La Mercedes sta dominando la stagione 2014 di Formula 1. Tre gare, tre pole position e tre vittorie: le Frecce d’Argento in questo momento non hanno rivali, lo dicono i risultati e lo dicono i dati relativi ai tempi sul giro e il passo gara. Lewis Hamilton, dopo essere stato bloccato dal suo team nel Gran Premio d’Australia (per preservare la power unit: era quarto), ha dominato in Malesia e Bahrain: è secondo nella classifica piloti dietro al compagno Nico Rosberg, 50 punti contro 61. E’ lui il più caldo in pista, al di là della classifica si pensa che il corridore sul quale puntare per la vittoria del titolo possa essere lui, che l’iride l’ha già messo in bacheca nel 2008 quando guidava la McLaren. Oggi il britannico ha parlato dell’imminente appuntamento con la quarta gara stagionale: a Shanghai, in Cina. “Sono pronto” ha detto. “L’ultima gara è stata fantastica per tutta la Formula 1, sono in un’ottima posizione e nel team cv’è una forte energia positiva. In Cina ho vissuto alti e bassi, ma il tracciato si adatta alle mie caratteristiche. Vincere per la terza volta di fila sarebbe fantastico”. I bookmaker gli danno ragione: il grande favorito è lui.
Il presidente della Ferrari spiega i perché delle grandi novità nella scuderia di Maranello, con Marco Mattiacci che ha preso il posto di Stefano Domenicali alla guida della Gestione Sportiva e quindi come team principal della squadra in Formula 1. Scelta che fa discutere, anche perché Mattiacci è poco conosciuto nel mondo delle corse: Luca di Montezemolo ne ha parlato a Roma, nel corso dell’evento nel quale è stata svelata la Ferrari California T blu nella concessionaria della famiglia del presidente del Coni Giovanni Malagò. “Il primo a non essere soddisfatto di questo momento sono io, ma state tranquilli, ci metto la faccia: Mattiacci è la scelta giusta. Torneremo a vincere presto”. Uno slogan di grande impatto, ma forse eccessivo in questo momento, tanto che Montezemolo precisa subito: “Le prossime 4-5 gare saranno decisive per capire se e come riusciremo a colmare il gap con le Mercedes”. Scenario più realistico, perché ci vorrà del tempo. Quello che è certo è che la scelta di Mattiacci non è stata un ripiego: “Ho deciso di puntare su un giovane manager in cui credo molto e su una persona della famiglia Ferrari senza andare in giro per il mondo a cercare qualche mercenario, perché siamo pieni di talenti con qualità e capacità. Ho sentito, letto, commenti fuori posto, ad esempio che Mattiacci non è un tecnico. Ma in Ferrari siamo tutti tecnici, e da loro mi aspetto una reazione immediata. Io lo aiuterò, farò come in passato e sarò più vicino alla Formula 1, ci dedicherò più tempo. Guardiamo avanti: tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per tornare competitivi. Detto che la scelta di Mattiacci è stata fatta d’accordo con Sergio Marchionne, e tributato il doveroso omaggio a Domenicali (“ha avuto il coraggio di dimettersi, e dal 2007 abbiamo vinto tre Mondiali e ne abbiamo sfiorati altrettanti), Montezemolo non ha perso l’occasione per criticare di nuovo la Formula 1 attuale: “Stanno rovinando uno sport grandioso a colpi di regolamento. Non glielo permetteremo, per noi la Formula 1 è vita”.