Rivoluzione doveva essere, e rivoluzione sarà; la Ferrari cambia, ma l’ultima voce in arrivo da Maranello è sorprendente: a lasciare sarebbe anche il team principal Marco Mattiacci. Da Maranello negano, parlando solo di “rumors”; ma il piano sarebbe già stato creato per la stagione 2015. Il nuovo team principal sarebbe Maurizio Arrivabene, bresciano di 57 anni, già top manager di Philip Morris; un uomo dunque che conosce in profondità l’ambiente Ferrari essendo l’uomo dello sponsor (tramite Marlboro). Il nuovo presidente Sergio Marchionne ha con lui uno stretto rapporto di lavoro e, di più, Arrivabene è colui che ha assunto in Philip Morris, ai tempi, Andrea Agnelli. Mattiacci è a capo della direzione corse della Ferrari da metà aprile, cioè dalla quarta gara del Mondiale 2014 che si è corsa in Cina. Con lui Fernando Alonso è salito subito sul podio (terzo) ma come era prevedibile i risultati non sono cambiati e si è capito che il problema (almeno non quello principale) non risiedeva certo nella figura di Stefano Domenicali, allontanato forse troppo velocemente. Voci dal paddock, nemmeno troppo velate, dicono che tra Mattiacci e il pilota asturiano non sia mai scattata la simpatia, anzi; anche per questo, forse, Alonso ha deciso di affrettare la sua uscita da Maranello malgrado gli altri due anni di contratto. A questo punto è ribaltone totale: in questa stagione sciagurata (zero pole position e zero vittorie: non accadeva dal quando Jean Alesi fu sesto nel mondiale e Gerhard Berger ottavo) hanno salutato Luca Cordero di Montezemolo e appunto Domenicali, e a fine anno anche Fernando Alonso sarà già un ricordo. Si parla di martedi come data utile per l’addio ufficiale di Mattiacci, di mercoledi o giovedi per l’assunzione di Arrivabene; quel che è certo è che, fosse confermata, la rivoluzione in casa Ferrari sarebbe importante. E’ stato infatti Mattiacci a decidere le circa 60 assunzioni di tecnici dalle varie scuderie, lui a riorganizzare come struttura il reparto corse (a capo del quale c’è James Allison), lui a stringere nuovi accordi con i fornitori e lui, particolare non meno importante, a ingaggiare Sebastian Vettel che dal 2015 sarà il pilota di punta della scuderia. La nuova epoca si apre dunque sotto il segno dell’incertezza; restiamo in attesa di capire quali siano i motivi che hanno spinto Sergio Marchionne a operare questo cambio.
(Claudio Franceschini)