Dopo il Gran Premio di Singapore, le parole di Marco Mattiacci hanno rafforzato l’ipotesi di un addio di Fernando Alonso alla Ferrari. Infatti, la dichiarazione del team principal (“Resta? Per il momento sì”) non ha dato garanzie ed è quindi l’ammissione che qualcosa non va nel rapporto fra il pilota spagnolo e Maranello, nonostante un contratto che scadrà a fine 2016, cioè fra due anni. Le cinque stagioni vissute insieme hanno regalato molte meno soddisfazioni del previsto, e se almeno nei primi anni (2010 e 2012) la delusione era stata perdere il titolo all’ultima gara, adesso la crisi è molto più profonda. Alonso ormai ha 33 anni e non potrà aspettare ancora molto a lungo una macchina competitiva se vorrà ancora vincere qualche Mondiale nella parte finale della sua carriera, ma ovviamente il nuovo presidente Sergio Marchionne e lo stesso Mattiacci non possono dare garanzie dal punto di vista tecnico: è difficile dire se la Ferrari potrà lottare con la Mercedes già nel 2015, più realistico pensare al 2016, ma senza certezze perché comunque il gap è ampio. L’addio di Luca di Montezemolo non aiuta, così come quello di Stefano Domenicali: entrambi erano convinti sostenitori di Fernando, che adesso ha perso i suoi principali punti di riferimento all’interno della scuderia. Con parte della squadra le cose non vanno molto bene, e anche lo stesso Mattiacci non sembra volerlo trattenere ad ogni costo: significativi i suoi ripetuti accenni alla “discontinuità” e anche il riferimento a una “discussione che riguarda anche il modo di definire i nostri rapporti”. Il motivo è semplice: la Ferrari deve dare vita ad un progetto a lungo termine, mentre Alonso vuole una svolta che possa quanto meno permettergli di lottare per il titolo già nel 2015, pensando anche a una clausola per liberarsi a stagione in corso se le cose dovessero andare male (ipotesi sgradita al Cavallino). Il problema è, per entrambe le parti, la carenza di alternative. Per Fernando l’ipotesi più concreta è la McLaren, che però ha problemi con gli sponsor ed è un’incertezza pure dal punto di vista tecnico perché non è dato sapere al momento quanto sarà competitiva la nuova power unit Honda, dunque per Fernando potrebbe essere un nuovo salto nel buio; per la Ferrari al momento risulta difficile arrivare a piloti di primo livello che possano sostituire Alonso. A meno che invece della McLaren la destinazione dello spagnolo non diventi la Red Bull in uno scambio con Sebastian Vettel: al momento però questa è solo un’ipotesi di cui tanto si parla ma con pochi contatti concreti. Una cosa è certa: può succedere di tutto.