Lewis Hamilton ha conquistato il suo terzo Mondiale di Formula 1, bissando con la Mercedes quello già vinto nella scorsa stagione dopo il primo conquistato nel 2008 con la McLaren. Col successo nel Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, il pilota inglese ha sigillato con ben tre gare d’anticipo un trionfo che d’altronde era ampiamente annunciato da molto tempo vista la superiorità tecnica delle Frecce d’Argento e considerato che Nico Rosberg non è mai riuscito ad impensierirlo sul serio quest’anno. Un successo che lo pone sullo stesso piano di tante leggende della Formula 1, compreso il suo idolo Ayrton Senna che ha pure superato come numero di vittorie. Per commentare la vittoria di Lewis Hamilton abbiamo sentito Cesare Fiorio. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Quello di Hamilton era un Mondiale annunciato? Sì, lo era già dall’inizio della stagione. Del resto l’anno scorso ci furono solo tre successi della Red Bull, quest’anno altrettanti della Ferrari.

Rosberg poi non è riuscito a dargli fastidio come nella scorsa stagione… Rosberg ha perso fiducia quando ha visto che Hamilton gli stava sempre davanti. Rosberg credo sia rimasto sui livelli della scorsa stagione, è Hamilton casomai che è migliorato.



Merito più della Mercedes o più del pilota inglese questo successo? Diciamo che è difficile distinguere in questi casi i meriti della macchina da quelli del pilota. Alla fine comunque ha vinto il migliore sulla macchina migliore, questa accoppiata non aveva rivali.

Quali sono le doti principali di Hamilton? La velocità in tutte le sue declinazioni, è un pilota che ha come prima cosa questa caratteristica nel suo Dna agonistico.

Quando si è capito che il titolo mondiale era suo? Si è capito quando Rosberg non riusciva mai a stargli davanti nei primi Gp, tranne Montecarlo dove la Mercedes ha sbagliato e ha sfavorito Lewis. Il pilota inglese quando ha preso il comando della situazione non ha avuto problemi a vincere il Mondiale. Il pilota inglese è sempre stato superiore a Rosberg.



Hamilton si può paragonare ai grandi piloti del passato? Sono sempre paragoni generici quelli che si fanno in questi casi. Senna ad esempio poteva fare sicuramente di più senza l’incidente. Hamilton ha colto più successi di lui, ma all’epoca si correva di meno. Ogni pilota fa parte della sua epoca. Quel che conta sono i risultati che ottengono durante la loro attività.

Cosa succederà nella prossima stagione? Purtroppo per gli avversari, a partire dalla Ferrari, mi sembra che la differenza con la Mercedes sia ancora molto grande. Questa stagione la casa tedesca ha sofferto solo a Budapest e Singapore. Dovrebbe essere dura anche nel 2016.

Hamilton potrà passare alla Ferrari in futuro? In un mondo come quello della Formula 1 possono avvenire sempre dei cambiamenti e un pilota come Hamilton un giorno potrebbe voler correre con la Ferrari che è la scuderia più gloriosa. Non c’è da escludere niente… (Franco Vittadini)