“Adesso è dura”. Nico Rosberg sintetizza così gli zero punti rimediati nel Gran Premio d’Italia 2015, che aumentano lo svantaggio nei confronti di Lewis Hamilton a 53 punti. Le fiamme che hanno avvolto la Mercedes del tedesco, nelle battute finali di Monza quando era in corso la lotta per il secondo posto, rischiano di mandare metaforicamente in cenere le possibilità di Rosberg di mettere le mani sul titolo Mondiale di Formula 1; “nel weekend abbiamo avuto un pezzo di telaio rotto” ha detto Rosberg “un pezzo usato varie volte, non capiamo cosa sia successo. Poi ho dovuto girare con un motore vecchio che aveva troppi giri di vita; due sono stati di troppo”. Per Rosberg adesso, come ha già detto lui, la rincorsa al compagno di squadra si fa davvero difficilissima. “Continuerò a lottare” ha chiuso, e siamo certi che lo farà.
Lewis Hamilton ha vissuto momenti di tensione appena dopo la gara: appena dopo aver tagliato il traguardo del Gran Premio d’Italia 2015, con la settima vittoria stagionale, il pilota britannico ha parlato dello strano team radio pervenutogli più volte nel corso degli ultimi giri, quando il team gli ha chiesto di spingere al massimo nonostante l’ampio vantaggio su Sebastian Vettel. “Ora ho capito perchè” ha detto Hamilton, una volta chiarito che l’ordine era per evitare di incorrere in eventuali 20 secondi di penalità vista la pressione degli pneumatici inferiore a quelle che erano le indicazioni della Pirelli. Hamilton però ha anche ammesso, quando ancora non era chiaro se sarebbe stato penalizzato, di pensare soltanto a “quando guardavo questa gara da casa e sognavo di essere a Monza: come sempre il calore del pubblico è stato meraviglioso”. Il leader della classifica mondiale di Formula 1 ha ringraziato anche tutto il team Mercedes per il lavoro straordinario, “gli sono grato per i grandi risultati che mi permettono di cogliere”. Sono 40 le gare vinte da Lewis Hamilton: la prossima lo porterebbe ad agganciare Ayrton Senna e Sebastian Vettel al primo posto della classifica di tutti i tempi (Alain Prost, secondo, ne ha 51).
A Monza ha vinto ancora una volta Lewis Hamilton con la fenomenale Mercedes che domina la Formula 1 ormai da due anni, ma sul podio del Gran Premio d’Italia sono saliti anche due piloti amatissimi dal pubblico italiano. Di Sebastian Vettel potete leggere nel paragrafo sotto, al terzo posto invece si è piazzato Felipe Massa che alla Ferrari ha vissuto ben otto stagioni prima di passare alla Williams. L’affetto dei tifosi per Felipe è ancora tanto e lui li ha ringraziati così: “Grazie mille a tutti. Sono molto contento di essere qui con voi. Questo podio è meraviglioso, questo rettifilo è fantastico. Siete tutti nel mio cuore”. Nel finale Massa ha dovuto resistere all’attacco di Bottas: “Io mi ero fermato prima a sostituire le gomme e non finale ho cominciato a perdere prestazioni, è stata davvero dura”. Infine l’appello a favore di Monza: “Non possono cancellarla, questa è la storia della Formula 1”.
Sebastian Vettel ha conquistato il secondo posto a Monza, un piazzamento speciale anche per chi in carriera ha vinto quattro Mondiali perché un podio al primo Gran Premio d’Italia al volante di una Ferrari è un’emozione speciale: “E’ il più bel secondo posto della mia carriera e per me vale più di una vittoria, le emozioni non si misurano con i punti – ha detto Seb -. Se cancellate questa gara dal calendario per qualsiasi dannata questione di soldi, penso che in pratica ci state strappando il cuore. Noi piloti corriamo per questo”. Un appello forte, speriamo che venga ascoltato. Vettel ha raccontato così la gara: “Ho attaccato alla prima curva, ma Hamilton aveva la traiettoria interna e non potevo rischiare. Per due giri i nostri tempi erano vicini, poi ha trovato una spinta extra e mi è scappato via. Rosberg? Alla fine stava riuscendo a raggiungermi, anche se penso che l’avrei tenuto dietro pure se non fosse stato costretto al ritiro. Peccato solo non avere Kimi sul podio”. Seb non fa polemica neppure sul caso della pressione dei pneumatici che ha messo in dubbio la vittoria di Hamilton: “Bisogna avere rispetto ed essere sportivi, riconoscendo che lui è stato molto bravo”.
Dopo l’ottima prestazione nelle qualifiche, con il secondo e il terzo posto in griglia, la Ferrari sperava di ottenere la terza vittoria stagionale nel Gran Premio di casa, a Monza. A vincere però è stata ancora una volta la Mercedes di Lewis Hamilton, alla terza vittoria in questa gara dopo le affermazioni nel 2012 (su McLaren) e nel 2014. Per il britannico, alla settima vittoria in questo 2015, si è trattato in realtà di un vero e proprio dominio: partito dalla pole, è scattato in testa, ha mantenuto la vetta della classifica per tutta la corsa, poi conquistata con più di venti secondi di vantaggio sul secondo, e ha fatto registrare anche il giro più veloce.
Una gara perfetta per l’inglese, che ha potuto festeggiare sfoggiando una nuova capigliatura color biondo platino sul podio. La Ferrari, al contrario, ha visto la propria gara in salita fin dall’inizio. Kimi Raikkonen, che aveva riportato la scuderia italiana in prima fila a Monza per la prima volta dal 2010, ha avuto infatti un problema con la frizione che l’ha costretto a una partenza a rilento. Il finlandese si è così ritrovato subito in fondo allo schieramento, ma non si è fatto prendere dal panico e ha dato avvio a una rimonta che lo ha portato, sorpasso dopo sorpasso, sfruttando anche i ritiri altrui, fino al quinto posto finale. La Ferrari è riuscita comunque a piazzare un pilota sul podio per l’ennesima volta in questa stagione, grazie all’ottima prestazione di Vettel (qui vincitore nel 2008, a soli 21, con la Toro Rosso e poi nel 2011 e 2013 con la Red Bull), che, dopo aver conquistato la seconda posizione in partenza, l’ha conservata con tenacia per tutta la gara, resistendo negli ultimi giri anche alla rimonta della seconda Mercedes, guidata da Nico Rosberg. Proprio il tedesco è il principale deluso di giornata: dopo essere stato ostacolato da Raikkonen in partenza, è stato sopravanzato dalle due Williams-Mercedes di Felipe Massa e Valtteri Bottas. Il pilota ha poi sfruttato l’unico pit-stop di giornata per risalire fino in terza posizione, che ha mantenuto fino a tre giri dalla fine, quando il suo propulsore (alla sesta gara di fila) ha ceduto allo sforzo del tentativo di rimonta ed è finito in fumo (tra il boato del pubblico, che temeva il sorpasso ai danni della Ferrari di Vettel).
Un ritiro, il primo per motivi meccanici della stagione, che per Rosberg significa probabilmente anche l’addio al titolo mondiale. Ad approfittare del ritiro del pilota tedesco è stato dunque Massa, autore di una gara regolare caratterizzata da un solo brivido, proprio all’ultimo giro, quando ha visto il compagno di squadra Bottas farsi minaccioso nei suoi specchietti. Ma il brasiliano è stato bravo a resistere all’assalto del finlandese e ha potuto festeggiare sul podio sopra ai suoi ex tifosi italiani, che lo hanno accolto con affetto. A chiudere la zona punti, dal sesto al decimo posto, si sono classificate le due Force India-Mercedes di Sergio Pérez e Nico Hulkenberg (fresco di rinnovo con la scuderia indiana), seguite da Daniel Ricciardo su Red Bull-Renault (bravo a rimontare dopo essere partito dall’ultima fila), Marcus Ericsson su Sauber-Ferrari e Daniil Kvyat sulla seconda Red Bull. Ma il vero protagonista, nelle retrovie della classifica è stato il diciassettenne Max Verstappen, che, con la sua Toro Rosso-Ferrari, ha effettuato i sorpassi più spettacolari e arditi di giornata. Purtroppo per l’olandese, però, i numeri in pista non sono bastati per andare oltre la dodicesima piazza. Altra gara negativa invece per la McLaren motorizzata Mercedes, che ha visto un solo pilota tagliare il traguardo (Jenson Button, quattordicesimo) e ha registrato l’ennesimo ritiro di Fernando Alonso per problemi meccanici, a pochi giri dalla fine. Un deciso passo indietro lo ha fatto registrare invece la Lotus, protagonista con Romain Grosjean sul podio nella gara precedente, in Belgio, e costretta in Italia al ritiro con entrambi i piloti (lo stesso Grosjean e Pastor Maldonado) dopo pochi giri per problemi meccanici. Con la vittoria a Monza, il secondo mondiale di fila per Hamilton si avvicina sempre di più.
La classifica piloti della Formula 1 2015 vede Lewis Hamilton andare in fuga: sono 252 i punti del pilota inglese della Mercedes, che adesso ne ha 53 in più su Nico Rosberg fermo a zero ieri. Sebastian Vettel sale a 178 e torna dunque in quota secondo posto, tra lui e Felipe Massa, quarto, c’è un abisso di 81 punti e dunque i giochi per il podio sembrano fatti. Quinto Kimi Raikkonen che spreca una grande occasione ma difende la sua posizione con 92 punti contro i 91 di Valtteri Bottas; anche qui grande margine tra i due finlandesi e Daniil Kvyat, che ha 58 punti e precede il compagno di squadra Daniel Ricciardo (55). Si ferma Romain Grosjean, decimo diventa Sergio Perez che è il primo delle due Force India con 33 punti (Nico Hulkenberg ne ha 30).