Sarà la trentanovesima stagione di Formula 1 per Brembo, leader tra i fornitori dei vari team per impianti frenanti. Ha vinto 24 Mondiali costruttori e 18 piloti: un palmarès di tutto rispetto per l’azienda della provincia di Bergamo, che si prepara a trionfare ancora. Rifornirà sette squadre nel 2014: Ferrari, Red Bull, Mercedes, Force India, Sauber, Toro Rosso e Caterham. Mediamente il materiale che verrà fornito ai team (2 vetture) consiste di 10 set di pinze, tra i 140 e i 240 dischi e tra le 280 e le 480 pastiglie. Alle spalle c’è un grandissimo lavoro; che non si vede, come magari non è immediato notare la qualità del materiale Brembo. Eppure è quello che fa la differenza. Ci si addentra nel tecnico, e chi non mastica troppo di meccanica ed elettronica rischia di perdersi in terminologie strane e sconosciute; basti qui dire che rispetto allo scorso anno ci sono state diverse novità sulle monoposto (e questo lo sappiamo) il che ha obbligato anche l’azienda bergamasca (con sede centrale a Curno) ad adattarsi. Tra le modifiche più sostanziali, l’inserimento del Brake by Wire (BBW): ovvero, l’impianto frenante posteriore non è più azionato dal pilota in modo diretto, ma dall’impianto idraulico della vettura, cioè quello che aziona anche il cambio. Il tutto controllato della centralina elettronica che tiene conto di tutti i dati e li elabora. La ripartizione della frenata sarà spostata maggiormente sull’asse anteriore, il carico aerodinamico per il 2014 diminuisce (insieme alle velocità di punta) e questo aumenterà gli spazi di frenata, andando ad aumentare anche il tempo sul freno. Ecco perchè i dischi freno posteriori hanno un diametro inferiore rispetto all’anno scorso: questo porterà dei vantaggi in termini di peso e velocità di risposta alla pressione. Oltre a questo, Brembo ha lavorato per sviluppare design, simulazione e progettazione dell’impianto frenante, con differenze tra un team e l’altro. Tutte le altre modifiche le vedrete in pista: domenica il primo Gran Premio della stagione a Melbourne, Brembo non sarà visibile e di impatto quanto una Ferrari o la figura di Sebastian Vettel, ma sarà fondamentale in questa stagione che si è aperta all’insegna dell’incertezza.