Una gara. Manca una sola gara per chiudere il Mondiale 2014 di Formula 1. Il titolo, ormai è cosa nota da molto (forse da subito) se lo giocano i due piloti Mercedes (già abbondantemente iridata nel campionato Costruttori) e va detto che Nico Rosberg ha scelto un bel momento per tornare a vincere una corsa: trionfando nel Gran Premio del Brasile, il tedesco ha riaperto la corsa. Quinto successo stagionale per lui, che aveva un digiuno di sette gare: adesso la situazione di classifica ci dice che ha 317 punti contro i 334 di Lewis Hamilton. Fossimo nel 2013, al britannico basterebbe poco per essere campione del Mondo per la seconda volta in carriera; e invece siamo nel 2014 e questo significa che nel Gran Premio di Abu Dhabi, che chiuderà la stagione il prossimo 23 novembre, i punti in palio saranno doppi. Se ne è già parlato: appare un azzardo. Pensate: se oggi Hamilton avesse vinto e Rosberg si fosse ritirato i punti di vantaggio del britannico sarebbero stati 49, e di fatto i conti non sarebbero stati chiusi. Ad ogni modo, atteniamoci ai fatti concreti: 17 lunghezze di margine, e bisogna contare per due. Perciò la domanda è la seguente: in che modo Lewis Hamilton si laurea campione del Mondo? Parliamo seguendo la sua prospettiva: giusto così, in testa c’è lui. Pare chiaro e ovvio, ma lo sottolineiamo, che l’inglese festeggerà se starà davanti a Rosberg; essendo già in vantaggio, gli basterebbe mettere le ruote prima di quelle del numero 6. Altrimenti, dovesse arrivare alle spalle del compagno in Mercedes, dovrà perdere non più di 17 punti. In caso di arrivo in parità infatti sarebbe iridato: ha 10 vittorie contro le 5 di Rosberg, ed è questo che conterebbe (ma tale eventualità, essendo che i punti conquistati dall’uno e dall’altro saranno comunque pari, non potranno mai avere 17 come scarto). Facciamo i calcoli: se Rosberg dovesse vincere il Gran Premio sul circuito di Yas Marina, a Hamilton basterebbe il secondo posto. Sarebbero 50 punti per Nico, 36 per Lewis: i punti di vantaggio per Hamilton sarebbero 3. Già il terzo posto non gli servirebbe: farebbe 15 punti moltiplicati per due, ne perderebbe 20 dal compagno e sarebbe dietro di 3. Con Rosberg secondo le cose cambiano, e di parecchio: al campione del Mondo 2008 basterebbe una quinta posizione (36 punti contro 20, iridato per un punto). Con Rosberg terzo, Hamilton deve chiudere almeno sesto (30 punti contro 16), se Nico sarà quarto (24 punti) Lewis dovrà essere ottavo (8 punti) e così via (si veda lo schemino in seconda pagina). Postilla: se Rosberg deve guadagnare 18 punti è fin troppo ovvio che dovrà farli lui stesso (almeno 18). Dunque, arrivasse sesto sarebbe comunque secondo nel Mondiale: di punti ne prenderebbe soltanto 16. Ora: la Mercedes quest’anno ha centrato 11 doppiette in 18 Gran Premi, e Hamilton è stato almeno secondo in 13 occasioni. Ha però anche tre ritiri per problemi alla sua monoposto, ed è stato terzo in due occasioni dovendo rimontare dopo guai in qualifica. E’ vicino al titolo, ma i punti doppi non lo fanno stare per nulla tranquillo. Nonostante abbia dominato la stagione… (Claudio Franceschini)
1. HAMILTON davanti a ROSBERG
2. ROSBERG primo, HAMILTON secondo. Classifica:
3. ROSBERG secondo, HAMILTON almeno quinto. Classifica:
4. ROSBERG terzo, HAMILTON almeno sesto. Classifica:
5. ROSBERG quarto, HAMILTON almeno ottavo. Classifica:
6. ROSBERG quinto, HAMILTON almeno nono. Classifica:
7. ROSBERG non più di sesto