Si sta avvicinando il momento della resa dei conti: il Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2014, è dietro l’angolo. Sarà lo scontro finale per decidere chi tra Lewis Hamilton (leader a 334 punti) e Nico Rosberg (insegue a 317) sarà campione del mondo. In ogni caso il titolo resterà in Mercedes, la scuderia che ha dominato la stagione con 15 vittorie e 17 pole position sulle 18 gare disputate, ha ottenuto 11 doppiette e, giocoforza, ha messo in bacheca il campionato costruttori (per la prima volta nella storia). Toto Wolff e Niki Lauda se la godono; certamente dovranno essere in grado di gestire il momento, perchè c’è sempre una stagione 2015 alla porte, poi un 2016 e rapporti definitivamente compromessi tra i due piloti sarebbero difficilissimi da gestire in termini di line-up per le stagioni a venire. Sarà un “giocatevela”, ma siccome le monoposto di oggi si telecomandano – più o meno – dai box, anche il team avrà la sua parte di lavoro da sbrigare. Nei giorni scorsi abbiamo già affrontato la questione numerica: ovvero, in che modo Lewis Hamilton vincerà il titolo? (lo potete leggere qui). Abbiamo anche parlato di quali siano realisticamente le possibilità di entrambi (si può approfondire qui). Adesso giriamo il quesito? Come può Nico Rosberg vincere il Mondiale? Non sarà come papà Keke che nel 1982, complici anche le tragedie (nel vero senso della parola) di casa Ferrari trionfò con un solo Gran Premio vinto in stagione; ma certamente Nico ha la possibilità di mettere le mani sulla corona pur avendo vinto meno gare di Hamilton (oggi sono 5 contro le 10 dell’inglese). Ripetiamo: il tedesco sarà campione vincendo la gara e con Lewis non più avanti del terzo posto sul circuito di Yas Marina; oppure, qualora Lewis non vada a punti, dovrà essere almeno quinto. Capirete da soli che, anche grazie ai punti doppi, lo spiraglio c’è eccome: non è affatto impossibile che si verifichi una di queste due eventualità (volutamente abbiamo tralasciato le altre, perchè è meno probabile che entrambe le Mercedes vadano incontro a problemi tecnici o perdano terreno in pista). Rosberg insomma potrebbe contare su almeno due fattori: li abbiamo presentati qui.
Parla la stagione: le uniche tre gare che la Mercedes non ha vinto sono state appannaggio di Daniel Ricciardo, quando le Frecce d’Argento non hanno centrato la pole position (in Austria) è perchè davanti c’era Felipe Massa. Anche ad Abu Dhabi le due scuderie sono le uniche a potersi mettere tra Rosberg e Hamilton; a dire il vero più la Williams, che già negli ultimi Gran Premi ha fatto capire di non andare in crisi di fronte all’impressionante ritmo impresso dalle Mercedes, e di potersela giocare. Certo: se la scuderia tedesca funzionerà alla perfezione ci sarà comunque poco da fare. Ma un errorino ai box, un lungo, un treno di gomme non prestazionale, potrebbero aprire al sorpresone; e quindi occhio a questi. Con Massa che vuole rifare lo scherzetto a Hamilton (2008), con Ricciardo che sa già come si sta davanti alle Mercedes, con Bottas in grande crescita e con Sebastian Vettel che sta per lasciare la Red Bull, dopo quattro titoli ha avuto una stagione difficile e sarà iper motivato a lasciare un’ultima zampata alle Lattine Volanti.
Mettiamola così: se Hamilton avrà qualche guasto o problema, Rosberg avrà vinto il Mondiale. Per quanto abbiamo detto prima, che entrambe le Mercedes si fermino è poco probabile; perciò Nico può ragionevolmente sperare, perchè con Hamilton fuori la vittoria sarebbe dietro l’angolo. L’inglese ha subito tre ritiri in stagione: uno per preservare la Power Unit (Australia), uno per problemi di affidabilità (Canada), uno per incidente causato da Rosberg (Belgio). Due volte però è partito dal fondo dello schieramento per errori commessi in qualifica; insomma, Hamilton è pilota di grandissimo talento ma anche impulsivo, ha limato certi difetti nel corso degli anni ma è meno razionale di Nico, calcola meno. L’errorino personale può sempre capitare; la speranza di Rosberg è che, come era accaduto a Vettel nel 2013, per un qualunque motivo il suo rivale parta male e sia costretto alla rimonta; allora Seb lo fece, ma aveva anche un vantaggio più ampio e la Ferrari di Fernando Alonso non era la macchina più forte in pista. A quel punto sì che sarebbe possibile; qualifica, partenza e pit stop sono i tre scogli ai quali Rosberg si appiglia per il primo titolo mondiale.
(Claudio Franceschini)