Un incidente che nessuno avrebbe mai voluto vedere, soprattutto con le conseguenze che ha avuto. Jules Bianchi, il pilota francese della Marussia, sta lottando tra la vita e la morte dopo l’incidente di cui è stato vittima a Suzuka nel Gran Premio del Giappone di Formula 1 che si è disputato ieri. Si è vissuto così un dramma che forse si sarebbe potuto evitare. Il talento di scuola Ferrari infatti è andato a sbattere contro la gru utilizzata per togliere la macchina di Adrian Sutil senza far entrare in pista la Safety Car, tra l’altro sotto la pioggia in una corsa che già era stata in dubbio a causa dell’annunciato passaggio di un tifone. Per parlare dell’incidente a Bianchi abbiamo sentito l’ex pilota di Formula 1 Stefano Modena. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Perchè è stata usata la gru per rimuovere la macchina di Sutil, visto che si era di fianco a una via di fuga? E’ stato un grave errore, non ho capito in effetti cosa abbiano fatto i commissari. Non ho proprio capito perché sia stata portata la gru all’interno del guardrail per rimuovere la macchina di Sutil in quella posizione.



La Safety Car è entrata troppo tardi? Sì, penso proprio che questo sia stato un altro errore che ha pesato molto. Mi sembra incomprensibile avere autorizzato l’ingresso della gru senza far subito entrare in pista la Safety Car, mossa che come abbiamo visto può essere molto pericolosa: in quel momento bisognava sospendere la gara.

Si doveva magari sospenderla già prima? No, questo non era un obbligo, e magari tutti i piloti dovevano pensare a cambiare le gomme intermedie con quelle da bagnato, come ha fatto ad esempio Magnussen.

O magari la corsa doveva essere proprio anticipata? Io sinceramente non ho visto il tifone. Pioveva, ma non in modo così incredibile.



Quali sono dunque le responsabilità del direttore di corsa? Tante, la decisione di non far entrare subito la Safety Car va infatti imputata a lui.

Solo lui ha sbagliato? Anche la Federazione Internazionale, mi chiedo come sia possibile arrivare a un incidente come questo con tutto quello che si è fatto ultimamente per la sicurezza.

Si potrebbe fare ancora di più, specie per proteggere la testa? La sicurezza delle macchine va bene così, piuttosto bisogna stare attenti a tutti gli aspetti esterni alla monoposto che sono decisivi per garantire l’incolumità dei piloti.

Vuole mandare un messaggio a Jules Bianchi? E’ una situazione molto delicata, perché le notizie che ci arrivano dal Giappone dicono che il cervello del pilota francese potrebbe aver subito danni molto gravi. Se si pensa a quello che è successo a Schumacher con l’incidente sulle piste da sci si capisce che non è semplice la situazione di Bianchi. Naturalmente il mio augurio è che possa riprendersi al più presto, questa è la mia speranza. (Franco Vittadini)