Stando a quanto riportato stamane dal tabloid inglese, Daily Mail, la moglie di Michael Schumacher, Corinna, starebbe per allestire una sorta di clinica privata nella tenuta di famiglia sul lago di Ginevra, per accogliere in maniera adeguata l’asso tedesco quando lascerà l’ospedale di Grenoble. In base a quanto raccolto dal quotidiano inglese, la suite medica costerà attorno alle 10 milioni di sterline (circa 12 milioni di euro) e servirà anche per facilitare la vita della famiglia del 7 volte campione iridato, che ogni giorno è costretta ad un tragitto di circa 200 chilometri per andare a trovare il proprio caro. Naturalmente la speranza è che l’ex pilota di Formula 1 della Mercedes, Ferrari e Benetton possa lasciare al più presto l’ospedale in cui si trova ricoverato dallo scorso 29 dicembre in seguito al tragico incidente sugli sci, anche se per ora non giungono segnali positivi in tal senso.



La Ferrari continua a manifestare la propria vicinanza a Michael Schumacher tramite l’iniziativa on-line #ForzaMichael!,che permette ai tifosi del Cavallino Rampante (e non solo) di inviare il loro messaggio personale in sostegno a Schumi. Così chiunque, grazie ai social network ufficiali della scuderia di Maranello, può esprimere la propria solidarietà nei confronti del sette volte campione del Mondo di Formula 1 e sperare magari di vedere pubblicato il proprio messaggio sull’apposita pagina dedicata nel sito Internet della Ferrari, che alterna i messaggi di semplici tifosi e appassionati a quelli di celebrità oppure di persone che con Schumi hanno lavorato nel corso della sua lunga e gloriosa carriera. Nella giornata di ieri, venerdì 28 marzo, la Ferrari ha selezionato in particolare un messaggio davvero importante, perché scritto da Rory Byrne, il progettista che ha disegnato le vetture di tutti i titoli iridati del pilota tedesco, prima alla Benetton e poi in Ferrari: “Ciao Michael, moltissime persone nel mondo ti conoscono per il grande talento da campione, per la tua bravura e il tuo spirito combattivo. Tuttavia quelli che ti conoscono bene sanno anche che sei una persona molto premurosa. Non dimenticherò quando circa 15 anni fa durante il test della nuova macchina, in una fredda giornata di gennaio, con il sole che tramontava, tu eri fermo all’inizio del rettilineo di Fiorano in attesa di effettuare l’ultima serie di prove. Stavamo aspettando alcuni aggiornamenti sul software da installare e tutti erano concentratissimi per fare in modo che tutto fosse perfetto, quando ti ho sentito parlare alla radio: ‘Qualcuno può portare giacche per i meccanici che sono qui intorno alla macchina? Stanno congelando’. Ora, nel momento del bisogno, tocca agli altri prendersi cura di te. Sono sicuro che l’amore della tua famiglia, dei tuoi amici e collaboratori, e l’assistenza del personale medico ti stanno fornendo le cure migliori. Superare questa battuta d’arresto e tornare a star bene richiederà grande coraggio e determinazione, ma se c’è qualcuno al mondo che può farcela sei tu. Voglio che tu sappia che tutti noi qui in Ferrari ti pensiamo e ti rimaniamo accanto in questa tua grande battaglia. Con i migliori auguri per una completa guarigione, Rory”. Un messaggio davvero commovente da parte dell’ingegnere sudafricano, attualmente consulente tecnico del Cavallino Rampante, per incoraggiare anche i familiari in questa difficile prova che dura ormai esattamente da tre mesi. Infatti fu proprio il 29 di dicembre il giorno in cui Schumi rimase vittima dell’incidente sugli sci che lo ha ridotto in coma.

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