Le prove libere del Gran Premio del Giappone esaltano ancora una volta le Mercedes. Il venerdì di Suzuka vede infatti davanti a tutti per l’ennesima volta Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Il miglior tempo è stato fatto registrare in nella pomeridiana, con il tedesco lontano 240 millesimi e Valtteri Bottas, che ha ottenuto il terzo tempo con la Williams, che subisce un ritardo già di 1”2. Insomma, sulla pista giapponese il margine di vantaggio della Mercedes sul resto del mondo sembra ancora più grande del solito. Ad onor del vero va però detto che meglio di Bottas ha girato Fernando Alonso, che nella mattutina si era piazzato terzo dietro ai soliti due con il tempo di 1’36”037, che non ha ripetuto al pomeriggio e che nessuno di tutte le altre squadre è riuscito a migliorare. Da segnalare anche che nella prima sessione era stato Rosberg a precedere Hamilton, facendo fermare i cronometri in . Per la Ferrari dunque da una parte la buona notizia della terza migliore prestazione di giornata, dall’altra però ci sarà da analizzare il peggioramento di ben 6 decimi di Alonso al pomeriggio, quando è stato scavalcato pure da Kimi Raikkonen, sesto in 1’36”529, un decimo meglio dello spagnolo che invece al mattino gli aveva rifilato oltre un secondo. Oltre alla Williams – ma solo con Bottas, perché Felipe Massa è fuori dalla top 10 – può sorridere la McLaren, che nella FP2 ha piazzato al quarto posto Jenson Button, decisamente meno la Red Bull, con Sebastian Vettel nono al mattino e quinto al pomeriggio, ma soprattutto a causa dell’incidente di Daniel Ricciardo, che al pomeriggio ha completato solo tre giri. Per un banale errore di guida, l’australiano ha perso il controllo in accelerazione dopo la chicane che immette sul rettilineo d’arrivo: monoposto contro il muro, anteriore sfasciato e prove finite con ampio anticipo. Inutile però negare che l’uomo – anzi, il ragazzo – più atteso della giornata era il sedicenne Max Verstappen, che ha debuttato in Formula 1 nella prima sessione di prove libere con la Toro Rosso di cui sarà pilota titolare nella prossima stagione. Per lui un ottimo dodicesimo tempo a 2”6 da Rosberg, nonostante nel finale abbia rotto il motore Renault: 22 giri, soli quattro decimi di ritardo dal compagno di squadra Daniil Kvyat e dieci piloti alle sue spalle. Infine, l’allarme per il tifone Phanfone che è atteso a Suzuka proprio domenica nel pomeriggio-sera: c’è l’ipotesi di anticipare l’orario di partenza per evitare problemi.
La Formula 1 torna in pista con il Gran Premio del Giappone 2014: in diretta dall’affascinante circuito di Suzuka si accendono i motori per dare vita alla quindicesima gara del Mondiale di quest’anno. A causa delle sette ore di fuso orario, gli orari non sono dei più agevoli: dopo aver vissuto alle 3.00 di notte italiane la FP1, ecco alle 7.00 la FP2 su una delle piste più amate dai piloti del Circus. In effetti Suzuka è uno dei tracciati più tecnici del calendario iridato: costruito all’interno di un parco di divertimenti di proprietà della Honda come circuito per i test della casa automobilistica nipponica, dal 1987 è diventata sede praticamente fissa del Gran Premio del Giappone e ci ha regalato tante gare che sono entrate nella leggenda di questo sport. Questo si deve in particolare alle caratteristiche tecniche di una pista che comprende curve di vario genere, tra cui la più celebre è probabilmente il curvone 130R, ma da ricordare è anche la serie di ‘esse’ che caratterizza la prima parte del circuito. Altra caratteristica unica di Suzuka è di avere una forma ad 8, con un sottopasso e il relativo cavalcavia. A dare ulteriore fascino a questa gara ha contribuito anche il fatto di essere stata spesso decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale, visto che sempre è posta verso la fine della stagione. Facciamo allora un tuffo nella storia della Formula 1 in Giappone. Dopo alcune gare non valide per il Campionato Mondiale, di cui una nel 1970 vinta da Jackie Stewart, il debutto nel calendario iridato avvenne nel 1976 al Fuji: vinse Mario Andretti sotto il diluvio, ma tutti ricordano la gara per essere stata l’epilogo di un duello leggendario fra James Hunt e Niki Lauda, raccontato di recente dal celebre film ‘Rush’. L’anno successivo il Gran Premio fu funestato da un incidente che costò la morte di due spettatori, per cui il Fuji uscì dal calendario del Mondiale e il Giappone dovette aspettare il debutto di Suzuka nel 1987 per ospitare di nuovo un Gp iridato. In quegli anni furono epici i duelli fra Ayrton Senna e Alain Prost: nel 1989 l’incidente tra i due compagni di squadra in McLaren di fatto consegnò il titolo al francese, l’anno dopo – con Prost nel frattempo passato alla Ferrari – finì allo stesso modo, ma il ritiro di entrambi andò a vantaggio di Senna. Tanti altri Mondiali però si sono decisi a Suzuka, e un ricordo dolcissimo per tutti i tifosi della Ferrari è quello dell’anno 2000, quando Michael Schumacher vinse la gara e grazie a quel successo anche il titolo iridato che a Maranello mancava ormai dalla bellezza di 21 anni. Negli anni precedenti invece Suzuka aveva sorriso a Mika Hakkinen nelle battaglie con lo stesso Schumi nel 1998 e con Eddie Irvine nel 1999. Un altro titolo vinto dal Kaiser tedesco in Giappone fu quello del 2003, anche se la gara fu vinta da Rubens Barrichello, suo compagno in Ferrari, mentre il ricordo più amaro è quello del 2006, con la rottura del motore della Rossa che di fatto consegnò il titolo a Fernando Alonso, allora al volante di una Renault. Poi per due anni (2007 e 2008) si tornò a correre al Fuji, ma fu una breve parentesi prima di tornare in modo stabile a Suzuka dal 2009. Dominatore di questi ultimi anni è stato Sebastian Vettel, che ha vinto quattro delle ultime cinque edizioni della corsa nipponica, collocandosi al secondo posto dell’albo d’oro alle spalle di Schumacher, che a Suzuka ha vinto ben sei volte. Questo dunque è il quadro della situazione con cui ci si presenta a questo weekend, ma adesso è giunto il momento di cedere la linea alla pista: le prove libere del Gran Premio del Giappone 2014 di Formula 1 sul circuito di Suzuka stanno per cominciare…
Pos | No | Driver | Team | Time/Retired | Gap | Laps |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:35.461 | 27 | |
2 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1:35.612 | 0.151 | 26 |
3 | 14 | Fernando Alonso | Ferrari | 1:36.037 | 0.576 | 19 |
4 | 77 | Valtteri Bottas | Williams-Mercedes | 1:36.576 | 1.115 | 25 |
5 | 7 | Kimi Räikkönen | Ferrari | 1:37.187 | 1.726 | 19 |
6 | 20 | Kevin Magnussen | McLaren-Mercedes | 1:37.327 | 1.866 | 24 |
7 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing-Renault | 1:37.466 | 2.005 | 27 |
8 | 22 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 1:37.649 | 2.188 | 24 |
9 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:37.686 | 2.225 | 26 |
10 | 26 | Daniil Kvyat | STR-Renault | 1:37.714 | 2.253 | 26 |
11 | 19 | Felipe Massa | Williams-Mercedes | 1:38.012 | 2.551 | 22 |
12 | 38 | Max Verstappen | STR-Renault | 1:38.157 | 2.696 | 22 |
13 | 11 | Sergio Perez | Force India-Mercedes | 1:38.324 | 2.863 | 10 |
14 | 27 | Nico Hulkenberg | Force India-Mercedes | 1:38.582 | 3.121 | 9 |
15 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 1:38.851 | 3.390 | 21 |
16 | 99 | Adrian Sutil | Sauber-Ferrari | 1:39.046 | 3.585 | 19 |
17 | 13 | Pastor Maldonado | Lotus-Renault | 1:39.097 | 3.636 | 26 |
18 | 21 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 1:39.318 | 3.857 | 18 |
19 | 9 | Marcus Ericsson | Caterham-Renault | 1:40.031 | 4.570 | 18 |
20 | 45 | Roberto Merhi | Caterham-Renault | 1:41.472 | 6.011 | 24 |
21 | 17 | Jules Bianchi | Marussia-Ferrari | 1:41.580 | 6.119 | 10 |
22 | 4 | Max Chilton | Marussia-Ferrari | 1:41.757 | 6.296 | 15 |
Pos | No | Driver | Team | Time/Retired | Gap | Laps |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1:35.078 | 28 | |
2 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:35.318 | 0.240 | 27 |
3 | 77 | Valtteri Bottas | Williams-Mercedes | 1:36.279 | 1.201 | 24 |
4 | 22 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 1:36.409 | 1.331 | 28 |
5 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:36.436 | 1.358 | 24 |
6 | 7 | Kimi Räikkönen | Ferrari | 1:36.529 | 1.451 | 19 |
7 | 14 | Fernando Alonso | Ferrari | 1:36.637 | 1.559 | 26 |
8 | 20 | Kevin Magnussen | McLaren-Mercedes | 1:36.714 | 1.636 | 31 |
9 | 26 | Daniil Kvyat | STR-Renault | 1:36.943 | 1.865 | 27 |
10 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing-Renault | 1:37.186 | 2.108 | 3 |
11 | 25 | Jean-Eric Vergne | STR-Renault | 1:37.219 | 2.141 | 19 |
12 | 27 | Nico Hulkenberg | Force India-Mercedes | 1:37.504 | 2.426 | 16 |
13 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 1:37.563 | 2.485 | 31 |
14 | 19 | Felipe Massa | Williams-Mercedes | 1:37.700 | 2.622 | 18 |
15 | 11 | Sergio Perez | Force India-Mercedes | 1:37.786 | 2.708 | 8 |
16 | 13 | Pastor Maldonado | Lotus-Renault | 1:37.798 | 2.720 | 27 |
17 | 99 | Adrian Sutil | Sauber-Ferrari | 1:38.010 | 2.932 | 25 |
18 | 21 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 1:38.365 | 3.287 | 9 |
19 | 9 | Marcus Ericsson | Caterham-Renault | 1:39.069 | 3.991 | 22 |
20 | 17 | Jules Bianchi | Marussia-Ferrari | 1:39.306 | 4.228 | 20 |
21 | 4 | Max Chilton | Marussia-Ferrari | 1:39.333 | 4.255 | 24 |
22 | 10 | Kamui Kobayashi | Caterham-Renault | 1:42.760 | 7.682 | 3 |