Ha ricevuto l’ok ufficiale da parte della Fia e quindi sarà al volante della sua McLaren per il Gran Premio di Malesia sul circuito di Sepang. Il pilota spagnolo infatti ha superato i test medici a cui è stato sottoposto oggi, dimostrando di aver recuperato dopo l’incidente di domenica 22 febbraio durante i test al Montmelò. “Ringrazio chi ha avuto cura di me e la McLaren per la grande professionalità dimostrata”, sono state le parole dell’ex pilota Ferrari. Dopo aver superato le visite mediche, Alonso è stato uno dei protagonisti della consueta conferenza stampa pre-Gran Premio del giovedì parlando sia del suo ritorno in gara sia dell’incidente. A questo proposito, Alonso ha dato la sua versione e ha voluto smentire le ipotesi circolate circa la sua amnesia: “Ricordo quanto successo, è stata colpa dello sterzo che era bloccato verso destra, il vento non c’entra. E non è vero che quando mi sono svegliato pensavo di essere nel 1995 e che parlavo in italiano”. Dunque non sono vere le voci rilanciate anche oggi, secondo le quali Fernando per un giorno intero avrebbe pensato di avere 13 anni, anche se una perdita di memoria c’è stata: “C’è stato un lasso di tempo di cui non ho ricordi, però i medicinali hanno funzionato e non ci sono stati problemi. Non ho mai perso coscienza durante l’impatto ma è successo in ambulanza e in ospedale per la somministrazione di farmaci”. Alonso ha approfondito anche il tema della causa del suo incidente, smentendo anche quella che era stata la prima versione ufficiale del suo stesso team: “C’è stato un problema allo sterzo che però non ritroviamo nei dati. Ci sono delle indicazioni ma non una risposta. Sono d’accordo con la squadra, è impossibile dire con certezza cosa è stato. Prima o poi forse troveremo qualcosa ma se non siamo riusciti fino ad ora forse non lo sapremo mai”. Poi si parla di ciò che lo attende nei prossimi giorni: “Non ho paura di gareggiare. Qui ho fatto la mia prima pole nel 2003 e poi tre vittorie con tre squadre diverse (2005 con la Renault, 2007 con la McLaren e 2012 con la Ferrari, ndR)”. La situazione attuale della McLaren, però, gli impedisce di volare alto: “Dobbiamo tenere i piedi per terra. Non siamo nella posizione che volevamo. Sarà una sorta di sessione di test, non ho grande dimestichezza con l’auto, dovrò imparare ancora molto. La sfida è grande ma sono pronto ad accoglierla”. Nessun rimpianto però per il ritorno in McLaren: “Sono una delle persone più felici al mondo. Ho una sfida complessa davanti a me, sarà difficile ma le cose andranno sempre meglio. E’ la squadra che seguivo da bambino con Senna. Non siamo al livello che vorremmo essere ma il progetto è a lungo termine. In tutta la mia carriera ci sono stati momenti bellissimi, anche in Ferrari negli ultimi 5 anni. Ho deciso che erano abbastanza, ho preferito rischiare”.



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