Continua ancora l’iniziativa #ForzaMichael!: la Ferrari mostra (anche) in questo modo la propria vicinanza a Michael Schumacher, il sette volte campione del Mondo di Formula 1 che è in coma all’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente dello scorso 29 dicembre, pubblicando ogni giorni messaggi per lui da parte dei tifosi, che possono scrivere tramite i social network, ma soprattutto da parte delle persone della scuderia di Maranello. Ormai sono iniziate le procedure per risvegliare Schumi da questo coma artificiale, ma il cammino sarà ancora molto lungo. Oggi (lunedì 3 febbraio) la scuderia di Maranello affida il messaggio pubblicato sul proprio sito Internet non a un personaggio del Cavallino Rampante, ma a un personaggio comunque vicino alla Ferrari e al pilota tedesco lungo tutta la sua carriera. Stiamo parlando del fotografo lombardo Ercole Colombo, che da tanti anni segue il Circus e che è stato l’autore di alcune delle foto più belle nella storia di questo sport e nella carriera di Schumacher. Ecco quindi cosa ha scritto Colombo: “Caro Michael, ti ho fotografato migliaia e migliaia di volte su tutte le piste del mondo. I tuoi salti sul gradino più alto del podio, a partire da Monza ’96, sono stati il marchio di tante vittorie e di tanti mondiali. Ti sono vicino e conto di avere la possibilità di realizzare il mio scatto più bello: tu che sorridi di nuovo davanti al mio obiettivo. Ciao!”.



Continuano i messaggi di incoraggiamento per Michael Schumacher tramite l’iniziativa #ForzaMichael!, lanciata dalla Ferrari tramite il proprio sito Internet e i propri social network. La scuderia di Maranello dimostra così la propria vicinanza al campione che sta lottando per la vita in un letto dell’ospedale di Grenoble, dove i medici stanno gradualmente tentando di svegliarlo dal coma artificiale nel quale Schumi si trova dall’ormai lontano 29 dicembre, giorno dell’incidente sugli sci per il sette volte campione del Mondo di Formula 1. Ecco dunque il messaggio di uno dei tanti uomini che con il pilota tedesco hanno scritto pagine leggendarie della Ferrari e dell’intero automobilismo (cinque titoli iridati consecutivi dal 2000 al 2004): si tratta di Luigi Fraboni, uno degli ingegneri dello staff del Cavallino Rampante. “Ciao Michael, lavorare con te è sempre stato bellissimo e stimolante, tante sfide, tanti momenti difficili e tante soddisfazioni. Ci sei sempre stato molto vicino e hai sempre dimostrato un grande attaccamento alla squadra come che fosse la tua famiglia. In questo momento ti siamo noi molto vicini e conoscendo la tua grande forza d’animo fiduciosi che ce la farai. Frabo”, sono state le sue parole.



Dopo i giorni passati in attesa di qualche novità, seppur minima, sulle condizioni di Michael Schumacher, si è aperta ora la fase legata alle procedure di risveglio dell’ex pilota tedesco. Siamo nel campo dei “forse”, dei “probabilmente” e dei “è possibile che”: notizie dell’ultima ora, sostanzialmente, non ce ne sono. Per precisa volontà del management del tedesco, che non parlerà delle tappe intermedie delle pratiche; e anche perchè attualmente i medici stanno ancora valutando il da farsi, nel senso che l’eccessiva pressione intracranica riscontrata nei giorni scorsi ha reso tutti più cauti. Dunque, spazio alle ipotesi: ci vorranno due settimane? Servirà un mese? Sarà necessario aspettare anche di più? Nessuno lo sa. I medici hanno per il momento ridotto i farmaci somministrati a Schumacher (lo scrive Paolo Ianieri su La Gazzetta dello Sport) con il preciso scopo di passare da uno stato di ipotermia e coma farmacologico a uno vegetativo. In questo processo, come già detto e sottolineato da più esperti, grandi attenzioni saranno riservate ai test sui riflessi: ancora primitivi naturalmente, ma che saranno indice di come il cervello stia lavorando per fornire degli stimoli e dei dati ai muscoli. Insomma: la luce di una lampadina puntata su una pupilla, secondo l’esempio più classico che tutti hanno in mente. 

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