quello che era prima”. Affetto sincero da parte di Sebastian, per il quale d’altronde Schumi è sempre stato il modello a cui ispirarsi, e di cui sta provando a raggiungere i record di una carriera leggendaria. La prima giornata di prove è andata malissimo per la Red Bull, ma queste parole ci permettono di dire che Vettel ha comunque “vinto” dal punto di vista umano anche in questa giornata sportivamente difficile per lui.