E’ mistero sulla situazione di Michael Schumacher. Una certezza c’è, e sono i miglioramenti che sono stati confermati questa mattina in modo ufficiale della manager e portavoce Sabine Kehm. C’è però grande incertezza sul futuro di Schumi: sarà ancora presso l’ospedale di Grenoble oppure il sette volte campione del Mondo di Formula 1 sarà trasferito altrove? Stamattina la Bild aveva parlato di un trasferimento ormai imminente, ma su questo punto la stessa Kehm ha smentito parlando con il giornalista italiano Ronny Mengo, della redazione Motori di SportMediaset: nessuno spostamento, pur ribadendo ancora una volta che “ci sono segnali che ci danno coraggio”. Insomma, quello che più conta è che questi miglioramenti sembrano ormai essere concreti e smentiscono le previsioni più negative, anche se restano diverse incognite, probabilmente dovute anche al fatto che le gravi lesioni cerebrali riportate da Schumacher nell’incidente del 29 dicembre scorso impongono la massima prudenza, perché gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.



Nuove indiscrezioni sulla salute di Michael Schumacher, ma questa volta potrebbero arrivare notizie positive. Il quotidiano tedesco Bild parla infatti di “segnali di miglioramento” circa le condizioni del sette volte campione del Mondo di Formula 1, che ormai da oltre tre mesi è ricoverato in coma all’ospedale di Grenoble. Secondo le informazioni del giornale tedesco, infatti, l’ex pilota della Ferrari potrebbe presto essere trasferito in un’altra clinica. La portavoce e manager Sabine Kehm ha confermato l’ottimismo su un possibile miglioramento di Schumi, pur senza abbandonare la consueta prudenza: “Ci sono segnali che ci danno coraggio”, ha infatti dichiarato la Kehm. Cautela che d’altronde è doverosa, visto che la stessa Bild precisa che le lesioni cerebrali di Schumacher sono così complicate che gli imprevisti sono all’ordine del giorno e sempre dietro l’angolo, per cui la questione verrà trattata con estrema cautela. Resta inoltre da capire quale sarà la meta di questo trasferimento: un altro ospedale o la casa di famiglia in Svizzera, attrezzata come si parlava nei giorni scorsi in modo da ospitare Michael?



Sulla situazione di Michael Schumacher, negli ultimi giorni continua a tenere banco la volontà della moglie Corinna di riportare a casa Schumi, attrezzando in modo adeguato la loro villa in Svizzera. La camera dovrà essere dotata di tutti i macchinari necessari per un paziente in coma, e naturalmente ci dovrà essere anche personale specializzato per seguire nel modo migliore il sette volte campione del Mondo di Formula 1. A dire il vero, però, non c’è ancora nessuna conferma ufficiale sul fatto che sia davvero questa la volontà della famiglia Schumacher. Comunque, il trasferimento sarebbe fattibile. Questo innanzitutto per la ridotta distanza da Grenoble al lago di Ginevra, circa 150 km; inoltre, tornare a vivere in un ambiente familiare potrebbe apportare grossi benefici alla ripresa dell’ex pilota Ferrari. A fugare i dubbi sulle incognite del trasporto ha provveduto il medico viennese Reinhard Weinstabl, intervistato dal portale austriaco oe24.at: “Il trasferimento può essere effettuato in qualsiasi momento, meglio se con un elicottero. Schumacher è sicuro per il trasporto. Infatti il trasporto di un paziente che è ancora artificialmente ventilato è tecnicamente complessa, ma fattibile”, rassicura l’esperto.



Un pesce d’Aprile veramente sgradevole su Michael Schumacher ha scatenato forte indignazione in Germania.Secondo quanto riferisce l’edizione on-line del giornale Focus,la rivista femminile di Monaco The Current, nella sua ultima edizione in edicola, ha messo in copertina una foto di Schumi insieme alla moglie Corinna, con un titolo a caratteri cubitali: “Mi sono svegliato”, oltre a un riferimento (in caratteri molto più piccoli) sul destino di Schumacher. Lo scherzo sulla sorte del grande campione, sette volte iridato in Formula 1 e icona sportiva di tutta la Germania, non è piaciuto di fatto a nessuno, visto che l’ex pilota della Ferrari è ricoverato in coma da oltre tre mesi presso l’ospedale di Grenoble. Insomma, anche in una giornata come oggi ci sono dei limiti che non andrebbero superati: non tutta la pubblicità è una buona pubblicità, anche il 1° di aprile…