La notizia è di quelle clamorose, capaci di suscitare scalpore nell’opinione pubblica e negli appassionati della Formula 1. Bernie Ecclestone ha detto in un’intervista alla Gazzetta dello Sport (clicca qui per saperne di più) che probabilmente non verrà rinnovato il contratto che lega il mondo della Formula 1 al circuito di Monza, che scade nel 2016. Sarebbe veramente una cosa triste, l’addio a un circuito che ha visto le imprese dei più grandi piloti di ogni tempo, il circuito della Ferrari, il circuito di tutti gli appassionati italiani di questo sport. Un fatto che fa male, che fa riflettere su quello che sta succedendo poiché si stanno abbandonando le nazioni che tanto hanno dato alla storia dell’automobilismo per andare in paesi con poca tradizione. Ne abbiamo parlato con Cesare Fiorio. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cosa pensa della volontà di Ecclestone di togliere Monza dalla Formula 1? Sono le solite cose che fa Ecclestone, che si muove sempre per interesse personale e in questo modo sta allontanando la Formula 1 dagli spettatori e dai circuiti tradizionali.
Secondo lei sarà una decisione definitiva? Mi auguro di no, ho paura più che altro che sia una mossa ricattatoria di questo signore che ha stancato con i suoi atteggiamenti, magari lo fa per avere più soldi da dividere poi con le squadre.
Quindi motivi economiche alla base di questa scelta di Ecclestone? Naturalmente sì, motivi che spero le squadre non ascoltino e che comunque confermano il modo di fare arrogante di questo personaggio.
Cosa perderebbe la Formula 1 senza Monza? Monza è il circuito della Ferrari, ha fatto la storia della Formula 1, sarebbe proprio triste perdere un Gran Premio di questo valore e importanza.
Ecclestone è ancora il padre padrone della Formula 1? No, secondo me sta già attraversando la sua parabola discendente. Ecclestone non riesce più ad avere il controllo della situazione come un tempo.
Cosa si potrà fare per impedirgli di abbandonare Monza? Spero che si muovano la Ferrari e l’Aci, che è rappresentata con la vicepresidenza a livello mondiale. Spero che si muova il mondo dell’automobilismo italiano e faccia sentire la sua voce.
Il Mugello è l’alternativa, o magari rinascerà il progetto Roma? Roma mi sembrava un’idea politica, il Mugello invece potrebbe anche essere un circuito buono. Ma ripeto, bisogna continuare con Monza, non si può perdere un circuito di questo genere, così importante per tutta la Formula 1. (Franco Vittadini)