La Ferrari continua a manifestare la propria vicinanza a Michael Schumacher tramite #ForzaMichael!,iniziativa che consente ai tifosi del Cavallino Rampante (e non solo loro, naturalmente) di inviare il loro messaggio personale in sostegno a Schumi. Così chiunque, grazie ai social network ufficiali della scuderia di Maranello, può esprimere la propria solidarietà nei confronti del sette volte campione del Mondo di Formula 1. Schumacher continua ad essere ricoverato in coma presso l’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente sugli sci di cui rimase vittima ormai quasi tre mesi fa, cioè la mattina di domenica 29 dicembre 2013 e sulle condizioni del pilota tedesco negli ultimi giorni non sono da segnalare particolari novità. In questo lungo periodo si sono alternati messaggi di celebrità, di uomini che hanno lavorato con il tedesco ai tempi della Ferrari e anche di semplici tifosi. Nella giornata di ieri, lunedì 24 marzo, la Ferrari ha selezionato in particolare un lungo e commovente messaggio da parte di un rivale eccellente di Schumacher, il britannico David Coulthard, che rievoca anche un celeberrimo episodio che coinvolse entrambi nel 1998: “Caro Michael, sono molto addolorato per la situazione in cui ti trovi, e mi dispiace per il dolore che Corinna e tutta la tua famiglia sta provando in questo momento, sperando in un tuo recupero. Quando ripenso alle nostre gare mi tornano in mente tante emozioni. Questo è perché ho incontrato tre Michael durante il tempo passato insieme. Prima di tutto l’uomo di famiglia. Ricordi quando siamo andati a cavallo vicino a Cairns durante il tempo libero che avevamo in Australia? O l’after party a Hockenheim, quando abbiamo cantato insieme al karaoke? Petra è anche finita in piscina a fine serata! Poi il pilota, incredibilmente professionale e innegabilmente il più veloce della nostra generazione, che detiene ancora tutti i record guadagnati lungo il suo cammino! Infine lo sportivo onesto! Non sarebbe corretto non ammettere di aver avuto molte divergenze di opinione. Ricorderò sempre Spa ’98, quando sei arrivato nel mio garage durante la gara con Jean Todt che cercava di impedirti di entrare nel garage McLaren! Correre contro di te ha tirato fuori il meglio da ognuno di noi, e posso dire senza timore di smentita che il tuo talento, il tuo impegno e il sostegno ai tuoi cari ti ha portato ad un livello che la maggior parte di noi può solo sognare. Hai dato credibilità alla mia carriera e mi ha fatto impegnare di più, guidare più velocemente e ottenere di più di quanto avrei fatto con una concorrenza meno agguerrita. Ho sempre ammirato la tua velocità e il tuo impegno e non vedo l’ora di ricordare davanti ad un rum e cola quanto ai nostri tempi fosse più difficile che per i giovani di oggi! Michael, penso a te e alla tua famiglia, e prego che tutto questo finisca presto e che la tua vita possa tornare alla normalità. Con enorme rispetto, DC”.
Dopo la vittoria nella Maratona di Roma con la propria handbike, per Alessandro Zanardi nella capitale c’è stato un altro appuntamento speciale. L’ex pilota di Formula 1 ha parlato all’Auditorium della Conciliazione, davanti a oltre 1800 ragazzi delle scuole della Provincia nell’evento ‘Un uomo, una sfida -Alex Zanardi’. Alcune delle parole più significative sono state dedicate a Michael Schumacher, anche lui – come Zanardi – vittima di un gravissimo incidente per il quale il campione tedesco è ancora in coma a tre mesi di distanza dalla tragica fatalità. A differenza di Zanardi, però, Schumi sta rischiando la vita per un “banale” incidente sugli sci in una giornata in montagna con il figlio. Ecco il commento di Zanardi: “Quello che è accaduto a Schumacher dimostra che nella vita c’è un destino. La vita implica dei rischi che noi viviamo spesso in modo inconsapevole. Rischi maggiori anche di quelli che si possono correre in pista. Come è accaduto a Schumi, facendo una cosa normale che fanno in tanti, dopo una vita a 300 km/h”. Ecco dunque il monito ai ragazzi: “La vita è fatta così, solo che se un pilota muore in pista lo dicono i telegiornali, mentre se muore una persona per strada in un incidente d’auto va a far parte delle statistiche”.
La Ferrari continua a manifestare la propria vicinanza a Michael Schumacher tramite l’iniziativa #ForzaMichael!.Tramite i social network ufficiali della scuderia di Maranello i tifosi del Cavallino Rampante (e non solo loro, naturalmente) possono inviare il loro messaggio personale in sostegno a Schumi. Così chiunque può esprimere la propria solidarietà nei confronti del sette volte iridato di Formula 1, che continua ad essere ricoverato in coma presso l’ospedale universitario di Grenoble dopo l’incidente sugli sci di cui rimase vittima ormai quasi tre mesi fa, cioè la mattina di domenica 29 dicembre 2013. In questo lungo periodo si sono alternati messaggi di celebrità, di uomini che hanno lavorato con il tedesco ai tempi della Ferrari e anche di semplici tifosi. Nella giornata di ieri, domenica 23 marzo, la Ferrari ha selezionato in particolare un messaggio celebre che è stato pubblicato sul sito Internet ufficiale della Rossa. Si tratta dell’incoraggiamento da parte di Damon Hill, ex pilota britannico e grande rivale di Schumi nelle stagioni 1994 e 1995, cioè gli anni in cui il tedesco vinse due titoli al volante della Benetton mentre Hill era alla Williams. Due titoli finiti al tedesco, ma con polemiche soprattutto nel 1994, quando in effetti molti Gran Premi ebbero esiti discussi (dall’uno o dall’altro), mentre nel 1995 la supremazia di Schumacher fu più netta, e Hill dovette aspettare il 1996 – primo anno di Michael in una Ferrari da rifondare – per diventare campione del Mondo. Ora però c’è molto di più in gioco, e Hill si è espresso così: “La mia esperienza di Michael è stata per lo più come un avversario, e che avversario! E la possibilità di confrontarsi con il meglio è la maggiore ambizione che uno sportivo possa avere. Michael ha vinto più gare e campionati in Formula Uno di chiunque altro, credo che correre nel Campionato del Mondo contro Michael ti permetteva di scoprire una volta per tutte che tipo di pilota eri. E sono grato di aver avuto la possibilità di essermi confrontato con Michael in alcuni epici duelli, perché mi ha dato questa opportunità. Ricordo Suzuka 1994 come una delle più grandi gare della mia vita, e anche Adelaide! A volte mi hai sconvolto, Michael, con le cose che hai detto, e a volte ho fatto arrabbiare io te, venendoti addosso! Ma tutto questo adesso non conta. Tutto ciò che conta è che tu possa recuperare e tornare dalla tua famiglia. Ti auguro tutto il bene del mondo Michael.”.