Il mondo, non solo quello della Formula 1, prega per Jules Bianchi, schiantatosi contro una gru dei soccorsi (impegnata nel recupero della vettura di Adrian Sutil) a Suzuka, pista maledetta. Cresciuto nel vivaio della Ferrari, il 25enne di Nizza, alla sua terza stagione in F1 (la seconda con la Marussia) è ricoverato al Mie General Hospital di Yokkaichi e rimane in condizioni critiche – gravi ma stabili – dopo l’intervento subito alla testa. A riferire sulla situazione del pilota è Matteo Bonciani, responsabile stampa della Fia, che ha spiegato come i genitori, che hanno chiesto ai giornalisti il massimo riserbo vista la situazione, non si sentano di parlare con i cronisti.
Ex pilota di Formula Uno e attuale presidente della Gdpa, ha formulato la sua opinione a La Gazzetta dello Sport in merito all’incidente occorso a Jules Bianchi con la sua Marussa nel corso del Gran Premio di Suzuka: “Ci sono molte domande e col senno di poi è sempre più facile. È chiaro che quando si parla di sicurezza la priorità della FIA nel corso degli anni sono stati i piloti. Devo enfatizzare questo. Tutte le decisioni prese da Charlie Whiting sono state assolutamente corrette. Per molti anni la FIA ha fatto un buon lavoro per la sicurezza e fino all’incidente tutto era regolare. Se una macchina perde il controllo ad alta velocità, diventa un proiettile. C’è sempre il rischio. Tutti lo sanno. Non affrettiamoci ad attribuire responsabilità. Si è discusso di anticipare la gara per evitare il buio, ma non abbiamo potere in merito”.
Sono molti gli ex piloti che stanno commentando in queste ore il terribile incidente di Jules Bianchi a Suzuka. Tra questi c’è anche il francese Olivier Panis che ai microfoni di Eurosport ha dichiarato: “Avere delle gru in pista durante la corsa è un qualcosa di patetico. Sono anni ed anni che se ne parla, sono cose che non vogliamo vedere in pista. Abbiamo sempre sfiorato la tragedia, finora. Sfortunatamente, ora è successo tutto questo a Jules. E’ una vergogna che si debba sempre aspettare che accada qualcosa di grave per fare dei progressi su queste cose“. Panis spera che almeno questo episodio porti a definire una nuova regola per cui nessun mezzo dovrebbe entrare in pista “fino a quando non ci sia la safety car o sia data bandiera rossa”.
In queste ore tutti tengono le dita incrociate per Jules Bianchi, pilota della Marussia protagonista di un tragico incidente nel corso del Gran Premio di Suzuka in Giappone. Il pilota francese dopo l’operazione versa in condizioni stabili e tutti sperano che vi siano miglioramenti al più presto. Alain Prost, suo connazionale ed ex campione del mondo in F1, ha fatto alcune considerazioni sul triste avvenimento: “Questo non è un normale incidente. C’è stato veramente un problema e tutto ciò è spaventoso. Era da molto tempo che non si verificava più un fatto di questo tipo sui circuiti di Formula 1. Ed è con grande tristezza che vediamo una cosa del genere. Non si tratta di un piccolo incidente e questo ci fa arrabbiare“. Prost ha poi così proseguito sul tema: “Per anni abbiamo fatto tutto ciò che era possibile per migliorare la sicurezza delle auto e dei circuiti. Ancora una volta sembra incredibile ciò che accaduto. Nel caso di Suzuka, queste gru o trattori identificano un aspetto trascurato. Credo veramente che si potesse giocare d’anticipo. Era ovvio che la pista stesse diventando pericolosa. Bisogna assicurarsi che non capitino più cose del genere. Era da vent’anni che non vedevamo più un incidente di questa gravità in F1, ma questo non è un normale incidente di gara, piuttosto è intervenuto un agente estraneo. Questa generazione non era abituata a situazioni simili. Per me non si tratta comunque del destino, ma di un fattore esterno e ciò mi sconvolge, perché mi sembra di rivedere un pò gli anni ’80 quando c’erano incidenti del genere ogni due o tre gare. Ricordi molto brutti”.
L’incidente di Jules Bianchi avvenuto nel Gran Premio di Suzuka ha scosso il mondo della Formula 1 e non solo. I suoi colleghi piloti sono stati a trovarlo in ospedale dimostrando di volergli stare vicini non solo a parole. Uno di questo è Janson Button della McLaren che in un’intervista a Crash.net ha espresso la sua opinione su quanto successo: “Penso che la FIA fosse in una posizione incredibilmente difficile, perché da una parte devono riuscire a garantire lo show, mentre dall’altra la nostra sicurezza è molto importante. Credo che abbiano fatto bene a richiamare dentro la Safety Car. Noi andiamo là fuori e diamo del nostro meglio. Per la maggior parte del tempo abbiamo messo in mostra un bello spettacolo, ma a volte le cose vanno male. Purtroppo i gravi incidenti accadono e sfortunatamente questo lo è stato. Ora dobbiamo solo sperare che Jules stia bene. In questo momento i nostri pensieri sono per lui e per la sua famiglia”. L’inglese rivolge un suo pensiero al pilota della Marussia, ma allo stesso tempo non attacca la Fia, finita nell’occhio del ciclone, considerando che spesso è chiamata a prendere decisioni non sempiclici in pochi istanti.
Sono ore molto delicate queste per quanto concerne le condizioni fisiche di Jules Bianchi, il pilota della Marussia che nel corso Gran Premio di Suzuka è andato a sbattere contro la gru che stava trasportando via la Sauber incidentata di Adrian Sutil. Il pilota francese è stato subito trasportato in ospedale, dove è stato operato e adesso si attendono sviluppi positivi. Intanto diverse personalità della Formula 1 si sono espresse su questa tragica vicenda. Anche Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari, ha espresso il proprio pensiero mentre si trovava in visita al salone nautico di Genova: “Sono molto triste per quanto accaduto a Bianchi, un ragazzo che è nato con noi e a cui pensavamo come nostro pilota del futuro. Se, come credo, si dovranno schierare tre macchine l’anno prossimo, pensavamo a lui per la terza monoposto e sarebbe stato perfetto. Spero solo di aver qualche notizia positiva”. Successivamente ha aggiunto: “Purtroppo si ragiona quasi sempre con il senno del poi. Tragedie come quella di Suzuka devono far riflettere se qualcosa non ha funzionato, se c’è stato qualcosa che si doveva cambiare. Certamente domenica è stata una corsa molto particolare, con poca visibilità alle tre del pomeriggio e con tanta acqua. Ne abbiamo fatte anche altre di gare con queste condizioni e non è successo niente. L’importante però è capire il perché dell’incidente per evitare che accada di nuovo“.
, Le condizioni di Jules Bianchi sono “critiche ma stabili”. Queste le uniche parole rilasciate da Matteo Bonciani, il responsabile FIA, dall’ospedale di Yokkachi dove il pilota francese della Marussia è ricoverato da ieri, a seguito dell’impatto contro la gru nel corso del Gran Premio del Giappone. “E’ molto, molto grave” ha poi aggiunto Bonciani, che ha precisato di parlare a nome della famiglia che per il momento non se la sente di rilasciare dichiarazioni alla stampa. I medici dell’ospedale erano stati chiari: nessun bollettino ufficiale sarebbe stato rilasciato prima dell’arrivo dei genitori di Bianchi. Che adesso sono effettivamente in Giappone; tuttavia la frase di Bonciani non si può definire un bollettino ufficiale; per quello bisognerà aspettare che i signori Bianchi parlino con l’equipe che ha in cura il figlio, e con tutta probabilità bisognerà aspettare la notte italiana. In arrivo in ospedale, attesi per domani, anche Nicolas Todt – figlio del presidente FIA Jean, e manager di Jules Bianchi – e il professor Gerard Saillant, chirurgo e fondatore del Cervello, che ha avuto in cura anche Michael Schumacher dopo l’incidente del pilota tedesco sulle nevi di Méribel.
, La Marussia, per cui il giovane Jules Bianchi correva dal marzo del 2013, ha dichiarato che bisogna avere pazienza e lasciare ai familiari del giovane pilota francese la scelta di comunicare quali siano le sue condizioni cliniche. Infatti, nella giornata di ieri, sul circuito Suzuka in Giappone, Bianchi è stato vittima di un incidente dopo aver perso il controllo della vettura sull’asfalto bagnato ed è andato a schiantarsi contro la gru di soccorso che stava procedendo con lo sgombero della vettura di Adrian Sutil, uscito dalla pista poco prima di lui. Proprio a riguardo delle condizioni della pista e dell’analisi della vicenda il sussidiario.net ha parlato Stefano Modena, ex pilota di Formula Uno, che nella sua intervista ha chiaramente fatto capire che l’errore c’è stato nel non portare immediatamente sul posto la Safety car e anche nel lasciare una gru di quelle dimensioni al di fuori del guard rail del circuito. Modena, ha spiegato poi, sostiene che la responsabilità di questo incidente sia da attribuire al direttore di corsa, ma anche alla Federazione Internazionale che, dopo tutte le misure precauzionali per limitare gli incidenti, ha permesso questo. In conclusione, il pensiero dell’ex-pilota va a Jules Bianchi nella speranza che si riprenda presto.
, Tutti sono in attesa di capire quali sono le reali condizioni del pilota francese Jules Bianchi che ieri, nel Gran Premio del Giappone svoltosi sul circuito Suzuka, si è schiantato contro una gru di soccorso perdendo il controllo della vettura e riportando un ematoma cerebrale. Molte sono state anche le polemiche in seguito all’incidente – non l’unico della gara – e alle condizioni in cui i corridori hanno gareggiato nella giornata di ieri. Qui di seguito riportiamo il video che ricostruisce i passi e le dinamiche dell’incidente, con le dichiarazioni rilasciate in seguito dai piloti in gara e gli aggiornamenti sulle condizioni di Bianchi.
, Si saprà qualcosa di più sulle condizioni di salute di Jules Bianchi – pilota francese rimasto ferito dopo un brutto incidente sul circuito giapponese di Suzuka – nelle prossime 24 ore, ha detto il padre del pilota di Formula 1 dopo l’operazione chirurgica a cui è stato sottoposto. Secondo il professor Lorenzo Magrassi, con cui ha parlato il sussidiario.net, però, non sempre bastano 24 ore per avere una diagnosi definitiva: “Ci vuole anche molto di più per avere la diagnosi definitiva. Ventiquattro ore possono dirci se il pilota potrà sopravvivere, ma non il grado di ripresa di coscienza, quante possibilità avrà di tornare in condizioni fisiche normali o addirittura se si risveglierà dal coma”. Per Magrassi comunque “è importante avere una idea precisa di quali sono i danni che può aver subito. Quanto successo non è una malattia che si presenta stereotipata, ma sono danni dovuti a un trauma che ogni volta si presenta in modo molto diverso di persona in persona”. Questo perché “in un incidente di quel genere si possono avere ematomi all’interno o all’esterno del cervello, lesioni che non sono micro emorragiche ma che possono allo stesso tempo portare danni gravissimi alla struttura cerebrale. C’è grande variabilità da persona a persona e da incidente a incidente”. Conclude Magrassi: “La gravità di questi traumi è molto variabile e dipende dal tipo di lesioni che si sono verificate da persona in persona, a meno che non si tratti di lesioni interne alla scatola cranica ma esterne al cervello e dunque non ci siano danni al cervello”.
, Le frasi di incoraggiamento, di supporto e le preghiere per il pilota francese Jules Bianchi, che è rimasto gravemente ferito a seguito di uno schianto con una gru sul circuito del GP giapponese, sono moltissime. Il pilota di casa Marussia è in ospedale, ricoverato in terapia intensiva e le sue condizioni sono critiche: tutto il popolo del web e dei social network esprime la sua vicinanza, e tra loro anche il nove volte campione di Rally suo connazionale, Sebastian Loeb, che lo ha incoraggiato a continuare a lottare.
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, Dopo le ultime notizie sulle condizioni di Jules Bianchi, che ha subito un grave incidente durante il GP in Giappone, sul circuito di Suzuka ieri, domenica 5 ottobre 2014, è giunto un comunicato ufficiale della scuderia del pilota francese che corre per la Marussia. La richiesta del team di Bianchi è quella di avere “pazienza e comprensione” nei confronti della vicenda, osservando quindi il rispetto più assoluto per quanto accaduto. Il pensiero prioritario della scuderia va ovviamente a Jules Bianchi e alla sua famiglia innanzitutto, hanno spiegato, e nuove notizie sulle sue condizioni cliniche verrano rilasciate solo quando la famiglia lo riterrà opportuno.
, Arrivano altre notizie rispetto alle condizioni cliniche in cui verserebbe il pilota francese Jules Bianchi, che ieri ha subito un gravissimo incidente durante la gara sul circuito giapponese di Suzuka. In seguito allo schianto di un altro pilota, Adrian Sutil, e alla manovre di rimozione e soccorso al suo veicolo, Jules ha perso il controllo della sua vettura finendo contro il palo della gru che si trovava sul luogo. Il pilota della Marussia è stato trasportato in ospedale incosciente a causa di un ematoma alla testa. Le novità ci giungono da Craig Slater, HQ di Sky Sport News, che ha affermato “Non stiamo ricevendo informazioni ufficiali, ma capisco che Jules si trovi in condizioni critiche. Sta lottando per la sua vita. Posso sfortunatamente confermare che il pilota non stia respirando autonomamente, ma è attaccato ad una macchina di ventilazione meccanica”. Craig Slater ha inoltre aggiunto che il pilota ha subito un solo intervento chirurgico, non due, e ciò è avvenuto alle ore 23.00 di ieri, dopodiché è stato trasferito immediatamente in terapia intensiva. Apprendiamo dunque, a differenza di quanto era trapelato ieri, che Jules Bianchi non è in grado di respirare da solo e che le sue condizioni rimangono critiche: altri aggiornamenti saranno comunicati direttamente dall’ospedale in cui è ricoverato, al Mie General Hospital.
Tifosi e piloti sono ancora sotto shock dopo l’incidente di oggi, che ha visto coinvolto il pilota francese Jules Bianchi. E mentre il pilota lotta per la vita, la polizia giapponese sta indagando sull’incidente. Intanto la leggenda della Formula 1 Jackie Stewart ha dichiarato che le condizioni di gara erano “spaventose”. Tre volte campione del mondo, Steward ha dichiarato a BBC Radio 5 live che le condizioni per i piloti dovevano essere incredibilmente difficili, anche se la gara era guidata dal direttore di gara Charlie Whiting. “Ho perso l’inizio della gara”, ha commentato il pilota. “La sfida naturalmente è la pista, che contiene acqua. Suzuka sembra essere abbastanza buona, permettendo all’acqua di versarsi sia verso l’esterno sia verso l’interno. Tuttavia era pioggia torrenziale, quindi una decisione può essere fatta solo dalle persone che ci sono e che sarà certamente sbagliato per me fare una speculazione su quello”. Ha poi aggiunto l’ex pilota: “Charlie Whiting è molto affidabile in casi del genere. Io non ho ancora sentito la reazione sulle condizioni della pista da parte dei piloti, ma le condizioni erano più difficili, questo è sicuro”.
Si è concluso l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Jules Bianchi, il pilota francese rimasto coinvolto nel grave incidente avvenuto durante il Gran Premio del Giappone di Formula 1. Dopo l’operazione, ha fatto sapere il padre del venticinquenne che lotta tra la vita e la morte, “sarà trasferito in terapia intensiva dove sarà monitorato”. Il primo ad arrivare all’ospedale universitario di Mie di Suzuka è stato il team principal della Ferrari, Marco Mattiacci, seguito da Fernando Alonso.
La Fia ha ricostruito la dinamica dell’incidente in cui è rimasto coinvolto Jules Bianchi, spiegando che “al giro 42 Adrian Sutil ha perso il controllo della sua macchina e ha colpito la barriera di pneumatici sul lato esterno della curva 7. I commissari di gara hanno mostrato doppie bandiere gialle prima della curva per avvertire i piloti dell’incidente. Un mezzo di soccorso è stato spedito sul posto per sollevare la macchina e portarla in un luogo sicuro dietro al guardrail”. Mentre questo avveniva “il pilota della macchina 17, Jules Bianchi, ha perso il controllo della sua monoposto, ha attraversato la via di fuga e ha colpito la parte posteriore del trattore. Quando i commissari di gara hanno riferito che il pilota era rimasto ferito, le squadre mediche sono intervenute e la safety car è entrata in azione. Dietro di loro un team per estrarre il pilota e un’ambulanza”. Il motivo per cui una gru fosse in una posizione così delicata ai bordi di una pista inondata di acqua e con l’oscurità che scendeva inesorabile, scrive Massimo Piciotti su IlSussidiario.net, “sbalordirebbe qualunque non addetto ai lavori cui raccontassero una cosa del genere. Ancora più sorprendente è stato l’utilizzo schizofrenico della safety car nel corso della gara, abusata nei nove inutili giri ad inizio corsa – tanto inutili che appena conclusi tutti i piloti si sono precipitati a montare le gomme intermedie – e non richiamata di fronte ad un pericolo piuttosto evidente un paio d’ore dopo”.
Nel grave incidente avvenuto durante il Gran Premio del Giappone, Jules Bianchi ha riportato “gravi lesioni alla testa”. Lo ha comunicato la Fia (Fédération Internationale de l’Automobile), confermando che il pilota francese è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla testa tuttora in corso presso il Mie General Hospital. Dopo l’operazione, Bianchi “sarà trasferito in terapia intensiva dove sarà monitorato”. Era stato il padre del pilota a parlare ai microfoni della tv francese France 3, spiegando che le condizioni del figlio “restano critiche. Lo operano per ridurre un ematoma al cervello”.
E’ in corso l’operazione alla testa a cui è stato sottoposto Jules Bianchi, il pilota francese coinvolto in un gravissimo incidente avvenuto oggi sul circuito di Suzuka durante il Gran Premio del Giappone di Formula 1. Lo ha fatto sapere il padre del giovane a France 3, ma per il momento non si conoscono altri dettagli. Bianchi si trova all’ospedale di Tsu, dove i medici hanno riscontrato “un ematoma alla testa”.
Quello avvenuto a Jules Bianchi è “un incidente sfortunato, speriamo non sia grave”. Lo ha detto Niki Lauda, responsabile del team Mercedes, commentando quanto avvenuto oggi sul circuito di Suzuka durante il Gran Premio del Giappone di Formula 1. “La safety car doveva entrare prima? Sono decisioni difficili, quando Whiting ha visto fuori dalla pista la macchina di Sutil ha preso la decisione. In questo momento non è sua la colpa”, ha aggiunto Lauda parlando di Charlie Whiting, direttore di gara della Fia per la F1. “Si è partiti con la safety car e la pioggia non era incredibile. In queste condizioni si corre normalmente. I piloti di oggi sono disabituati? E’ difficile da dire, ma questo è stato un incidente sfortunato perché uno va fuori e l’altro arriva. Speriamo non sia grave”, ha concluso Lauda.
Ecco le prime immagini del terribile incidente accaduto oggi durante il Gran Premio di Suzuka. Sono immagini fornite da Sky Tg che fanno vedere dapprima l’impatto dell’altro pilota, Adrian Sutil, finito contro un muretto, poi la macchina di Bianchi che finisce a sua volta sotto alla piccola gru impegnata a spostare la macchina di Sutil. Jules Bianchi è al momento ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Intanto infuriano le polemiche, molti piloti denunciano che la corsa andava fermata subito dopo il primo incidente, mentre la safety car non è neppure entrata in pista.
Anche Felipe Massa ed Esteban Gutierrez hanno commentato il grave incidente in cui è rimasto coinvolto oggi Jules Bianchi sul circuito di Suzuka in Giappone. Secondo il pilota della Williams, intervistato in esclusiva da Sky Sport F1 HD nel post gara del Gran Premio di Formula 1, non c’erano le condizioni sicure per gareggiare: “La gara è iniziata troppo prima, perché già all’inizio non si riusciva a guidare e a vedere niente ed è finita troppo tardi – ha detto Massa – Quando c’era la safety car, erano cinque giri che gridavo alla radio che doveva fermarsi la gara, che non si vedeva niente. Ma ci hanno messo troppo tempo e c’è stato un incidente”. Anche secondo Gutierrez “le condizioni erano molto insidiose, a un certo punto della gara quella curva era molto scivolosa. Le condizioni erano peggiorate troppo con la pioggia, poi l’incidente. Credo che sia stata la giusta decisione fermarsi a questo punto”.
Jules Bianchi è rimasto coinvolto in un grave incidente avvenuto al 43esimo giro del Gran Premio del Giappone di Formula 1. Il tedesco Sutil ha sbandato uscendo di pista, e immediatamente sono intervenuti i mezzi di soccorso per recuperare il suo mezzo: proprio in quel momento Bianchi sarebbe andato a schiantarsi contro la pala della gru di soccorso. Il pilota francese della Marussia è stato trasportato in ospedale incosciente a bordo di un’ambulanza. Qui sotto una foto del luogo dell’incidente con il mezzo di Bianchi contro la gru.
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Sutil, il pilota la cui macchina stava venendo portata via dalla pista con una ruspa dopo essere andato a sbattere contro un muretto, è stato il primo a commentare l’incidente di Bianchi e a capire la gravità della situazione. Sutil ha fatto innanzitutto notare come non ci fosse la safety car in pista, cosa gravissima in quanto proprio la mancanza della safety car avrebbe impedito a Jules Bianchi di capire cosa stesse succedendo. Innanzitutto cosa è successo a lui: “In curva 8 ho perso la macchina in aquaplaning, la visibilità era difficile e stava scendendo il buio: ho chiuso la macchina lì”. Ma non voglio commentare oltre, ha detto ancora, per rispetto della sua vita in questo grave momento: “Su Jules, per rispetto della sua vita credo che non dovrei commentare, gli auguro tutto il meglio in questo momento, ora è importante solo la sua salute, non è un bel momento. Non voglio commentare, rispettiamo cosa è successo, speriamo di avere risposte presto”.
La domanda è diventata un tam-tam sui social network. “Jules Bianchi è morto?”. La risposta al momento è no, anche se le condizioni del giovane sono davvero difficili. Grave incidente per il pilota della Marussia, Jules Bianchi, rimasto senza conoscenza dopo un incidente oggi al Gran premio di Suzuka. Sembra che il pilota sia andato a sbattere contro una ruspa intervenuta per spostare la macchina finita fuori pista di Sutil. Proprio per la preoccupazione che circola nell’ambiente anche la cerimonia di premiazione del Gran premio vinto da Hamilton è stata ridimensionata senza il classico champagne e gli altri festeggiamenti. Non è stato possibile portare via Bianchi in elicottero come previsto per le cattive condizioni del tempo e quindi è stato portato via in ambulanza. Dall’ospedale la prima comunicazione ufficiale: Jules Bianchi è privo di conoscenza, non è conscio. Le dichiarazioni ufficiali del responsabile della comunicazione non sono mancate: “Il pilota non è cosciente, è privo di sensi ed è stato inviato all’ospedale in ambulanza perchè a causa del peggiorare delle sue condizioni non può essere trasportato in elicottero”, ha detto il responsabile della comunicazione Fia Matteo Bonciani.
Classe 1989, Bianchi è stato ingaggiato dalla scuderia Marussia il primo marzo dello scorso anno. Pochi anni prima, nel 2009, è stato inserito nel programma giovani della Ferrari legandosi con un contratto pluriennale alla casa automobilistica. Il pilota è di origini italiane: suo nonno viveva a Milano, ma durante il periodo del regime fascista in Italia si trasferì prima in Belgio e poi in Francia. Come pilota ha conquistato i suoi primi punti grazie a un ottavo posto nel Gran Premio di Monaco di quest’anno.
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