Si diffondono le voci sulla polmonite che avrebbe colpito Michael Schumacher. La domanda che tutti si fanno ora è: quali conseguenze può avere questa malattia su una persona che è in coma? Munther Sabarini, neurochirurgo e fondatore della clinica Avicenna di Berlino, ha dichiarato al sito tedesco FOCUS Onine innanzitutto che la polmonite è piuttosto frequente in pazienti che dipendono da una respirazione artificiale, proprio come nel caso di Schumi. Uno dei motivi è l’assenza dello stimolo della tosse. Inoltre, i microbi che fanno parte della nostra gola si attivano più facilmente in un corpo che è inevitabilmente indebolito. In questa situazione, la polmonite è particolarmente pericolosa perché febbre e scarso apporto di ossigeno interferiscono con il recupero del cervello e di altri organi. Esami batteriologici mostrano che tipo di germe è presente e quali sono gli antibiotici più efficaci per curare la malattia. Misure contro l’infiammazione possono essere anche semplici, come cambiamenti nella posizione del corpo, oltre a rifornimento di ossigeno sotto pressione e l’aspirazione delle secrezioni.



Crescono le preoccupazioni circa la salute di Michael Schumacher. Infatti, il noto quotidiano tedesco Bild riferisce che il sette volte campione del Mondo di Formula 1 avrebbe contratto la polmonite. Complicazione a dire il vero molto frequente in casi come quello di Schumi, ricoverato in coma presso l’ospedale universitario di Grenoble dall’ormai lontano 29 dicembre scorso, tanto che già da diversi giorni si sottolineava da più parti questa possibilità, che purtroppo ora sembrerebbe essersi concretizzata. E’ doveroso però precisare che si tratta solamente di indiscrezioni giornalistiche, che la portavoce dell’ex pilota Ferrari non ha voluto commentare: Sabine Kehm per l’ennesima volta ha dichiarato di non voler “commentare le speculazioni”, e che non ci sono aggiornamenti ufficiali sulla salute del campione tedesco.



Continua a dimostrare tutta la sua vicinanza a Michael Schumacher e alla sua famiglia in questi difficili giorni. Infatti, il pilota brasiliano – compagno di squadra di Schumi ai tempi della Ferrari, prima come collaudatore e poi nel 2006 per un anno al fianco del tedesco – avrebbe fatto visita ieri all’ospedale di Grenoble, dove il sette volte campione del Mondo di Formula 1 continua ad essere ricoverato in coma a causa dell’incidente subito lo scorso 29 dicembre. Già in numerose occasioni precedenti il brasiliano aveva inviato messaggi e aveva sottolineato le sue quotidiane preghiere per Michael, ora però ha voluto incontrare personalmente la famiglia e visitare l’amico. Alla stampa brasiliana Massa ha dato la notizia di questa visita strettamente privata, tanto che nessun reporter presente a Grenoble se ne era accorto nella giornata di ieri.



Prosegue l’iniziativa #ForzaMichael, l’indirizzo Twitter a cui tutti coloro che lo desiderano possono inviare un messaggio di speranza, conforto o quant’altro a Michael Schumacher. Il campione di Formula 1 è ancora in stato di coma farmacologico dopo il brutto incidente rimediato sugli sci, mentre percorreva le nevi francesi di Meribel (località situata nel dipartimento della Savoia) lo scorso 29 dicembre. L’hastag raccoglie pensieri e speranze di tutti, dal campione più affermato e legato a Schumi come può essere Jean Alesi, sino ad uno dei tanti tifosi del pilota tedesco. Come Victor Ivanov, che nella data di ieri (martedì 11 febbraio) ha scritto: “Grazie per tutti i gloriosi ricordi, Schumi. Mi hai insegnato il valore del duro lavoro, della dedizione, l’importanza di lottare fino alla fine senza mai mollare. Sei una vera ispirazione per me! Sii forte ora!“. Speriamo che Schumacher si svegli anche perchè possa leggere tutte le testimonianze di affetto e vicinanza di questo tipo, di cui non potrà che essere contento. Nel frattempo dall’ospedale di Grenoble dove è ricoverato non arriva alcun bollettino medico, la situazione resta stabile e i tifosi in attesa di novità positive.