L’ha fatto apposta? All’indomani del Gran Premio d’Italia 2014 – in realtà già dal secondo successivo al fatto – sul web è scoppiata la domanda-polemica. Nico Rosberg, leader del Mondiale di Formula 1, ha perso una grande occasione; comandava agevolmente sul circuito di Monza quando è andato dritto, per la seconda volta in pochi giri, alla prima variante. Ha dovuto così effettuare uno slalom tra i cartelli segnaletici, perdendo quel paio di secondi che ha permesso a Lewis Hamilton di balzare in testa e prendersi la sesta vittoria stagionale. Il tedesco si è trovato da un possibile +36 al reale +22; niente di gravissimo per carità, ma ha mancato una spallata importante quando mancano 6 gare al termine della stagione. Da questo momento in poi è tutto un analizzare e speculare. La Gazzetta dello Sport ha lanciato il sondaggio: ha fatto apposta a saltare la chicane? Risposta: per il 78,3% degli utenti sì, l’ha fatto apposta. Jackie Stewart, tre volte campione del mondo di Formula 1, pochi minuti dopo il fatto ha candidamente ammesso che “quando ho visto Rosberg commettere lo stesso errore per la seconda volta mi sono chiesto cosa ci fosse che non andava. Non è un punto particolarmente difficile e penso che Nico potesse quantomeno sforzarsi di correggere la traiettoria”. In casa Mercedes hanno bollato la polemica come “folle” quando c’è un Mondiale apertissimo da giocarsi, mentre il protagonista diretto ha tranquillamente spiegato che non c’era volontarietà, dandone una spiegazione tecnica. “Avrei potuto fare la chicane senza problemi; ma se l’avessi fatto la gomma si sarebbe spiattellata. A quel punto ho preferito perdere due secondi per ogni errore piuttosto che venti per tornare ai box per una seconda sosta”. Comprensibile; il tedesco ha aggiunto che Hamilton era comunque più veloce e che, pur essendo deluso dal secondo posto, tutto sommato va bene così. Poi, però, ci sono i dubbi. Il mezzo sorriso di Toto Wolff nel momento che ha deciso il Gran Premio d’Italia è sfuggito a pochi; e il ricordo dell’impatto di Spa è ancora troppo fresco nella mente per non pensare maliziosamente che Rosberg abbia voluto “rendere il favore” alla prima occasione utile, restituire ad Hamilton i punti persi in Belgio (anche se allora era stato un 18-0, qui è un 18-25 ed è diverso) ed evitare di incattivire una guerra che all’interno del box Mercedes sembra essere fredda ma molto intensa. Ad ogni buon conto, se anche Rosberg lo avesse fatto di proposito, il bel gesto non gli ha evitato di prendersi un altra dose di fischi (pur se in misura minore rispetto a quelli di due settimane fa) ai quali non è sfuggito nemmeno parlando nel suo perfetto italiano e spendendo belle parole per il calorosissimo pubblico di Monza. Il prossimo appuntamento è a Singapore, Gran Premio in notturna; il circuito di Marina Bay ci riserverà altre sorprese?
(Claudio Franceschini)