Hamilton o Rosberg, Rosberg o Hamilton. La lunga settimana che porta allo scontro finale è iniziata: domenica 23 novembre sul circuito di Yas Marina, Gran Premio di Abu Dhabi, si assegnerà il titolo mondiale piloti della Formula 1 2014. La situazione vede Lewis Hamilton al comando con 334 punti; Nico Rosberg insegue a 317. Tiriamo un sospiro di sollievo: anche senza la regola del doppio punteggio nell’ultima gara (continuiamo a essere perplessi) il Mondiale sarebbe stato ancora aperto. Abbiamo già presentato le varie combinazioni con le quali il leader del campionato si laureerà campione per la seconda volta in carriera (clicca qui per approfondire); sostanzialmente il tedesco ha bisogno di un mezzo miracolo, che però potrebbe non essere tale in quanto nel mondo delle quattro ruote tutto è possibile, anche in pochi attimi. E dunque, vediamo quali sono le possibilità dell’uno e dell’altro di mettere le mani sul titolo.
Intanto perchè in testa al campionato c’è lui, e gli basterà restare davanti a Rosberg. Perchè ha vinto 10 delle 18 gare fin qui disputate, e nello scontro diretto con il compagno di squadra sembra aver acquisito una superiorità non proprio schiacciante ma certamente determinante. A Interlagos è sembrato accontentarsi al di là dell’errore che gli ha fatto perdere tempo; ma è dal Gran Premio di Monza (inizio settembre) che ha una marcia in più, come dimostrano le cinque vittorie consecutive. Soprattutto, gli basta un secondo posto: la Mercedes ha centrato undici doppiette in stagione, perciò Rosberg ha bisogno di un alleato che all’orizzonte non è troppo facile da inquadrare. Non dovesse arrivare, ad Hamilton basterà procedere a velocità di crociera (più o meno) per non correre il minimo rischio e festeggiare.
C’è chi dice che Hamilton soffra la pressione: è stato così nel (titolo perso), è stato così nel (titolo vinto all’ultima curva) e in entrambi i casi aveva ampio vantaggio. Se due indizi fanno una prova, attenzione. In più, che Hamilton abbia un guasto tecnico è sempre possibile: il britannico ha tre ritiri in stagione e già in due occasioni è partito dal fondo dello schieramento. Dovesse capitare di nuovo… (in Germania e Ungheria fu terzo: con Rosberg vincitore non gli basterebbe). A proposito di partenze: Rosberg ha 10 pole position contro le 7 di Hamilton. Dato importante: partire davanti sarà fondamentale, perchè d’accordo che si tratterà sostanzialmente di una gara a due, ma stare dietro con tanta adrenalina non è mai fantastico. In più, ma siamo consci che si tratta di un azzardo, chissà che Felipe Massa non senta voglia di rivalsa da quel 2008 stregato: non a caso Rosberg lo ha già chiamato in causa…
(Claudio Franceschini)