La Fia ha deciso che la responsabilità del pauroso incidente fra Sergio Perez e Felipe Massa all’inizio dell’ultimo giro del Gran Premio del Canada a Montreal sia da assegnare in particolare al pilota messicano della Force India, che per questo motivo verrà penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza della prossima gara, il Gran Premio d’Austria a Zeltweg. Nel comunicato ufficiale della Federazione si legge infatti che Perez ha deviato dalla propria traiettoria, causando così l’impatto con Massa che stava tentando di sorpassarlo per agguantare il quarto posto. Quel che più conta, comunque, è che entrambi i piloti stanno bene, cosa certamente non scontata dopo un impatto così duro e così terrificante anche da vedere in televisione. La Fia inoltre ha sanzionato di tre posizioni sulla griglia di partenza della prossima gara anche il britannico Max Chilton, ritenuto responsabile dell’incidente al primo giro con il compagno di squadra Jules Bianchi, che ha messo fuori causa entrambe le Marussia.
Ultimo giro del Gran Premio del Canada. Incredibilmente il circus della Formula 1 sta assistendo a qualcosa che si pensava impossibile: la Mercedes non sta vincendo la gara, anzi Lewis Hamilton si è ritirato da un po’ causa un problema ai freni e Nico Rosberg, che ha lo stesso problema, lamenta anche la perdita di potenza del motore (specialmente nel terzo settore). Le Frecce d’Argento sono in difficoltà: una breccia di umanità nella quale è bravo a infilarsi Daniel Ricciardo, che si porta in testa e assapora la prima vittoria in carriera. Diavolo d’un Newey, pensano tutti. L’ingegnere che ha rinnovato con la Red Bull ce l’ha fatta di nuovo, sembrano spacciati ed eccoli lì davanti a tutti. Già, ma all’ultimo giro succede altro, e tutta l’attenzione – o quasi – si sposta sulle immediate retrovie. Perchè i guai di Rosberg hanno provocato un trenino che non si vede da tempo: c’è Sergio Perez che a un certo punto grazie alla strategia della singola sosta si era trovato a mezzo secondo da Rosberg, ma poi è stato superato da Ricciardo e Sebastian Vettel e sta lottando per tenere dietro Felipe Massa, che addirittura era in testa e provava a non fermarsi più ai box, ma era stato costretto a farlo. Nico Hulkenberg (anche lui a sosta singola), Fernando Alonso che più di così non riesce a fare per risollevare una Ferrari nella melma e Jenson Button chiudevano il gruppo. Un finale emozionante: ed ecco che improvvisamente Massa capiva di non poter più indugiare, vedeva uno spiraglio all’interno di Perez e provava il podio. Ma era un punto impossibile: quello che si vedeva era uno spaventoso botto tra la parte anteriore destra della Williams e la parte posteriore sinistra della Force India, entrambe schizzano come proiettili senza controllo contro le barriere protettive e il botto è devastante. Fortunatamente arrivano subito segnali che di grave non c’è nulla; ma lo spavento è tanto, e addirittura il replay chiarisce come Sebastian Vettel, che aveva correttamente impostato la curva, abbia mancato davvero per questione di centimetri (racconterà di aver rallentato e schivato d’istinto) la Williams lanciata a peso morto. Uno schianto terribile: il quattro volte campione del mondo finisce a podio, Button approfitta della confusione per prendersi il quarto posto scavalcando sia Alonso che Hulkenberg. I due malcapitati vengono invece portati in ospedale per una Tac, ma le prime notizie dicono che effettivamente stanno bene e lo stesso pilota brasiliano ha già postato una foto in cui mostra il consueto pollice. E accusa anche il collega: a rivedere le immagini appare piuttosto evidente come sia Massa a sbagliare, provando a entrare in un punto impossibile. E’ anche la tesi della Force India, che chiarisce come “Felipe ha cercato di passare all’interno, poi ha capito che non aveva spazio ed è tornato in traiettoria; è stato lì che ha colpito la nostra macchina”. Lo staff del brasiliano sostiene invece che a provocare l’incidente sia stata una frenata anticipata e imprevedibile di Perez. Sia come sia – su questo nel caso investigherà la FIA – siamo tutti sollevati che non sia successo nulla di grave. (Claudio Franceschini)