Il Gran Premio del Belgio rischia di aver scosso le fondamenta non solo della stagione 2014 di Formula 1, ma anche e soprattutto il mercato piloti per il prossimo anno. Sappiamo tutti cosa è successo: al secondo giro sul circuito di Spa-Francorchamps Nico Rosberg, che si trovava in seconda posizione, ha provato un sorpasso impossibile all’esterno ai danni di Lewis Hamilton. Quando ha capito di non avere spazio ha cercato di rimettersi alle spalle del suo compagno, ma con l’ala anteriore ha colpito la ruota posteriore sinistra del britannico, provocando non solo un danno alla Mercedes numero 6 (cosa che gli è poi costata la vittoria) ma anche la foratura dello pneumatico di Hamilton, che ha dovuto percorrere un intero giro su tre ruote e infine si è ritirato, non potendo più competere per i punti. A fine gara Toto Wolff e Niki Lauda hanno avuto parole durissime nei confronti del tedesco, ricoperto dai fischi del pubblico belga nonostante Eddie Irvine, cerimoniere sul podio, provasse a placare le ire degli appassionati. Ecco: al di là dei possibili scenari 2014, l’accaduto può avere ripercussioni sul mercato piloti. Spieghiamo: Hamilton e Rosberg, va da sè, difficilmente potranno convivere ancora nello stesso team. Chi sarà ad andarsene? Al momento possiamo sintetizzare così: se Rosberg vincerà il Mondiale, a fare le valigie sarà Hamilton. Se invece il tedesco soccomberà a Hamilton o, ancor più clamorosamente, a Daniel Ricciardo o qualcun altro, chi partirà sarà inevitabilmente lui, perchè a oggi ha tutto il team contro nonostante stia guidando la classifica. Fin qui ci siamo, ma il punto è un altro: dove andrà a finire Hamilton? L’ipotesi per ora sembra essere una sola, come riporta anche Tuttosport: la McLaren. Dalla quale Lewis se n’era andato in polemica, ma che adesso si è rimessa nelle mani di Ron Dennis e cioè l’uomo che aveva fortemente voluto e poi coccolato l’inglese, facendogli vincere il titolo del 2008. Non è un mistero che Dennis abbia già espresso la volontà di riportare a Woken il suo pupillo, che è favorito rispetto a un ritorno di Fernando Alonso il quale, al di là del probabile rinnovo con la Ferrari, della McLaren conserva un ricordo da semi-incubo e non è nelle grazie del patron (e lo ricordiamo bene). E la Red Bull? Ipotesi meno realistica: le Lattine Volanti sono solite costruirsi in casa le proprie stelle, è stato così per Sebastian Vettel ed è stato così per Daniel Ricciardo. Proprio l’esplosione dell’australiano potrebbe sancire l’addio del quattro volte campione del mondo, frustrato dal dover fare da secondo al compagno (pur se in merito non ha mai detto una parola, quantomeno non in pubblico). Uno scambio Vettel-Hamilton? Se il primo in McLaren ci potrebbe anche finire, il secondo in Red Bull si fa fatica a vederlo, perchè in caso di addio di Seb sarebbe Daniil Kvyat, cioè un prodotto di casa, a prenderne il posto (è lo stesso motivo per cui l’ipotesi di Alonso al posto di Vettel non è troppo percorribile). Insomma, il mercato piloti si scuote: mancano otto gare al termine della stagione e la lotta al Mondiale è aperta, ma il futuro in Formula 1 è già iniziato.
(Claudio Franceschini)