Un successo dedicato a Jules Bianchi, quello di Sebastian Vettel nel Gran Premo d’Ungheria 2015. Una vittoria stupenda per il tedesco della Ferrari, una gara condotta in testa dall’inizio alla fine a Budapest dove Vettel come del resto il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen ha fatto una partenza eccezionale. Kimi Raikkonen era secondo quando è stato messo ko da un errore tecnico, rallentando vistosamente e poi essendo costretto al ritiro. Ma il Gran Premio d’Ungheria 2015 ci dà anche l’occasione di esplorare il Mondiale 2015 di Formula 1 alla pausa: si riprenderà infatti a fine agosto con il Gran Premio del Belgio, e ci si arriverà con le Mercedes che sono sempre saldamente al comando ma devono registrare l’attacco di un Vettel che, come Daniel Ricciardo nel 2014, non ha intenzione di mollare. Un Ricciardo che peraltro, insieme a uno strepitoso Daniil Kvyat al primo podio in carriera, riporta in alto la Red Bull e ci fa pensare che forse le Lattine Volanti avranno un ruolo da giocare nella seconda parte della stagione. Per un commento sul Gran Premio d’Ungheria 2015 e uno scorcio sulle prime 10 gare del Mondiale 2015 di Formula 1, IlSussidiario.net ha contattato in esclusiva Giancarlo Minardi.
Sorpreso dalla partenza di Vettel che gli ha permesso di vincere? Visto come erano andate le prove certamente, devo ammettere che sia Vettel che Raikkonen hanno fatto una partenza eccezionale. Tutti i miei complimenti ai due piloti della Ferrari.
Come giudica la prova di Raikkonen? Molto positiva naturalmente, ovviamente anche per una macchina come la Ferrari bisogna dare importanza all’affidabilità, che in certi frangenti non è sempre a proprio favore. Così si spiega il suo ritiro, ma Kimi finchè è rimasto in pista ha fatto benissimo.
Dopo il secondo successo stagionale pensa che Vettel potrà lottare per il Mondiale? Bisogna stare con i piedi per terra: è vero che Vettel ha vinto due gare ma da qui a dire che potrà vincere il Mondiale battendo le Mercedes ce ne corre…
Giusto dedicare il successo di Budapest a Jules Bianchi? Direi proprio di sì, l’avrebbe fatto qualunque pilota, tanto più uno della Ferrari che è la scuderia attorno alla quale ruotava Jules.
Disastro Mercedes, Hamilton molto deludente, con diversi errori…
Hamilton deludente: tanti errori e una prova molto scadente e da dimenticare subito… Sì, Hamilton ha commesso tanti errori e non è mai stato in gara, anche per colpa di una Mercedes stavolta non all’altezza, come già era accaduto lo scorso anno. Una gara dalla quale svoltare immediatamente.
E Rosberg? In una situazione del genere poteva approfittarne maggiormente, invece non ha dato il meglio di sé. E’ vero che è stato svantaggiato dal fatto che Ricciardo l’ha tamponato – in questo senso il pilota australiano meritava una penalizzazione – ma è anche vero che Nico non ci ha provato fino in fondo quando si trovava alle spalle di Vettel.
Cosa dire della Red Bull che ha portato entrambi i suoi piloti sul podio? Una buona prova che dimostra come questa scuderia si trovi a suo agio all’Hungaroring, qui Ricciardo conquistò il successo nel 2014.
Crede in una grande seconda parte di stagione per la Red Bull? Anche qui, come per la Ferrari, ci andrei piano. La Red Bull potrà fare bene ma certo in collaborazione con la Renault dovrà risolvere i problemi che l’hanno contraddistinta finora.
Cosa succederà in questo tempo di pausa, come lavoreranno secondo lei le varie macchine? Intanto per regolamento nessuno potrà fare niente, pena sanzioni sulle varie macchine che non rispetteranno le leggi. Poi sicuramente le varie monoposto potranno sfruttare il lavoro fatto nella lunga pausa a causa della cancellazione del Gran Premio di Germania prima del Gran Premio d’Ungheria; si presenteranno in questo modo al prossimo Gran Premio del Belgio.
(Franco Vittadini)