Pole position a Nico Rosberg, griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 di Austin nel segno di Mercedes e Williams. Insomma, tutto come da copione (o quasi), ma tutto carico di emozioni. Le penalizzazioni muteranno lo schieramento di partenza, ma i valori sul tracciato si sono visti, eccezion fatta per Vettel (e per certi versi Ricciardo) che saranno molto più temibili in gara che nel corso del week-end di qualifiche. Nico Rosberg, dicevamo, ha centrato la pole position con un 1:36:067 che fa male a Lewis Hamilton, che con lui spartisce la prima fila, ma a 1:36:443. Seconda fila con Bottas (1:36:906) e Massa (1:37:205), Poi Ricciardo 1:37:244 e Alonso 1:37:610. Non male, a detta dello stesso ferrarista, ma che rimane con i piedi per terra. “Il podio? Non è realistico”, ha dichiarato a Sky Sport. Raikkonen nono (1:37:804) delude ancora, ma in gara lottare con le McLaren rimane anche per lui un imperativo – 



Q2 in queste qualifiche del Gran Premio di Austin che premia Sutil, salvo e in Q3 e condanna Maldonado, Perez, Hulkenberg e Kvyat. Chiariti gli eliminati, vediamo chi si giocherà le migliori posizioni in griglia di partenza, in particolare la pole position. E se fino a pochi minuti fa sembrava che Lewis Hamilton rimanesse il favorito, ecco Nico Rosberg che piazza un giro del tutto anomalo (non necessario, se vogliamo) se non per mettere pressione ad Hamilton. Un secondo secco di distacco sparato in faccia al rivale è tantissimo. 1:36:290 per Rosberg, 1:37:287 per Hamilton. Ottima prestazione di Alonso fino all’ultimo run, poi è stato un po’ risucchiato. 1:38:010 per lui. E ora si parte, il Q3 sta per cominciare: tra poco sapremo chi avrà la pole position e come sarà la griglia di partenza… 



Il Q1 termina con una prevedibile esclusione di Sebastian Vettel dalla Q2, assieme a Vergne, Gutierrez e Grosjean (ultimo). La strategia di Vettel in queste qualifiche di Formula 1, visto che non potrà prendere posto comunque in griglia di partenza, è stata chiara. Poco carico areodinamico, macchina super aggressiva in rettilineo, quais ingovernabile per le scodate in curva. Sarà battaglia. In ogni caso Vettel non è l’unico ad essere penalizzato oggi nella griglia di partenza del Gran Premio di Formula 1 di Austin. Kvyat perde 10 posizioni per la sostituzione dle motore, Button 5 per la sostituzione del cambio. Il più veloce in Q1 è stato Hamilton. Tutto come da copione? Non proprio… 



Tutto è pronto per le qualifiche del Gran Premio degli Usa 2014 di Formula 1 ad Austin. Dalle ore 19.00 italiane parte la grande battaglia per la pole position e le migliori posizioni sulla griglia di partenza della gara su questo circuito texano. Le tre sessioni di prove libere ci dicono chiaramente che il dominio della Mercedes è ancora una volta totale e che in particolare il grande favorito è Lewis Hamilton, dal momento che le ha chiuse tutte al primo posto e stamattina (texana) nella FP3 ha inflitto la bellezza di quasi nove decimi al compagno di squadra Nico Rosberg. Dietro ai due piloti Mercedes, tuttavia, può succedere di tutto: oggi si è messa in grande evidenza la Williams, che come spesso le succede punta a monopolizzare la seconda fila, poi la Ferrari che sembra competitiva almeno con Fernando Alonso. Insomma, ci attendono grandi emozioni: la cosa migliore da fare è quindi cedere la parola alla pista del Circuit of the Americas… 

Ha ottenuto il miglior tempo nelle prove libere FP3 del Gran Premio degli Usa 2014 di Formula 1 che abbiamo seguito in tempo reale dal circuito di Austin. Il primo atto di questo sabato che poi vedrà le qualifiche per determinare la griglia di partenza e la pole position premia dunque per l’ennesima volta la Mercedes, che piazza anche Nico Rosberg al secondo posto, ma il pilota tedesco non può essere soddisfatto perché è cresciuto tantissimo il ritardo dal compagno di squadra, che ieri era di 3 minuscoli millesimi. Oggi invece Hamilton si è spinto fino al tempo di , rifilando la bellezza di 883 millesimi a Nico. Una dimostrazione di forza impressionante. Alle loro spalle, ma già ad oltre un secondo da Hamilton, ecco le due Williams con Felipe Massa terzo davanti a Valtteri Bottas, quarto. Buon quinto posto per la Ferrari di Fernando Alonso, il migliore dei piloti non motorizzati da Stoccarda, mentre Kimi Raikkonen è nono. In casa Red Bull sesto posto per Daniel Ricciardo mentre continua il “calvario” di Sebastian Vettel, di nuovo ultimo come ieri in FP2. Però Seb sta lavorando solo in ottica gara, visto che sa già che dovrà partire dalla pit-lane domani. Da dire che oggi fa più freddo rispetto a ieri, dunque sarà importante valutare quale sarà il rendimento delle gomme Pirelli in queste nuove condizioni atmosferiche in vista delle qualifiche: appuntamento dunque alle ore 19.00 italiane.

Tutto pronto per la del Gran Premio degli Usa sul circuito di Austin. Fra pochi minuti, alle ore 16.00 italiane, avrà inizio il sabato della Formula 1, che naturalmente culminerà più tardi con le qualifiche che determineranno griglia di partenza e pole position della gara di domani. Prima però ci attendono, nella mattina americana, questi 60 minuti di prove libere. La Mercedes dominerà come ieri o qualcuno riuscirà ad avvicinarsi? Chi farà meglio tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg? La Ferrari e Fernando Alonso riusciranno ad essere come ieri i migliori del resto del gruppo? La parola alla pista…

In attesa di seguire la del Gran Premio degli Usa di Formula 1 sul circuito di Austin, che aprirà una giornata il cui piatto forte saranno naturalmente le qualifiche che determineranno griglia di partenza e pole position, andiamo a rileggere le dichiarazioni dopo le prove libere del venerdì dei duellanti per il titolo Mondiale, cioè i due piloti della Mercedes, che ieri pomeriggio sono stati separati da 3 piccolissimi millesimi. Così si è espresso il leader Lewis Hamilton: “La macchina mi dà grandi sensazioni, il feeling cresce sempre più e mi pare si vada verso una battaglia ravvicinata con Nico, anche se sul long run ho fatto pochi giri e non saprei dire. Il problema al cambio? Credo fosse solo una perdita di liquido, poi era quello del venerdì…”. Un po’ di preoccupazione per l’affidabilità comunque c’è, anche perché a questo punto della stagione un ritiro sarebbe devastante. Queste invece le parole del rivale Nico Rosberg: “La macchina vola, saranno tre GP molto serrati, ma sarebbe un peccato se dovessero esserci ancora dei problemi. Io non ne ho avuti, ma Lewis sulla sua vettura sì…”. Nel Far West, tutto è pronto per il rodeo… 

In attesa di vivere le qualifiche e prima anche le del Gran Premio degli Usa di Formula 1 ad Austin, è da sottolineare che per molti queste ultime gare del 2014 sono già un assaggio del futuro. In particolare, la Ferrari ieri ha sperimentato diversi elementi che saranno utilizzati sulla vettura per il 2015, come ad esempio una nuova sospensione posteriore che ha l’obiettivo di risolvere i problemi di trazione che hanno afflitto tutte le Rosse degli ultimi anni. Nuova è anche l’ala posteriore con una paratia laterale inedita. Il primo responso sarebbe nuovo, dal momento che Fernando Alonso si è piazzato al terzo posto, primo dei “terrestri” che non hanno la fortuna di guidare una Mercedes, ma già tante volte la Ferrari ha fatto bene al venerdì, calando poi sabato e domenica. Come andrà questa volta? Lo scopriremo in pista…

Formula 1 torna anche oggi, sabato 1 novembre, con il Gran Premio degli Stati Uniti 2014 dal circuito di Austin, che costituisce la diciassettesima prova del calendario del Mondiale di quest’anno. Oggi, come ogni sabato, è naturalmente il giorno dedicato alle prove ufficiali, che serviranno a stabilire le posizioni sulla griglia di partenza in vista della gara di domani e chi scatterà dalla pole position. L’appuntamento per le prove ufficiali sarà alle ore 19.00 italiane, considerate le sei ore di fuso orario, e in precedenza naturalmente ci sarà la terza sessione di prove libere (FP3) dalle ore 16.00 alle 17.00 italiane. Sarà un turno di qualifiche anomalo, visto che vi prenderanno parte ben cinque piloti in meno rispetto al solito. Una rinuncia eccellente sarà quella di Sebastian Vettel, che dovendo sostituire tutta la power unit e avendo già raggiunto il limite dei cinque motori stagionali sarà obbligato a partire dalla pit-lane e dunque rinuncia a partecipare alle prove ufficiali, ma più preoccupante è l’assenza di Marussia e Caterham, chiaro segnale della crisi economica che ha travolto queste due piccole scuderie (chissà se le rivedremo in pista) e che minaccia anche altre squadre, tanto che si parla sempre più di una terza macchina per i top team in modo da riempire i “buchi” nello schieramento. A proposito di Marussia, ricordiamo che Jules Bianchi resta ricoverato in Giappone dopo l’incidente in Giappone: smentite le voci dei giorni scorsi su un possibile trasferimento in Francia, che è ancora prematuro. Insomma, si parla forse più di chi non c’è piuttosto di chi c’è, anche se in ballo c’è ancora il Mondiale Piloti, dunque bisognerà seguire un nuovo atto del duello tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Prima di tuffarci nella cronaca, andiamo a rivedere la breve storia del Circuit of the Americas in Formula 1. Il debutto risale al 2012, quando il Circus tornò negli Stati Uniti dopo cinque anni. Era la penultima gara della stagione e Sebastian Vettel e Fernando Alonso lottavano per il titolo iridato. Il tedesco aveva 10 punti di vantaggio, che diventarono 13 dopo il suo secondo posto a fronte del terzo posto del pilota spagnolo della Ferrari, in una gara che venne vinta dal terzo incomodo Lewis Hamilton, allora ancora al volante di una McLaren. Quel Gran Premio viene ricordato anche per la decisione della Ferrari di rompere i sigilli sul cambio della vettura di Felipe Massa per far guadagnare una posizione (e il lato più pulito della pista) ad Alonso: mossa di certo non molto sportiva, ma che consentì a Fernando di lottare fino in fondo per un Mondiale che comunque al termine dell’ultima gara in Brasile andò comunque a Vettel, che nel 2013 invece ha vinto la seconda edizione del Gran Premio degli Stati Uniti corsa in Texas. E’ passato un anno, ma sembra passata un’era geologica: la Red Bull dominava e oltre alla vittoria di Vettel ottenne anche il terzo posto con Mark Webber, l’australiano che doveva sempre inchinarsi al compagno di squadra che invece ora soffre molto un altro australiano, Daniel Ricciardo, erede del connazionale in una scuderia che a fine anno Vettel lascerà. Inoltre al secondo posto si classificò Romain Grosjean con la sua Lotus, che invece in tutto il Mondiale di quest’anno non è mai andata oltre due ottavi posti. La Mercedes invece era una comprimaria, sia pure di ottimo livello, e dovette accontentarsi del quarto posto di Lewis Hamilton e del nono posto di Nico Rosberg: tutto sommato, il pilota inglese metterebbe la firma per ripetere questi piazzamenti. Ma adesso non è più il tempo per le parole e per i ricordi: infatti è giunto il momento di far parlare la pista di Austin, dove le prove libere FP3 e poi le qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti 2014 di Formula 1 stanno per cominciare…

Pos No Driver Team Time/Retired Gap Laps
1 44 Lewis Hamilton Mercedes 1:37.107 13
2 6 Nico Rosberg Mercedes 1:37.990 0.883 15
3 19 Felipe Massa Williams-Mercedes 1:38.214 1.107 19
4 77 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 1:38.437 1.330 20
5 14 Fernando Alonso Ferrari 1:38.727 1.620 13
6 3 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault 1:38.927 1.820 16
7 27 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1:38.960 1.853 20
8 99 Adrian Sutil Sauber-Ferrari 1:39.000 1.893 22
9 7 Kimi Räikkönen Ferrari 1:39.143 2.036 17
10 22 Jenson Button McLaren-Mercedes 1:39.241 2.134 22
11 20 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 1:39.335 2.228 19
12 13 Pastor Maldonado Lotus-Renault 1:39.448 2.341 18
13 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 1:39.561 2.454 21
14 11 Sergio Perez Force India-Mercedes 1:39.582 2.475 21
15 26 Daniil Kvyat STR-Renault 1:39.688 2.581 19
16 21 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 1:40.208 3.101 22
17 25 Jean-Eric Vergne STR-Renault 1:41.443 4.336 12
18 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 1:43.765 6.658 25
Pos No Driver Team Q1 Q2 Q3 Laps
1 6 Nico Rosberg Mercedes 1:38.303 1:36.290 1:36.067 20
2 44 Lewis Hamilton Mercedes 1:37.196 1:37.287 1:36.443 16
3 77 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 1:38.249 1:37.499 1:36.906 19
4 19 Felipe Massa Williams-Mercedes 1:37.877 1:37.347 1:37.205 20
5 3 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault 1:38.814 1:37.873 1:37.244 17
6 14 Fernando Alonso Ferrari 1:38.349 1:38.010 1:37.610 16
7 22 Jenson Button McLaren-Mercedes 1:38.574 1:38.024 1:37.655 17
8 20 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 1:38.557 1:38.047 1:37.706 16
9 7 Kimi Räikkönen Ferrari 1:38.669 1:38.263 1:37.804 22
10 99 Adrian Sutil Sauber-Ferrari 1:38.855 1:38.378 1:38.810 15
11 13 Pastor Maldonado Lotus-Renault 1:38.608 1:38.467 16
12 11 Sergio Perez Force India-Mercedes 1:39.200 1:38.554 16
13 27 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1:38.931 1:38.598 16
14 26 Daniil Kvyat STR-Renault 1:38.936 1:38.699 17
15 25 Jean-Eric Vergne STR-Renault 1:39.250 10
16 21 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 1:39.555 10
17 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 1:39.621 3
18 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 1:39.679 8
Q1 107% Time 1:43.999

Button – 5 posizioni
Kvyat – 10 posizioni
Vettel parte dalla pit lane