Ha conquistato la pole position del Gran Premio del Giappone di Formula 1 che si disputerà domani a Suzuka, e in prima fila della griglia di partenza ci sarà con lui Lewis Hamilton, per l’ennesimo dominio totale della Mercedes in questa stagione. Insomma, nessuna sorpresa nel corso delle qualifiche: le emozioni caso mai sono arrivati con gli annunci fuori dalla pista. Tuttavia, rimanendo a quanto abbiamo visto in pista, ecco che alle spalle delle Frecce d’Argento ci sono le Williams di Valtteri Bottas e Felipe Massa, che a loro volta monopolizzano la seconda fila. Quinto posto per Fernando Alonso, che se non altro sarà il primo dei non motorizzati Mercedes: come al solito Fernando ha fatto il massimo, mentre l’altra Ferrari di Kimi Raikkonen è soltanto decima. Anche in casa Red Bull le gerarchie sono quelle ormai consuete: sesto Daniel Ricciardo, ottavo Sebastian Vettel che ha ufficializzato il suo addio al team a fine stagione, quasi certamente con destinazione Ferrari. Nel nulla di particolare da segnalare: Mercedes subito davanti a tutte, con Hamilton che aveva fatto meglio di Rosberg, eliminate le due Lotus di Maldonado (che partirà ultimo perché penalizzato di 10 posizioni per il cambio di motore con il numero massimo di propulsori già raggiunto) e Grosjean, le Caterham di Ericsson e Kobayashi, le Marussia di Bianchi e Chilton. Tutto sommato niente di speciale nemmeno nel , che questa volta non fa vittime illustri: avanzano tutte le vetture dei cinque top team, fuori le due Toro Rosso di Vergne (anche lui sarà penalizzato per il motore) e Kvyat, le due Force India di Perez e Hulkenberg, le due Sauber di Sutil e Gutierrez. Davanti a tutti ovviamente le due Mercedes, l’unico rischio è stato per Vettel che – decimo – ha tremato fino all’ultimo passaggio degli esclusi sulla linea del traguardo. In per la pole position lotta ristretta alle due Mercedes, con Rosberg che infine ha avuto la meglio in nei confronti di Hamilton, staccato di due decimi. Raikkonen non ha saputo sfruttare al meglio l’unico giro a sua disposizione, mentre Alonso ancora una volta ha spremuto il massimo dalla sua (ancora per poco?) Ferrari. Dopo libere poco brillanti, anche Massa sfrutta bene la sua Williams e così di fatto non ci sono sorprese da segnalare.
Una Q3 che ha risolto il duello tra Rosberg ed Hamilton, almeno per la griglia di partenza di questo Gran Premio di Suzuka di Formula 1, a favore del pilota tedesco. Tempi nettamente irraggiungibili quelli delle Mercedes per gli altri piloti, ma anche netto divario tra i due compagni di team. La pole position di Rosberg è fissata a 1:32:506, Hamilton è attardato di 2 decimi. Poi Bottas, Massa e Alonso. Vettel nono e Raikkonen decimo
Termina la seconda sessione di qualifiche di Formula 1 a Suzuka, poche emozioni tranne il duello a distanza tra Kvyat e Vettel per accedere al Q3. Le due Mercedes hanno effettuato un solo run, certi della qualificazione diretta alla fase che conta davvero per definire griglia di partenza e pole position. Alonso sembra voler mandare messaggi alla Ferrari, che secondo tutti avrebbe già fatto una proposta a Vettel per la prossima stagione e sta inanellando ottimi tempi. Raikkonen tiene botta e fa quel che deve: qualificarsi al Q3 che tra poco comincerà
La notizia di queste qualifiche di Formula 1 a Suzuka arriva fuori dalla pista, prima di definire la pole position e la griglia di parteza. Sebastian Vettel lascia la Red Bull. Tutti si aspettano l’annuncio “gemello” del suo ingaggio in Ferrari, ma per ora tutto tace. Venendo alla pista, dopo un Q1 non particolarmente spettacolare, in cui Hamilton con facilità mette dietro di 60 millesimi Rosberg (1:33:611 per Hamilton) e tutti gli altri, gli eliminati sono Maldonado, Grosjean, Ericsson, Bianchi, Kobayashi e Chilton
Formula 1 in diretta anche oggi, sabato 4 ottobre, con il Gran Premio del Giappone 2014 dal circuito di Suzuka, che costituisce la quindicesima prova del calendario del Mondiale di quest’anno. Oggi, come ogni sabato, è naturalmente il giorno dedicato alle prove ufficiali, che serviranno a stabilire le posizioni sulla griglia di partenza in vista della gara di domani e chi scatterà dalla pole position in questo appuntamento sempre molto atteso e affascinante su una delle piste tecnicamente più impegnative del calendario iridato. L’appuntamento per le prove ufficiali sarà alle ore 7.00 italiane, a causa delle sette ore di fuso orario che separano Italia e Giappone. Le qualifiche regaleranno certamente grandi emozioni, visto appunto che il tracciato giapponese è molto impegnativo e costituisce sempre una sfida molto stimolante per tutti i piloti. L’anno scorso fu un dominio della Red Bull, con Mark Webber autore della pole position e Sebastian Vettel vincitore in gara davanti proprio al suo compagno di squadra: oggi tante cose sono cambiate e la scuderie dominante è naturalmente la Mercedes. Ecco dunque che i grandi favoriti per la pole position e poi per la vittoria sono Lewis Hamilton e Nico Rosberg, entrambi ancora alla ricerca del primo successo a Suzuka: il pilota tedesco infatti non ha mai vinto in Giappone, mentre l’inglese si era imposto nel 2007 al Fuji, che in quell’anno e nel 2008 sostituì Suzuka, che a parte questa breve parentesi è stata la sede fissa del Gran Premio nipponico dal 1987. Prima di tuffarci nella cronaca, è allora giunto il momento di fare un passo indietro nella gloriosa storia di questa pista di proprietà della Honda. Saliamo su una ipotetica macchina del tempo e torniamo al 1989. Il Gran Premio del Giappone era la penultima gara del Mondiale e Alain Prost si presentò a Suzuka con 16 punti di vantaggio su Ayrton Senna, suo compagno di squadra in McLaren. Nelle prove ufficiali però fu il brasiliano ad ottenere la pole position, infliggendo ben un secondo e mezzo a Prost, comunque secondo. I due dunque scattarono dalla prima fila: il francese ebbe una partenza migliore e scavalcò Senna, rimanendo al comando fino al 46° giro, quando il brasiliano in rimonta tentò il sorpasso sul compagno di squadra alla chicane del Triangolo. Le due macchine si toccarono ed entrambi finirono nelle vie di fuga. La gara di Prost finì lì, mentre Senna riuscì a ripartire, aiutato dai commissari, e pure a vincere la gara davanti ad Alessandro Nannini. Gioia però di breve durata: Senna infatti fu squalificato proprio per essere stato aiutato dai commissari a ripartire. La vittoria andò così al pilota italiano e il titolo matematicamente a Prost. Le polemiche sull’episodio si trascinarono per molti mesi, praticamente fino all’inizio del Mondiale 1990. In quell’inverno Prost passò dalla McLaren alla Ferrari, e il duello fra i due campioni si rinnovò. Ancora una volta Suzuka era il penultimo appuntamento della stagione, ancora una volta in lotta per il titolo c’erano Senna e Prost, ma stavolta con il brasiliano in vantaggio. La pole position viene conquistata proprio da Senna davanti al francese, come l’anno prima, e come nel 1989 parte meglio Prost che scavalca il rivale. Stavolta però tutto si decide già alla prima curva: il brasiliano tiene la traiettoria interna e il contatto tra i due è inevitabile. Per entrambi la gara finisce subito, e stavolta il doppio ritiro sorride a Senna, che conquista matematicamente il titolo. Tempo dopo il brasiliano ammise non solo di averlo fatto apposta, ma anche di avere premeditato la manovra fin dal mattino: non si può certo dire che sia stata una bella storia di sport, eppure è entrata nel mito dell’automobilismo… Ma adesso non è più tempo per numeri, storia e curiosità: è giunto il momento di far parlare la pista di Suzuka, dove le qualifiche del Gran Premio del Giappone 2014 di Formula 1 stanno per cominciare…
Pos | No | Driver | Team | Q1 | Q2 | Q3 | Laps |
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1 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | 1:33.671 | 1:32.950 | 1:32.506 | 13 |
2 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1:33.611 | 1:32.982 | 1:32.703 | 13 |
3 | 77 | Valtteri Bottas | Williams-Mercedes | 1:34.301 | 1:33.443 | 1:33.128 | 16 |
4 | 19 | Felipe Massa | Williams-Mercedes | 1:34.483 | 1:33.551 | 1:33.527 | 16 |
5 | 14 | Fernando Alonso | Ferrari | 1:34.497 | 1:33.675 | 1:33.740 | 16 |
6 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing-Renault | 1:35.593 | 1:34.466 | 1:34.075 | 17 |
7 | 20 | Kevin Magnussen | McLaren-Mercedes | 1:34.930 | 1:34.229 | 1:34.242 | 16 |
8 | 22 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | 1:35.150 | 1:34.648 | 1:34.317 | 17 |
9 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:35.517 | 1:34.784 | 1:34.432 | 17 |
10 | 7 | Kimi Räikkönen | Ferrari | 1:34.984 | 1:34.771 | 1:34.548 | 16 |
11 | 25 | Jean-Eric Vergne | STR-Renault | 1:35.155 | 1:34.984 | 14 | |
12 | 11 | Sergio Perez | Force India-Mercedes | 1:35.439 | 1:35.089 | 13 | |
13 | 26 | Daniil Kvyat | STR-Renault | 1:35.210 | 1:35.092 | 13 | |
14 | 27 | Nico Hulkenberg | Force India-Mercedes | 1:35.000 | 1:35.099 | 13 | |
15 | 99 | Adrian Sutil | Sauber-Ferrari | 1:35.736 | 1:35.364 | 14 | |
16 | 21 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | 1:35.308 | 1:35.681 | 14 | |
17 | 13 | Pastor Maldonado | Lotus-Renault | 1:35.917 | 9 | ||
18 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | 1:35.984 | 10 | ||
19 | 9 | Marcus Ericsson | Caterham-Renault | 1:36.813 | 6 | ||
20 | 17 | Jules Bianchi | Marussia-Ferrari | 1:36.943 | 8 | ||
21 | 10 | Kamui Kobayashi | Caterham-Renault | 1:37.015 | 9 | ||
22 | 4 | Max Chilton | Marussia-Ferrari | 1:37.481 | 8 |
Vergne penalizzato di dieci posti: sarà 21°
Maldonado penalizzato di 10 posti: partirà ultimo